Oggi ricorre il ventottesimo anniversario della strage di via D’Amelio e non a caso ho deciso di parlare di un libro-inchiesta, scritto a quattro mani da Attilio Bolzoni e Giuseppe D’Avanzo, due giornalisti molto apprezzati in Italia nella saggistica su argomenti di mafia.
Il tema affrontato è la giustizia secondo Cosa Nostra, l’organizzazione mafiosa che, tra gli anni Ottanta e Novanta, sfruttava il metodo dell’avvicinamento del giudice compiacente per “corrompere” lo Stato e renderlo complice di contenziosi aggiustati con sentenze truccate che sminuivano, fino a vanificarlo, il lavoro di indagine di uomini che credevano nella giustizia, quella vera.
Il tema affrontato è la giustizia secondo Cosa Nostra, l’organizzazione mafiosa che, tra gli anni Ottanta e Novanta, sfruttava il metodo dell’avvicinamento del giudice compiacente per “corrompere” lo Stato e renderlo complice di contenziosi aggiustati con sentenze truccate che sminuivano, fino a vanificarlo, il lavoro di indagine di uomini che credevano nella giustizia, quella vera.