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martedì 26 settembre 2023

Un giorno di ordinaria guida

Il traffico di Roma? Un luogo comune. E i pazzi che guidano auto nel traffico di Roma? Una iattura, per me che, da siciliana, sono stata nutrita a pane e flemma. Quanti vaffa mi sono buscata da quando vivo qui, nella capitale! io, pacifica nella mia Fiat Panda, con una guida consolidata in trentacinque anni di patente e chilate di pazienza e loro, I Romani Al Volante, dentro auto febbricitanti, pronti a tutto pur di imporre la supremazia del Pilota Alfa. E qui, almeno, non esiste maschilismo, ché ci sono certe arpie agguerrite, che tu le vedi candide, con gli sguardi mansueti, trasognate mentre ascoltano alla radio Tiziano Ferro e poi, alla prima occasione (pure una ripartenza lenta al semaforo verde), spalancano le fauci e a guardarle, mentre si sfogano, ti sembra di essere inghiottita dal fango di una frana. Ti allavangano addosso una raffica di malepparole che scomodano santi e madonne come se fossero riso lanciato agli sposi.

Mettersi in strada a Roma significa armarsi di scudo e corazza, perché se anche tutto fila liscio per qualche metro di percorrenza, stai pur certo che al metro successivo incappi nella mina umana che ti guida dietro o accanto.

martedì 19 settembre 2023

Il memoir che (non mi) piace


Per tornare a scrivere un romanzo dovrei rispolverare la fantasia un po’ arrugginita, immaginare una storia che abbia tutti gli elementi per attirare l’attenzione, con una trama solida e una buona architettura. Altrimenti dovrei raccontare qualcosa di me, attingendo al mio passato: rievocare, più che inventare. 

Quando l’ispirazione non aiuta, può essere una soluzione ripiegare sulla vita propria? Rispolverare vecchi ricordi, rintracciare la memoria dei fatti più rappresentativi, per poi dedicarsi a una narrazione di stampo autobiografico? Non c’è il rischio che per non perdere l’aderenza alla realtà si tessa un tappeto di dettagli che, alla fine, risultando poco funzionali o per niente interessanti, siano solo un’espressione narcisistica di sé?

martedì 12 settembre 2023

Un brindisi speciale

C’è un posto, nei dintorni di Otranto (dove trascorriamo l’ultima settimana di agosto), immerso in un affascinante paesaggio bucolico, pregno dei profumi della terra, ma così vicino al mare da respirarne la brezza. Si tratta di un antico possedimento contadino del 1700, trasformato in un resort di grande pregio, con una corte interna in cui si affacciano venti camere per il soggiorno nella struttura; una piscina circondata da una pineta, una SPA e un ristorante. È qui che abbiamo prenotato un tavolo per due, questa sera.

martedì 5 settembre 2023

Dieci anni di noi

Mentre la nave salpa al calar della sera e le luci del porto si riflettono sul mare di Palermo, la città mi appare come una scatola aperta di ricordi, che sta per essere richiusa fino al prossimo ritorno in Sicilia. E il ricordo più insistente, mentre ci allontaniamo dalla banchina, resta quello che racconta il nostro trasferimento a Roma.