Pagine

giovedì 7 maggio 2020

Caffè, poesia e torta

Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”


Ne parlai già una volta, dalle pagine di questo blog e lo feci con motivato distacco.
Mi piace calpestare il terreno della prosa, scrissi. L’arte evocativa per eccellenza non mi coinvolge più. 
Nessun feeling fra me e la poesia, dunque. Questo era il punto allora ed è rimasta la premessa da cui è partita una bella conversazione con Luana Petrucci del blog Io, la letteratura e Chaplin, nel secondo appuntamento della rubrica mensile “Il caffè di Luz e Marina”. 
Nel primo incontro virtuale abbiamo parlato di una sindrome che, a quanto pare, non risparmia nessuno, quella dell’impostore: siamo un po’ tutti in balia di questo nemico invisibile, consapevoli della sua tenacia e costretti ad ammettere la sua resistenza di fronte al tentativo di debellarlo.
Adesso, ci siamo addentrati in un terreno delicato, perché la poesia è ignorata da pochi e io appartengo a quella minoranza.
Se avete voglia e tempo di dire la vostra, venite a trovarci nel blog di Luana: è rimasta ancora qualche fetta di torta, che ho preparato seguendo una ricetta semplice (non sono un’esperta e se riesce bene a me, vuol dire che la può fare chiunque.)
Anzi, sapete che vi dico? Lì ci atteggiamo a lettori intellettuali, qui, oggi, facciamo gli intellettuali cuochi e questa è la ricetta completa, suggerita alla mia compagna di caffè sul finire della nostra conversazione.

TORTA MORBIDA AL CIOCCOLATO FONDENTE

Ingredienti:

100 g zucchero
100 g farina 00
2 uova
80 g burro
200 g cioccolato fondente
Mezzo bicchiere di latte

_________________
  • sciogliete a bagnomaria burro e cioccolato (mescolando, il composto deve diventare cremoso)
  • Montate uova e zucchero (almeno tre minuti di fruste: l’impasto dev’essere bello spumoso)
  • Aggiungete prima il latte e poi la crema di cioccolato. (ATTENZIONE: la crema va “incorporata”. Questo è un verbo che mi piace assai: significa che non bisogna amalgamare il tutto d nuovo con le fruste, ma mescolare con una spatola finché tutto il composto non diventa scuro.)
  • Infarinate il fondo di una tortiera di 20 cm e cuocete nel forno a 180 gradi per 35 minuti.




Così, magari, al prossimo nostro caffè, la torta la portate voi.
Che dite?


28 commenti:

  1. Direi che per essere una pasticciona, te la sei cavata benissimo, altro che!
    Hai deciso di farmi le scarpe?! :P
    Scherzo, ovviamente.
    La torta sembra buonissima e adoro la poesia, sebbene non ne legga e scriva da un po'.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho pensato tutto il tempo: se Claudia viene a vedere la mia torta, vado ad ammucciarmi (=nascondermi) 😂
      So fare solo questa e una allo yogurt che mi viene pure molto bene. Poi stop. E sappi che io salvo le tue ricette, nell’illusione di cimentarmi prima o poi con gli stessi esiti. 😅

      Elimina
    2. siamo in due Marina eheheheh... pure io mi ammuccio di istinto ogni volta che faccio una torta :P... E penso: va se la vedesse Claudia...

      Elimina
    3. Ma lei è indulgente e dice che va benissimo. Ma le hai viste le sue, no? 😂😂

      Elimina
  2. Non sarai un'amante della poesia, però con la cucina hai un certo feeling ;-)
    Vi ho fatto visita a te e a Luana, ho scarabocchiato qualche delirio in fondo al post...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei galante, Ariano, ma... con i dolci, in realtà, sono una frana. Mi allargo con l’unica torta che mi riesce bene. 😁
      Sì, la discussione la facciamo di là. Grazie per la ta articolata partecipazione. 😉

      Elimina
  3. Secondo me, già solo quella torta è pura poesia, perlomeno per il palato :-)

    RispondiElimina
  4. Avevo già dato ieri una lettura veloce, ora ci torno.
    Intanto ottima la torta... mi inviti?
    Io porto il caffé, facciamo al contrario :)

    Moz-

    RispondiElimina
  5. Ma che meraviglia, Mari'! Questo post è il gemello perfetto..! Anzi, mi è venuta un'idea: perché non accompagnare di volta in volta il nostro caffè con una ricetta qui, un riferimento al cibo che condividiamo virtualmente, ecc.? Sarebbe strepitoso. :D
    Prendo nota della ricetta. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non poteva rimanere con i puntini di sospensione...
      E, naturalmente, la tua idea mi piace molto, che te lo dico a fare! 😉

      Elimina
  6. Non bevo caffè, ma la torta la mangerei tutta ;)

    RispondiElimina
  7. Adesso capisco perché rifuggi dai miei "sabato di poesia" ahahahah
    Bella iniziativa:-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusa Mariella, è così! Mi capita di leggere qualche poesia, ma di non sapere dire nulla! 😕 Io lo s che ci sono poesie oggettivamente belle, con una musicalità e un significato profondo, ma soggettivamente non mi arrivano, dunque preferisco essere sincera.

      Elimina
    2. È rarissimo poter commentare una poesia, in genere se ne fa analisi critica, concettuale, sintattica...storica. Al di là non si va perché una poesia è metafisica concentrata se è buona, altrimenti non è altro che un tentativo ridicolo. Una poesia si assorbe e la si fa propria, poi resta il silenzio consapevole.

      Elimina
    3. È un ambito molto intimistico, per me, dunque, hai ragione: ho sempre avuto difficoltà a commentare le poesie, al di là dei complimenti per i pensieri che ho riconosciuto validi. Poi ho cominciato a trovare imbarazzanti le mie parole vuote, che sanno tanto di circostanza, di fronte alla mia incapacità di cogliere tutta l’essenza racchiusa nei versi condivisi da qualcuno e che a me arrivano come da dietro una parete ancorché trasparente: li vedo, ma non ne sento su di me l’impatto.

      Elimina
  8. Letto e commentato da Luz, con due poesie per noi ottentotti. ;)
    Ma lo sai che questa è una delle mie ricette preferite (anche se cerco di stare indietro di zucchero, tipo 80 gr)? A volte me la faccio sullo stampo in silicone a forma di cuore, per coccolarmi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vado an risponderti da lì sulla poesia, ma già il “noi” mi conforta! 😁
      E sulla torta, un segreto: la ricetta prevedeva 100g di burro e 250 di cioccolato: io ho ridotto le dosi e il risultato è uguale. Secondo me anche quei 20 g in meno di zucchero devono lasciare intatto il risultato. Proverò! 😉

      Elimina
  9. Caspita mi fai venire l'acquolina in bocca, l'aspetto è ottimo, di sicuro anche il sapore...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci sarà un giorno in cui potremo gustare dal vivo torta e caffè?

      Elimina
  10. La torta mi ispira molto, non sembra neppure troppo difficile. Adesso vengo anche a leggere di poesia. Intanto grazie per la ricetta!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, diciamo che la torta aiuta la discussione! 😁
      Provala: è semplicissima. A tua figlia piacerà un sacco.

      Elimina
  11. Uuuuuhhh... vengo a vedere cosa avete approntato tu e Luana ^_^...
    La torta sembra spettacolare <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Irè, e tu di poesia ne sai qualcosa!
      Per la torta... ci organizziamo: l’assaggerai dal vivo. 😉

      Elimina
  12. Con un'amica scrittrice anni fa ci eravamo trovati concordi su questa massima: "L'unica cosa peggiore di un brutto racconto, è una brutta poesia."
    Un racconto può essere scritto male, non piacere, ma se una poesia è brutta dà fastidio anche solo vederne i "versi".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, concordo. Un brutto racconto è come una botta di nausea, una poesia brutta è molto più di un malore: è proprio un coltello affondato nel fegato. 😅

      Elimina