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giovedì 25 giugno 2020

Caffè, Philip Roth e una mattonella dolce

Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”


E qui, io e Luana ci siamo proprio sbizzarrite. Avremmo voluto intrattenerci ancora a lungo sull’argomento, ma potremo comunque continuare a farlo insieme a voi, nei commenti.

Oggi il nostro caffè è doppiamente speciale: primo, perché è l’ultimo appuntamento (riprenderemo i nostri incontri dopo le vacanze estive), secondo perché ci siamo piacevolmente confrontate su un libro che sapevamo non ci avrebbe deluso. 

L’ospite d’onore della nostra chiacchierata è Philip Roth, lo scrittore che ci aveva già mostrato la potenza della sua scrittura nell’opera “Pastorale americana”, letto quest’anno da entrambe in tempi diversi.
Visto il sorprendente effetto positivo che ha avuto su di noi un autore che ancora non conoscevamo, ci è venuto naturale proporre la condivisione della lettura di un altro suo romanzo e la scelta è caduta su “La macchia umana”, terzo libro della “Trilogia americana”, dopo il citato “Pastorale americana” e “Ho sposato una comunista” (che, a questo punto, leggerò per chiudere il cerchio di una delle produzioni più famose di Roth.)

Anche qui ritroviamo Nathan Zuckerman, narratore, che mette la sua scrittura al servizio di un uomo, Coleman Silk, analizzando sotto una lente d’ingrandimento i temi tanto cari a Roth: la storia americana del secondo dopoguerra, i retaggi legati alla guerra in Vietnam, il razzismo.
Non aggiungo altro: con un click, passate nel blog di Luz, Io, la letteratura e Chaplin, e partecipate al nostro confronto su uno degli scrittori più apprezzati dalla critica mondiale, morto due anni fa col desiderio di vincere l’ambito Premio Nobel, di cui è rimasto, a torto, eterno candidato.

È iniziato il caldo e mi rendo conto che il dolce che ho preparato per accompagnare il nostro caffè non si presta alle temperature estive, però potete sempre mettere da parte la ricetta per quando sarà più opportuno gustare l’ingrediente principale: è a base di ricotta. 
È semplicissimo da realizzare, dunque provatelo e fatemi sapere!

*****

MATTONELLA DI RICOTTA AL PROFUMO DI LIMONE

Ingredienti:

3 uova
1 limone
1 bustina vanillina
100 g zucchero
100 g panna fresca
70 g fecola di patate
500 g ricotta
Zucchero a velo

_______________

  • Rompete le uova in un recipiente e unite la scorza grattugiata del limone + la vanillina.
  • Mescolate e aggiungete lo zucchero.
  • Mescolate e aggiungete la panna (non montata, eh) + la fecola.
  • Mescolate e unite la ricotta.
  • Stendete l’impasto su una teglia (la mia era 36x28 cm) rivestita con la carta da forno.
  • Cuocete a 175 gradi per 40/45 minuti (forno statico); 165 gradi per 40/45 minuti (forno ventilato.)
  • Quando è pronto, tirate fuori dalla teglia il rettangolo, tagliate via i bordi e fate raffreddare.
  • Cospargete di zucchero a velo e tagliate dei rettangoli più piccoli. 
  • Servite le mattonelle. 
          Buona merenda! 😉







































16 commenti:

  1. Sarà il periodo, sto leggendo l'anteprima di "Il lamento di Portnoy" e mi sa che lo compro. Salta spesso fuori il nome di questo autore, pare sia davvero doveroso leggere anche "Pastorale americana" e "La macchia umana".

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    1. Quando è venuta fuori la storia della candidatura di Roth al Nobel e si faceva del sarcasmo sul suo “presunto” rosicamento per il fatto di non riuscire mai a vincerlo, ho cominciato a interessarmi a questo scrittore. Conosco lettori che lo amano e io volevo poterne parlare. Ora che sto cominciando a farmi un’idea, capisco il perché di tanta ammirazione. È un autore intenso, che scrive come si deve scrivere e va sicuramente letto.

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    2. Mi sono imbattuta in un video in cui si dice che Roth non avrebbe potuto riceverlo a prescindere, perché smise di scrivere annunciandolo pubblicamente. Il Nobel andrebbe invece a chi in qualsiasi ambito è ancora in piena attività.

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    3. Ah, vedi? Non lo sapevo! Si è detto di tutto a proposito di questa storia.

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  2. Il dolce sembra ottimo! Adesso vado a leggere anche del romanzo!

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    1. Sono ricette semplici, Antonella, ché io solo quelle so fare. Per questo le consiglio. 😉

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  3. Come dicevo anche sul blog di Luz, sono ancora a digiuno riguardo Roth. Lo sono anche per le tue mattonelle, già so quale digiuno romperò per primo ;-)

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    1. Non dico che leggere Roth sotto l’ombrellone sia una passeggiata leggera, però, quando ti capiterà, leggilo, secondo me è uno scrittore che va conosciuto. Però prima sparati qualche mattonella! 😁

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  4. Ma quanto sono appetitosi i tuoi dolci? Vado... :)

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    1. Ahahah, grazie. Soprattutto semplici da realizzare. 😁

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  5. Non ho mai letto nulla di Philip Roth, ma in passato mi hanno regalato la Pastorale... Dovrò provvedere ^_^
    Mattonella di ricotta al limone? *_* Oddio, oddio, non potrei mai dire di no! Neppure sotto a un sole cocente <3

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    1. Sei ancora in tempo: per Roth (quello è senza scadenza) e per la mia mattonella di ricotta, che non fa caldo caldissimo e questo dolce merita un palato che lo apprezzi. 😉

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  6. Ho appena letto e commentato il vostro post, sono andata, perfino, a tirare fuori dalla libreria Everyman di Roth per rinfrescare la mia memoria, unico libro letto di questo autore, per ora.
    La mattonella al limone ha un bellissimo aspetto, ma soprattutto mi sembra di annusare nell'aria il profumo di limone 🍋, deve essere buonissima!

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    1. Limone campagnolo, tra l’altro (me li fornisce una signora che abita nel mio palazzo), dunque biologico 100%.
      Roth: mettilo in lista, Giulia! 😉

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  7. Bontà divina, ti odio e ti amo allo stesso tempo per quel dolce!!! Impazzisco per i dolci al limone tanto quanto per quelli al cioccolato!! Aiutoooooooo...

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