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giovedì 2 novembre 2023

Ubi maior minor cessat


Questi sono tempi di riflessione, questi sono tempi di preghiera, questi sono tempi in cui conviene prepararsi al “gran finale”, perché mi convinco sempre più che stiamo rotolando lungo una china ripida e inesorabile e il sipario si chiuderà presto sul palcoscenico pietoso che è diventato il mondo.

Lo so che sto ispirando riti scaramantici, sembro uno di quei profeti invasati che professano l’apocalisse, mentre invitano alla conversione. Ma hai voglia di chiedere la conversione di persone che adagiano la propria esistenza su un tappeto di valori empi! Sai che se ne fanno i potenti della terra delle richieste di chi vede l’umanità andare a pezzi sotto i colpi dell’indifferenza, della menzogna, dell’arroganza, dell’egoismo, con cui essi muovono le pedine sullo scacchiere mondiale, dove tutto è lasciato al loro arbitrio.

Disprezzo la guerra, la ripudio come chiunque dovrebbe disprezzarla e ripudiarla pure come extrema ratio: è così impossibile lavorare sul terreno della concordia? è davvero prioritario difendere gli interessi economici, assecondare i progetti di egemonia, qualunque cosa ciò comporti, pur di  esercitare una supremazia che alimenta solo la superbia umana? Tutti bravi a firmare documenti internazionali in cui si sottoscrive l’impegno a garantire pace e sicurezza, tutti convinti di non usare la forza per risolvere le controversie. Ipocriti! Basta un pretesto, una scintilla di odio sfuggita al controllo ed ecco che si scatena l’inferno.


In Diritto Internazionale esiste un jus ad bellum, che è il diritto di muovere guerra, normato dalla Carta delle Nazioni Unite e un jus in bello, che riguarda tutto ciò che è lecito mettere in atto durante le operazioni di guerra e regola la condotta da seguire per proteggere i feriti, i malati, la popolazione civile.

E che fine ha fatto, negli ultimi conflitti in corso, il rispetto di quest’ultima normativa, se proprio le categorie deboli sono quelle prese maggiormente di mira, senza pietà alcuna per soggetti che non hanno nulla a che fare con le azioni strettamente belliche?

Ho studiato, in passato, il Diritto Internazionale Umanitario e penso che Henri Dunant, suo ispiratore (fondatore della Croce Rossa e Premio Nobel per la pace nel 1901), oggi, si stia scatenando dentro la sua tomba, vedendo tutti gli orrori che ormai si succedono come i mesi nel calendario. 

Dove sono finite le regole nella conduzione delle ostilità durante un conflitto armato? dove sono finiti gli impegni volti a limitare i mali da esso derivanti? Chiunque ne stia combattendo uno, ha alzato la tavolozza di un cesso, gli ha scaraventato dentro l’intero apparato di vincoli giuridici e ha tirato la catenella. Che poi penso: ma come chiedere la non violazione delle norme umanitarie vigenti a un’organizzazione politica fondamentalista, che fa del terrorismo la propria, unica, strategia di guerra? Che uccide in modo impietoso, armi alla mano, come se non avesse davanti essere umani, ma solo bersagli che hanno un invisibile cartellino attaccato al collo con scritto “nemici”, anche quando sono giovani con il diritto di vivere una vita felice o bambini che non conosceranno mai il loro futuro. Sconvolge molto di più che a fare pezze dell’ordinamento giuridico in materia di diritti umani sia uno Stato democratico, che non si sporca le mani direttamente, ma fa filosofia della guerra con armi sofisticate. 

Io non riesco a schierarmi, non me lo permette la mia ignoranza in materia di politica internazionale e anche il buon senso nel capire che non ci sono mai vincitori e vinti in una guerra, ma solo tragedie che colpiscono gli innocenti di tutti gli Stati coinvolti. E dunque per questo non scendo in piazza per difendere o giustificare l’azione scellerata di un gruppo di facinorosi integralisti, ma nemmeno appendo una bandiera al mio balcone in segno di solidarietà verso un popolo con una lunga storia che pensavo gli avesse insegnato qualcosa. Perché l’odio e la violenza non sono diversi se si sfogano attraverso mezzi o con forme differenti, le conseguenze della cattiveria umana sono uguali sia che si agisca in nome di un Dio che vuole santa una guerra sia che ci si ammanti di una democraticità finta, affidandola al leader sbagliato.


Noi, popolazione inerme, viviamo perennemente in una condizione di precarietà, perché se anche non siamo vittime dirette di fuochi incrociati, rimaniamo comunque carne sacrificabile, siamo il minor cessat di fronte a priorità più rilevanti. Come se la guerra sia l’ubi maior che porta alla rinuncia di ciò che conta meno. I civili contano meno, anzi: non contano niente. E oggi, con maggiore forza, in questo giorno dell’anno dedicato alla memoria dei defunti, penso a tutti gli uomini, alle donne e ai bambini morti per colpa dell’odio al quale nessuno sa rinunciare e della sistematica violazione di norme cui nessuno dà più valore.

Non è vero che si cerca la pace, nessuno la vuole: 


parlano di pace al loro prossimo, ma hanno la malizia nel cuore” (Sal 28,3).


La pace non nutre la tracotanza, non alimenta le velleità e mette un laccio alla smania di potere. Invece è nel delirio di onnipotenza che si pretende il dominio sul prossimo a suon di guerre e diventa facile prendersela con chi non ha strumenti di difesa se non quei diritti internazionalmente riconosciuti di cui tutti, ormai, si fanno beffe.

Ma in un mondo che si riempie la bocca della parola “pace”, dove tutti, politicanti, giornalisti, docenti, professionisti di ogni livello, si ammazzano in pubblico a colpi di ideologie, ripicche e farse per regalare audience a chi li ospita in tv; in un mondo dove le notizie orientano le opinioni della gente e non sai più se le informazioni circolanti sono veritiere; in un mondo dove l’odio ha messo radici solide e non basta la buona volontà di chi ricerca la verità e il bene, in un mondo così a me pare che non ci siano molti margini di miglioramento, per noi abitanti della terra e che se la speranza è l’ultima a morire, sia lì lì per riuscirci. 

Meritiamo l’estinzione.


 



37 commenti:

  1. Si, è un mondo questo che si estinguerà. Si sta autodistruggendo. Stiamo viaggiando a velocità supersonica verso la fine. D’altra parte tutte le grandi civiltà del passato si sono estinte: noi ce la stiamo mettendo tutta per raggiungere l’obiettivo. E la guerra è una delle cause principali. “Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza guerra mondiale – disse Einstein – ma la quarta sarà combattuta con i bastoni e con le pietre”. E come non ricordare le parole di Gino Strada: “Io non sono un pacifista, sono contro la guerra. Il ripudio della guerra è un valore sacro e uno dei pilastri portanti della nostra Repubblica. Ripudiare la guerra significa eliminarla dalle nostre coscienze, ma anche rifiutarsi di entrare in vecchi e nuovi conflitti, liberare il nostro Paese dalle servitù militari, uscire da ogni alleanza militare, ridurre drasticamente la produzione e l’esportazione di armi, ridurre i costi delle forze armate riconvertendoli in uso civile e sociale”.

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    1. Anche perché abbiamo visto come la guerra non possa sottostare a una regolamentazione: serve a scopo difesa? E qual è la sottile linea che separa la guerra di aggressione da quella di difesa! Un pretesto viene fuori sempre per usare le armi: servisse a qualcosa! Ormai è strumento di morte alla cieca e davvero ci ridurremo alla clava e alle pietre di Einstein, se continueremo a camminare sull'orlo del precipizio che ormai è diventato questo mondo..

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  2. Le cose da dire sarebbero molte, trovo però sia inutile. Otto miliardi di opinioni circolanti bastano e avanzano. Mi limito a condividere le prime quattro righe del tuo post, cara, carissima Marina.

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    1. E noi le chiacchiere le lasciamo fare ai salotti politici, caro Max! Ci basta sapere e renderci conto che è tutto uno schifo e che lo vogliamo, questo schifo, se non siamo capaci di evitarlo.

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    2. Sto rileggendo alcune cose di Papa Ratzinger, soprattutto inerenti allo strisciante finto umanesimo, e devo dire che trovo molto dello scempio attuale già previsto da lui in molti scritti. Anche ascoltare attentamente il Discorso di Ratisbona è utile per comprendere la deriva ideologica di questi ultimi anni.

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    3. Papa Ratzinger è un gran teologo e i suoi studi filosofici gli hanno consentito ampie vedute su tanti fenomeni. Non conoscevo la sua lectio magistralis e dopo la tua segnalazione sono andata ad approfondire: è vero tutto quello che dice e io mi chiedo perché le parole degli uomini saggi non vengano mai prese nella dovuta considerazione!

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  3. Viene da sorridere amaro quando si tirano in ballo vicoli giuridici e regole di conduzione non mentre si parla di una discussione civile, ma di "guerra", dove si uccide per principio, dove si sversa sangue. Sembra di sentire Ratzinger quando deplorava l'utilizzo delle bombe a grappolo, non delle bombe in genere, ma di quelle "a grappolo". Ma c'è qualcosa di umano nel parlare di "regole" su come ci si uccide? Ma non vi sembra che abbiamo passato da quel dì ogni limite di minima decenza?
    Abbiamo un Presidente che deplora la guerra da un lato e premia i nostri fabbricanti di armi dall'altro. Siamo pateticamente comici.

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    1. La pace è un'utopia. Si vive nella pace quando si va d'amore e d'accordo, ma sappiamo bene che basta una levata di scudi su una qualsiasi questione per fare cessare lo stato di quiete. La guerra è lo sfogo naturale, chiamiamolo così, di disaccordi inconciliabili. Allora, visto che è impossibile scansare un conflitto armato (quando ci sono i presupposti perché scoppi), si interviene per ridurre le conseguenze di un evento tanto nefasto, per renderlo quantomeno "controllabile": le Convenzioni di Ginevra e i Protocolli Aggiuntivi hanno - avrebbero - questo scopo: contenere i danni almeno entro i confini di ciò che militarmente, purtroppo, è inevitabile. L'esercito va in guerra; le donne, gli anziani, i bambini, i feriti... queste sono - o dovrebbero essere - categorie intoccabili! Invece ormai, non esiste più alcuna distinzione. Fa malissimo pensare che anche i civili siano pedine ugualmente attaccabili, come se tutti portassero divisa e armi durante un conflitto.

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  4. Non avrei saputo scriverlo meglio.
    Nessun dio, uno, trino, quadruplo, potrà mai giustificare una guerra. Mai.

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    1. Esatto. Un Dio guerrafondaio è quanto di più lontano possa esserci dalla fede interpretata nel modo corretto.

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  5. Purtroppo c'è chi ha deciso di provare a "farla finita una volta per tutte", ognuno dal suo punto di vista ovviamente, con il risultato che forse a un certo punto davvero sarà tutto finito. Nel senso più negativo del termine, ahinoi.

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    1. Io sono certa che qualcosa si stia avviando definitivamente verso la fine. E come lo cambi ormai questo mondo incancrenito da tanto odio!

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  6. Stiamo precipitando verso il baratro, purtroppo, non so aggiungere altro se non lo sconforto che ci accomuna

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  7. Penso anch'io che abbiamo superato ogni limite in fatto di violenza e disumanità, con incoscienza totale perchè stiamo distruggendo da più parti il mondo intero...

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    1. E se ci fai caso, ogni volta accade qualcosa di nuovo e terribile che fa dimenticare ciò che succede altrove: ovunque maturano focolai di odio e intolleranza. L'uomo, è inutile, non vuole e non SI vuole bene.

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  8. Applicare l'Etica a una guerra è un controsenso, una vile menzogna.
    Si contano i civili morti quasi come un trofeo orrido.

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    1. L'indifferenza con cui avviene tutto ciò è sconcertante, come se fosse normale e ordinario massacrare i civili dei Paesi in conflitto, trattati come parte integrante di uno scontro che non si combatte più solo a livello militaristico.

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  9. Siamo solo delle pedine... e si parla tanto di progresso, ma in realtà siamo ancora molto indietro in termini di umanità. Perché il progresso passa anche dall'umanità.

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    1. Il progresso ha deciso di sacrificarla l'umanità, cara mia! Siamo tutti in balia dei rapporti internazionali fra gli Stati del mondo: guai a pestare i piedi a qualcuno! Tanto, ormai, le bombe arrivano dall'alto su chiunque e dovunque! A chi vuoi che importi la sorte delle persone innocenti: forse a chi se ne sta comodamente seduto sulla sua poltrona presidenziale a dare ordini?

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  10. Buongiorno Marina!

    Marina, se tu sei tra quei miliardi di persone che si rivolgono ad uno di quei qualsivoglia esseri mitologici onnipotenti solo ed egoisticamente quando hanno paura che la loro incolumità (o quella dei loro cari) venga messa a rischio, allora questo è il momento giusto per incominciare a pregare. Se invece sei una di quelle poche, pochissime persone che si rivolge a "LUI" anche quando è l'incolumità del suo prossimo quella ad essere messa a rischio, allora bene, brava, starai sicuramente già pregando. Insomma, a prescindere che tu sia una egoista o meno, prega, prega e prega ancora... oh, fosse la volta buona che il tuo "DIO" si risvegli dal suo ormai millenario letargo.
    Io nel frattempo mi godo lo sterminio indiscriminato di quelli che credono nell'esistenza di un "DIO" mitologico chiamato ALLĀH, e spero tanto (non accadrà, però io ci spero tanto) che questo sterminio si propaghi in tutto il mondo... oh, fosse la volta buona che ci estinguiamo per davvero.

    CIAO CIAO!

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    1. Prego molto sì, lo faccio perché ho paura per la mia incolumità e quella dei miei cari (pure a prescindere dai rischi legati alla guerra), ma anche per provare a salvare la sorte del mio prossimo, quello che patisce il disagio e le sofferenze che io non vivo. Serve a qualcosa? Non serve a niente? Non posso saperlo, la sapienza di Dio è imperscrutabile, ma almeno so di fare una cosa che mi fa stare bene con la coscienza, che oggi, credimi, con quello che c'è in giro, è già qualcosa! ;)

      Ciao Omega!

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    2. Dal punto di vista di una persona che non crede alla sapienza imperscrutabile di uomini che hanno scritto dei testi ritenuti erroneamente sacri, la preghiera non serve assolutamente a niente, o meglio, non serve in alcun modo ad aiutare il nostro prossimo, ecco. In verità (la mia verità) credo che la tua sia soltanto un'illusione... però, oh, se questo pregare serve a farti stare in pace con la tua coscienza, allora ben venga l'illusione :P
      Comunque non scorgo la menzogna nelle tue parole, quindi io ti credo quando dici che preghi anche per il tuo prossimo. Tu sei una brava persona, una di quelle che salverei dall'estinzione ^_^

      "Voce fuori campo": IMBECILLE! Se salvi delle persone dall'estinzione, allora mi spieghi che cazzarola d'estinzione è? "Omega": ah... già... è vero! E niente: mi dispiace tanto Marina! Io c'ho provato a salvarti, ma la voce fuori campo dice che devi morire anche tu XD

      CIAO CIAO!

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    3. Memento mori, certo! Siamo tutti sulla stessa barca che affonda. :D

      Grazie del pensiero, Omega, sapere che ai tuoi occhi sono una persona sincera mi dà conforto :D Allora sai che faccio? Ricambio il pensiero ricordandoti nelle mie preghiere, illusione in più illusione in meno, almeno ci provo io a salvarti! :D:D

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    4. Grazie a te! Sei molto gentile... e pure simpatica :D

      CIAO CIAO!

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  11. Come non essere d'accordo con quanto scrivi Marina,non c'è nulla di inventato in quanto scrivi perché purtroppo i fatti dimostrano esattamente questa terribile realtà.Forse io non sono in grado di farmi capire con le mie di parole ,quanto dentro a questo orrore senta comunque una presenza,un vicinanza con Dio che in un certo senso aveva già predetto ciò che sta accadendo e non nego che mi prende in parte un senso di conforto/sconforto, sarà mai che l'amore di Dio è talmente immenso da ridarci ripetutamente occasioni dove prevedibilmente falliamo senza imparare abbastanza ad amare.

    "Lo so che sto ispirando riti scaramantici, sembro uno di quei profeti invasati che professano l’apocalisse, mentre invitano alla conversione"

    Concludo dicendo che di questa apocalisse la Bibbia ne parla ...nemmeno qui c'è nulla d' inventato perché c'è un riscontro nei fatti.

    Un abbraccio
    L.

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    1. Dio, infatti, chiede conversione, la conversione dei cuori più induriti prima che tutto si compia e sia troppo tardi. Quanto cuori induriti da convertire! Basterebbe andare oltre l'orgoglio, immedesimarsi nelle sofferenze altrui per capire che l'odio macchia l'anima. Ed è tutto scritto, già, se solo ci fosse una maggiore fede e non quella predicata da uomini violenti, ma quella pura insegnata da Gesù Cristo!

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    2. "Basterebbe andare oltre l'orgoglio, immedesimarsi nelle sofferenze altrui per capire che l'odio macchia l'anima"

      Sono d'accordo con te sai e mi rendo sempre più conto che un pizzico di sagacia può arrivare in parte ad indebolire l'orgoglio e chissà ,magari, non dico a convertire i più ,ma perlomeno avvicinare
      a meditare :)


      Grazie 😘

      L.

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  12. Purtroppo siamo arrivati a questa situazione perché negli anni la maggior parte delle persone ha perso di vista i valori fondamentali che sono essenziali per un esistenza serena e degna di essere vissuta. Il denaro è diventata la cosa più importante da perseguire nella vita, in suo nome sono stati commessi i peggiori crimini che l'umanità conosca. La stessa cosa si può dire per i politici e il potere. Questo per dire (hai detto più o meno la stessa cosa in un commento) che siamo arrivati fino a qui perché ce lo siamo meritato. È logico che da una società malata non possano che emergere politici malati ( i migliori). Chi ha fede però sa che la vera vita comincerà dopo la morte del corpo e sarà di tutt'altro genere rispetto a questa.
    A me sembra proprio che quel che sta succedendo di questi tempi corrisponda a quanto c’è scritto sulla Bibbia a proposito della seconda venuta di Gesù, non più per essere giudicato ma per giudicare.
    “Negli ultimi tempi chi non sarà saldo nella fede la perderà”
    Un saluto

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    1. Ne sono più che convinta anch'io: la famosa Parusia è alle porte, San Paolo è stato molto chiaro a riguardo. Del resto, l'"apostasia" si può dire sia in corso, l'"uomo iniquo" è tra noi e, anzi, non è uno solo... le speranze sono ridottissime: ci salverà la preghiera? Forse il buon Dio ne ha fin sopra i capelli di noi! :(

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  13. Sicuramente ritorsione e vendetta non sono vie cristiane, ma chi ha smania di potere se ne fa poco del buon principio di "porgere l'altra guancia". Sarebbe stato solo uno il vero colpevole? Forse del singolo episodio tragico di ottobre sì, ma non possono passare inosservati gli anni di assurde vessazioni nei confronti del popolo palestinese: gli israeliani hanno le loro colpe e un buon Governo avrebbe traghettato i due popoli verso accordi plausibili per entrambi, invece di aspettare il gesto sconsiderato di assassini votati ancora alla guerra santa per dimostrare quanto grande sia la sua forza.

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  14. Marina, senti questa (quello che segue è roba da complottisti, quindi prendila così come viene):
    La famosa terra promessa che il "DIO" degli ebrei (che poi dovrebbe essere anche il vostro) aveva per l'appunto promesso agli israeliti (che poi l'aveva promessa solo ai discendenti di Giacobbe, mica a tutti gli ebrei) non è stata, a tutt'oggi, ancora mantenuta. Secondo alcuni complottari, l'olocausto della seconda guerra mondiale (ci scommetto che stai pensando al "non è mai avvenuto", vero? E invece no :P) è stato voluto nonché finanziato anche, ma non solo, da degli ebrei ultra-miliardari (i Rothschild su tutti) che non mi pento assolutamente di definire feccia.
    Ora, arrivati a questo punto, uno potrebbe anche chiedersi: perché mai degli ebrei avrebbero voluto e finanziato un orrore di quella portata? I motivi sono ovviamente molteplici, uno dei quali è l'immancabile denaro che fa girare questo mondo di mer_a. Ma quello di cui parlano alcuni complottisti è legato al fatto che in realtà quella terra promessa che l'extraterrestre appartenente alla specie antropomorfa tecnologicamente avanzata che nel vecchio testamento veniva chiamata Elohim, ovverosia l'innominabile Yahweh (lo so lo so, si scrive YHWH. Ma provateci voi a pronunciarlo senza le vocali... oh, a me vien fuori una scatarrata XD), non avesse affatto promesso che "LUI" in prima persona avrebbe dato un pezzo di terra agli ebrei, ma bensì aveva promesso che gli ebrei, sterminandosi tra loro e sterminando i loro fastidiosi vicini, avrebbero dovuto conquistarselo quel maledetto pezzo di terra (mi sa tanto che a quei tempi dev'esserci stato un "piccolissimo" malinteso XD).
    Ed ecco qui che entrano in scena la feccia ebrea ultra-miliardaria sopra citata: loro sono a conoscenza del vero significato della "promessa" fatta da Yahweh, e quindi dopo la fine della seconda guerra mondiale, che loro stessi hanno voluto e finanziato, si sono immediatamente adoperati per far si che ai "fortunati" che erano scampati all'olocausto fosse dato un pezzo di terra con la quale pian piano si sono poi espansi fino ad arrivare ai gioni nostri.
    In poche parole, gli ebrei feccia (sempre quelli ultra-miliardari, eh), stanno cercando di mantenere fede alla "promessa" che Yahweh aveva fatto loro, che poi, pensandoci bene, è un po come se un padre dicesse al figlio ritardato: figlio mio, ti prometto che un giorno crescerai! Poi, passano alcuni anni è, ovviamente, il figlio ormai cresciuto ma sempre ritardato dice al padre: padre, padre mio caro, hai visto? Sono cresciuto! E il padre: hai visto bello di papà tuo, te l'avevo promesso o non te l'avevo promesso che saresti cresciuto?! A me invece verrebbe da dire: e grazie al caxxo XD
    Che dici Marina: è una teoria un po' troppo complottistica, oppure potrebbe essere andata veramente così?
    Guarda, io non so se questo sia vero o meno, però quello che so è che Yahweh quella "promessa" non la mai mantenuta, e questo è dato di fatto. Un'altra cosa che so è che gli ebrei feccia hanno davvero finanziato la seconda guerra mondiale che ha portato milioni di vittime tra quelli che in teoria dovrebbero essere i loro fratelli, e anche questo è dato di fatto.
    Quindi non ci resta che fare 1 + 1, et voilà, abbiamo trovato la verità... però forse, eh, complotisticamente forse :D

    Vabbè, ti saluto dicendoti che a quanto pare le vittime son diventate carnefici e viceversa, e questa, purtroppo, è una prova in più (non che ce ne fosse bisogno, eh) che gli esseri umani non imparano mai niente dagli errori/orrori del passato, e quindi concordo con la frase finale del tuo post: "Meritiamo l'estinzione" :(

    CIAO CIAO!

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    1. Ahah! Ti ringrazio, ma quella definizione non è roba mia :)
      Quello che penso del tuo "DIO" (o un qualsivoglia altro) è molto semplice: non esiste! O meglio, non esiste per come ce l'hanno raccontato e per come ve lo raccontate, ecco.
      Comunque anch'io credo che esista un'entità superiore che ha creato ogni cosa, eh? Solo che io non la chiamo Dio, io non la chiamo e basta :P

      Hai voglia se l'ho notato: "Complottista" è una di quelle etichette che sono state create ad arte per silenziare chi la pensa in modo non proprio convenzionale. Ma io me ne sbatto altamente e dico: EVVIVA I COMPLOTTISTI!... me compreso ;)

      Tralasciando la promessa che Yahweh non ha mantenuto, ti faccio una domanda e poi prometto (io le mantengo le promesse, eh XD) di lasciarti in pace: Se fosse nata e cresciuta in un paese di religione islamica, in cosa avrebbe creduto Marina? Avrebbe creduto nel "DIO" Allah, oppure il "DIO" dei cristiani gli avrebbe comunque indicato la via per credere in "LUI"?
      Grazie per una eventuale risposta :)

      CIAO CIAO!

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    2. Sono nata e cresciuta all'interno di una famiglia cristiana, in un paese dove si professa prevalentemente il Cristianesimo cattolico, dunque sono battezzata e ho seguito la strada della fede, non per un'esigenza o perché credere in Dio fosse più conveniente e nemmeno perché spinta dalla paura di essere "maledetta" se non mi fossi allineata ai Comandamenti di Cristo ("amare il Signore con tutta l'anima, il cuore e la mente e il prossimo come me stessa). La fede non si eredita (mio fratello, stessa educazione, stesso iter cristiano-cattolico, è ateo, per dire!), si riceve e io mi reputo fortunata di averla avuta in dono. Detto ciò, se fossi nata e cresciuta in una famiglia di religione islamica, probabilmente avrei professato quella religione, ma non sarebbe stato diverso il dono della fede, perché comunque uno è il Signore, non esiste il Dio dei musulmani e il Dio dei cristiani: Dio è il Dio di tutti. Avrei amato Lui e seguito i suoi insegnamenti come tanti musulmani fanno. Estendo la riflessione. Il problema vero è che la fede cristiana non ha forme di fondamentalismo; si, okay, esiste il bigottismo o il fariseismo, ma non sono estremismi violenti. Gli integralisti islamici lo sono: credono e professano la loro fede con la violenza.
      Il fondamentalismo è un fenomeno solo musulmano e, come si dice, è vero che non tutti i musulmani sono integralisti, però tutti gli integralisti sono musulmani. Dunque io, qualora fossi musulmana, aborrirei questa parte dell'Islam, senza se e senza ma.

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  15. La situazione è preoccupante e non ne percepiamo che solo gli echi. Sta accadendo pari pari quanto la Storia ci insegna. Siamo distratti, eppure è un grande guaio, un pericolo imminente che ci sovrasta e ci spinge sull'orlo. Se oltre l'orlo c'è un baratro o altro è presto per dire. Io come te resto perplessa dinanzi all'avallo del metodo vessatorio, la strage di massa. I "buoni" ci vengono restituiti come "cattivi", non riesce a prevalere il buonsenso. Sono oggettivamente preoccupata.

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    1. Questa potrebbe essere una guerra con risvolti mondiali terribili, anche se noi percepiamo il pericolo alla larga, come per tutti i conflitti combattuti lontani da casa nostra. Certo, gli ebrei non ne stanno uscendo bene e questo mi dispiace, per la loro storia, per quello che rappresentano nel mondo. Spero solo che ciò non porti di nuovo all'odio verso tale popolazione: è un attimo riaccendere la fiamma della discriminazione antisemita.

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