Fare lo scrittore non è un mestiere; oddio, veramente in molti casi lo diventa, però in genere la scrittura è confinata nel campo delle passioni che, per loro stessa natura, nascono spontanee. La scrittura-mestiere non lo è: non è spontanea, perde la sua magia quando ha scadenze e impone ritmi e decide argomenti che vanno trattati perché di grande interesse, a scapito di altri che sono frutto di una ispirazione autentica, ma di appeal inferiore.
Eppure c'è chi scrive per professione traendone un vantaggio economico. Scrive per mestiere il giornalista, lo scrittore a contratto con una Casa Editrice, scrive in questo modo anche il blogger (non amatoriale come tutti noi); in questi casi la passione scivola qualche gradino sotto per asservire a un esigenza di tipo diverso: la produttività costante e garantita.