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giovedì 14 aprile 2016

Siediti e scrivi: Manuale sul potere taumaturgico della scrittura



In un'epoca in cui i manuali sono indispensabili e sembrano fornire soluzioni a tutto (leggi a riguardo questo illuminante articolo di Helgaldo), ve ne rifilo uno io, con dei consigli semplicissimi su come evitare di fare le cose che vanno fatte senza provare sensi di colpa. 

E come, se non regalando alla scrittura una benefica efficacia taumaturgica e terapeutica contro confusione, stress e nervosismo?


1) Quando ti sembra di avere ottemperato ai tuoi obblighi domestici e improvvisamente ti ricordi di avere ancora un mare di robe da stirare, continua a ignorarle:

Siediti e scrivi



2) Quando vorresti indossare una maglia che sta organizzando colonie di batteri insieme al resto della biancheria in attesa di lavaggio da giorni, assiepata in un cesto traboccante, rinuncia senza drammi: 

Siediti e scrivi


3) Quando ti svegli recitando a memoria l'elenco di cose da sbrigare nell'arco della giornata e non sai da dove cominciare e quando, poi, cominci, finisci per scordarne la metà, rimanda al giorno dopo:

Siediti e scrivi




4) Quando tuo figlio ti chiede se puoi cucire la sua maglia di pallavolo bucata e te lo dice all'ultimo momento, appena mezz'ora prima della partita, mandalo con quella del fratello anche se gli sta piccola:

Siediti e scrivi



5) Quando impieghi mezza mattinata a mettere ordine e i ragazzi tornano da scuola e la casa è di nuovo nel caos, sommersa da libri di studio, scarpe e giubbotti abbandonati con sciatteria, chiudi gli occhi:

Siediti e scrivi




6) Quando non trovi un calzino e lo cerchi e chiedi a chi se lo è tolto e nessuno sa dirti dov'è e poi, a distanza di settimane, vedi un anomalo oggetto fare capolino dal tetto dell'armadio e capisci che si tratta di quella calza lanciata per aria in un dimenticato gioco tra fratelli, buttala insieme all'altra, poi smaltisci l'inc****tura: 

                                               Siediti e scrivi

7) Quando decidi che è il momento di spazzare la veranda e ti fai il mazzo perché è grande e poi, mentre guardi soddisfatta il risultato, viene giù una pioggia sporca che deposita il suo velo di sabbia su tutto vanificando la tua fatica, prima bestemmia in turco (anzi in cinese, che è più attuale), subito dopo...

Siediti e scrivi


Quando la casa è un cantiere aperto per lavori in corso e i lavori in corso, nella fattispecie, consistono in smontaggio di mobili, assembramento di suppellettili, utensili, stoviglie, vestiti, libri e quant'altro dentro gli scatoloni per il secondo trasloco leva-vita nell'arco di tre anni, trova un momento, qualunque momento e un angolo libero, qualunque angolo libero, per sederti e, totalmente avulsa dal caos cosmico che ti circonda, 

Scrivi...

e poi alzati in fretta,  però, 

che hai una casa da rimettere in piedi e qui mica si scherza!


La scrittura è svago.
Il tempo per lo svago è finito.

Cambio casa, ma il mio blog e voi venite con me!





32 commenti:

  1. Un nuovo, grande successo di Marine Kondonieri.

    La siculo-giapponese Marine Kondonieri ha messo a punto un metodo che garantisce di finire un romanzo nei tre mesi canonici dichiarati anche dal grande Stephen King... senza perdere la serenità, perché nella filosofia zen la scrittura è un rito che produce incommensurabili vantaggi spirituali: aumenta la fiducia in se stessi, libera la mente, solleva dall'attaccamento alle cose, valorizza i pensieri preziosi, induce a fare meno cose inutili. Rimanere nel caos significa aumentare l'introspezione e la conoscenza.

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    1. :D
      Che bel modo di concedermi qualche minuto di pausa: un futon, un po' di meditazione zen... e Miscarparo!

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  2. Trasloco? Mamma mia, che incubo!
    Invidio la tua serafica capacità di attendere sino ai punti 6 e 7 prima di "sbroccare", io arrivato al 3 avrei già iniziato a tirare giù santi dal cielo... e neppure scrivere servirebbe a calmarmi in quei casi, ahimé :-(

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    1. Sono una santa, me lo dicono tutti! :)
      In fondo, solo una con la mia pazienza poteva avere una famiglia di pazzi come la mia! :D

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  3. Io vorrei cambiare casa, ma un accumulo di forze contrarie mi sta impedendo di farlo. Allora cosa faccio? Sto seduto e scrivo :-)

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    1. Il manuale di Marine Kondonieri lo suggerisce caldamente. Io seguirei il consiglio! ;)

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  4. Io credo fortemente nel potere taumaturgico della scrittura. Sono sicuro di quello che dico. La scrittura cura tutto.
    Solo poche cose sono difficili da combattere: le forze oscure del Kaos sguinzagliate sotto forma di TRASLOCO. Ne ho fatti tanti e non ho mai vinto, sono solo sopravvissuto.
    Lasso ho vagato nella nuova dimora piangendo memorie inscatolate e disperse, ho gridato alla luna, ho chiesto albergo alla speranza pregando che i balocchi e i trastulli non fossero invero distrutti dalla mano del Caronte camionato ma semplicemente addormentati nel limbo dei sogni da ritrovare. Il traslocator malnato, ah turpe figuro. Mi appaiono immagini tremende: " di quà, di là, di giù, di sù li mena; nulla speranza li conforta mai, non che di posa, ma di minor pena.
    Anche gli accenti mi deridono e si insinuano, maledetti pure loro.
    Ok, ok, vado a prendere le goccine, è meglio hahahahaha
    Marina... RESISTI!

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    1. Nooo, ma questa è una follia poetica straordinaria!
      Ora la copio, la incollo, la stampo, metto la data di oggi e la conservo a ricordo di questo Kaos in mano a Caronte camionato... che ha finito di sgommare per le strade di Roma soltanto adesso!

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  5. uhhhh potere immenso quello della scrittura, lo sto sperimentando giusto ora, anzi a dire il vero lo sperimento da anni. Resisti come ti dicono gli altri e poi nella tua nuova bella casa sarà tutto più ordinato, no? :D un bacione Sandra

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    1. Fra un paio di mesi, forse, sì: ma avrò sempre la buona scrittura a consolarmi! :)

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  6. Ecco, non parlarmi di traslochi :P

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    1. Mal comune mezzo gaudio oppure ricordi CHE NON SI CANCELLANO? :)

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    2. Dal 2011 ho cambiato casa 4 volte (senza contare periodi più brevi) e mi accingo alla quinta. Boh, faccio anche fatica a ricordarmeli tutti :D

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    3. Basta, non parlo più! Una cosa del genere mi avrebbe tolto di mezzo definitivamente! E c'ho la scorza dura! :P

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  7. Dopo aver letto questo articolo, già respiro meglio. Mi sono vista completamente in queste tue vignette e le descrizioni calzano a pennello. Risultato: sono seduta a scrivere
    La speranza è di farci abbastanza da pagare un aiuto in casa evitando così il trasloco. ;)

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    1. Oggi, però, niente pit stop per me: scrittura rimandata a data da destinarsi. Un aiuto in casa sarebbe una manna dal cielo, in questo momento!

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  8. Un trasloco è sempre faticoso ma porta anche una ventata di novità ed energia (sì lo so, a cose fatte :D)!
    Ciao Marina!

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    1. Rispondo in un momento in cui di energia ne ho molto poca. Domani ricomincio a pensare alla novità (perché lo è, senz'altro), con le pile di nuovo cariche! (Si spera!)


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  9. Troppo divertente questo post Marina, le vignette esprimono il caos di una donna alle prese con le incombenze quotidiane della famiglia, se poi si aggiunge il trasloco aiuto non oso immaginare la fatica e l'ansia. Io ho traslocato diverse volte nella mia vita e penso sia un vero incubo, unico fatto positivo: ho fatto pulizia di cose sepolte negli armadi che credevo indispensabili e di cui mi sono finalmente liberata!

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    1. :)
      Io ne sto affrontando uno dopo quasi tre anni da quello importantissimo che mi ha portato a Roma dalla Sicilia. La fatica è la stessa, ma lo stato d'animo per fortuna no! E in effetti,strada facendo, sto svecchiando di nuovo armadi e camerini. A ogni giro di giostra un bel po' di cose in meno. Però, adesso spero sia l'ultimo trasloco della mia vita!

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  10. Mi ero già nascosta dentro uno scatolone, giusto per essere sicura che mi portassi con te. :D
    Il trasloco non deve essere per niente divertente... però la nuova casa sì. :)

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    1. Ti ho trovata, oggi, mentre aprivo il quindicesimo scatolone. Potevo non portarti con me? :P
      La nuova casa è bellissima, yesss! :))

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  11. Per un attimo mi sono spaventata: ho letto "potere TRAUMAturgico della scrittura" (si, ho la visita prenotata già all'oculista...non -vedo- l'ora di -vedere- i miei occhi formato vampiro :P )
    Assolutamente d'accordo con i tuoi punti. In quest'ultimo anno mi sono imposta meno ordine perfetto e più scritto-relax. Del resto nei miei social trovi anche un'immagine di una frase trovata in giro (e completata) da condividere: "La mente è una cosa troppo complessa per perderla nei lavori domestici." E io ho aggiunto: "Meglio un libro!"

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    1. :) e pensa che anch'io per un attimo mi sono detta mioddio, ho scritto traumaturgica! Di TRAUMAturgico, in questo momento c'è solo questo trasloco in corso! E anche in tal caso, se non posso pensare alla scrittura, penso a un buon libro, ottima compagnia, sempre!

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  12. La scrittura e' uno sfogo. Se non hai qualcosa da dire nel testo, sara utile alla tua persona esternare quello che hai dentro come i vecchi diari. Ovvio che il tempo non si compra, i grandi scrittori hanno MOLTE possibilita di mettersi nella condizione di finire il lavoro e di isolarsi dai problemi, ad ogni modo cambiare luogo da emozioni diverse quindi nuove ispirazioni ! Chissa un giorno andrai a vivere in Giappone !

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    1. Per carità, non parliamo più di trasferimenti, che già mi bastano due traslochi in pochissimo tempo! E tu vorresti spedirmi in Giappone? :P
      Per ora l'unica ispirazione che ho mi porta a parlare solo di pentole, piatti, bicchieri da rilavare che vogliono avere la priorità su vestiti da sistemare negli armadi e biancheria da ributtare dentro la lavatrice.
      Sai che storia verrebbe fuori!

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  13. Ma le vignette sono tue? Bellissime!

    Buon trasloco e buon cambiamento. Anch'io sono in una delle scatole, e come dici ti ho seguita insieme a tutto il resto del blog. :-)

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    1. Sentivo un'eco storica lontana provenire da uno scatolone in fondo al corridoio! Che bello, tutti con me, davvero un bel conforto in questi giorni di faticaccia! :)

      No, Cristina, magari disegnassi così! Questa è solo una magnifica app con cui spesso mi diverto! :)

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  14. Cambi casa e dopo il trasloco ti accorgi di aver dimenticato il romanzo nella vecchia casa!
    Allora che fai?
    Provi a riscriverlo nella casa nuova, ma l'ispirazione è rimasta in quella vecchia!
    Alla fine ti vedi costretta ad affittare la tua vecchia casa per un paio di ore al giorno per potere scrivere.
    Non è poi così brutto, se tralasci che Turuzzo, il nuovo proprietario, passa tutto il giorno a bere birra in canotta e mutande.
    Credo che alla fine ne verrà fuori un thriller o un noir.

    Perdonami se mi sono divertito così a prenderti un po' in giro! :)

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    1. Ahaha, avevo proprio bisogno di farmi quattro risate!
      Scelgo l'opzione B: corro il rischio di farmi distrarre dalle canotte di Turuzzo, che è un bell'uomo ed è pure un piacere vederlo in mutande. :P
      Un thriller in rosa, no? Rosa shocking, naturalmente! :D

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