Per il mio genere d'intelligenza mio padre nutriva un disprezzo sufficientemente corretto dalla tenerezza perché, nel complesso, il suo sentimento fosse, riguardo a tutto ciò che facevo, di cieca indulgenza. Non esitò, dunque, a mandarmi a prendere un poemetto in prosa che avevo composto tempo prima a Combray, di ritorno da una passeggiata. L'avevo scritto in uno stato di esaltazione, che, a mio avviso, avrebbe dovuto trasmettersi a chiunque lo leggesse. Ma il signor di Norpois, evidentemente, non vi soggiacque, perché non disse una parola mentre mi restituiva il poemetto.
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domenica 30 luglio 2017
giovedì 27 luglio 2017
In viaggio con Proust: la mia dipendenza
Finisco “All’ombra delle fanciulle in fiore”, il secondo volume de “La Recherche” e torno subito indietro alle parti sottolineate, le rileggo e non mi stanco, perché ogni rilettura mette a nudo sensazioni diverse. Scopro particolari che si sono annidati durante il primo passaggio, ma che io ho lasciato scorrere senza dargli il peso meritato. Poiché gliene riconoscevo uno, via via che procedevo, rapita da un’estasi tutta nuova per me, sottolineavo, inserivo promemoria (rileggere, approfondire), mettevo segni in calce, nei bordi, a inizio paragrafo: asterischi per aggiungere note, spunte per ricordarmi di un passo notevole, linee ondulate a lato di un brano da ricopiare nel mio taccuino delle citazioni.
martedì 25 luglio 2017
sabato 22 luglio 2017
#CitazioniEstive: l'esordiente ne "La grande sera" di Giuseppe Pontiggia
Inseguito dai dubbi dell'inesistenza, l'esordiente attraversava la clandestinità - ricercata dagli amanti e dai terroristi - con un mondo di angosce inenarrabili. Quando decideva di uscirne e si presentava a un critico, di solito si difendeva, da se stesso e dagli altri, dichiarando di scrivere solo per sé: intenzione smentita dalle circostanze stesse in cui veniva rivelata. Alcuni avrebbero voluto una risposta inequivocabile a un quesito fatale: se continuare a scrivere o rinunciare. Nessuno, che si sapesse, aveva mai consigliato la seconda soluzione, anche se molti l'avrebbero considerata opportuna.
venerdì 21 luglio 2017
Leggo. Alacremente leggo.
È questo quello che faccio da tre settimane, da quando un incidente stupido ma deleterio mi ha rubato l’estate. Oggi sarei stata in viaggio, giù, lungo lo stivale, nove ore a macinare chilometri con le valigie gonfie e la piantina di basilico incastrata tra i sedili dietro, nell’auto. Un mese di odori e sapori siciliani ai quali sono costretta a rinunciare finché non mi tolgono l’ingessatura (cosa che se Dio vuole avverrà i primi di agosto.)
venerdì 7 luglio 2017
Le mie vacanze speciali
Ah, S. Vito lo Capo è lì che mi aspetta, con il suo mare cristallino e la spiaggia sovraffollata di luglio. La signora B. ci consegnerà le chiavi della casa che da nove anni affittiamo per due settimane, ritroverò gli ibiscus da innaffiare in giardino, le palme altissime e curate, le biciclette con cui girare in paese, ma soprattutto la bellezza di un posto che amo da sempre.
martedì 4 luglio 2017
"Allora, ti è piaciuto il mio romanzo?"
E alla fine ho scelto quanta verità somministrare alla mia amica, autrice di un libro che non ho apprezzato per una serie di ragioni spiegate in parte al telefono, facendo lo slalom fra diplomazia e faccia tosta.