Disegno di Floriana Rampanti
E quel pensiero martellante con cui ci fissiamo, quel tarlo che ci corrode, ci preoccupa, ci stressa, dove lo mettiamo? Diamogli un attributo: compulsivo, definiamolo con un termine: paranoia, oppure semplicemente chiamiamolo nel modo in cui è più riconosciuto: pippa mentale, che non è proprio una finezza linguistica, ma rende l'idea.
Il pensiero compulsivo, che diventa paranoia e ci trasforma tutti in onanisti cerebrali è, forse, il più comune dei mali, perché sfido chiunque a negare di essersi arrovellato almeno una volta nella vita su questioni, fatti, convinzioni campati in aria, ma talmente condizionanti da entrare in un circuito da cui è impossibile venire fuori.