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domenica 25 febbraio 2018

Narrare un’immagine #2

Esiste una relazione tra immagine e scrittura?



Un’immagine può suggerire qualunque cosa, anche niente, suscitare emozioni oppure lasciare indifferenti, ma rappresenta ciò che si vede di un pensiero che non si conosce, esprime l’identità di qualcuno che sente il bisogno di raccontare una propria, personale, verità e lo fa attraverso l’arte figurativa. 
Nella street art, per trarre un esempio da un fenomeno contemporaneo diffuso, molti artisti sono ispirati dal peggio della nostra società: “raccontano” la loro avversione ai drammi più comuni, trasformano in arte urbana tematiche di grande attualità e realizzano opere davvero straordinarie. Opere che in sé hanno una storia.

giovedì 22 febbraio 2018

Nel bene o nel male, purché se ne parli (dichiarata antipatia per il finale aperto)


Ho un conto sempre in sospeso con gli scrittori che chiudono le loro storie in un modo non corrispondente alle mie esigenze di lettrice; è come se volessi avere da loro spiegazioni circa le ragioni dei finali che non mi soddisfano, per rassegnarmi, poi, al fatto che anche quelli appartengono alla sfera delle scelte narrative: discutibili o meno che siano, restano pur sempre legittime libertà stilistiche. 

domenica 18 febbraio 2018

Narrare un’immagine #1

Le Trame graffi(a)te di Michele Scarparo


Non me la sono mai cavata con l’ispirazione a comando. Non è del tutto una contraddizione in termini perché esiste il guizzo creativo, ma c’è anche un’ispirazione forzata in grado di produrre apprezzabili risultati. 
Ecco, è qui che cado in un pantano, come quando a scuola la professoressa d’italiano dettava le tracce del compito e io sceglievo sempre la quarta opzione: l’argomento libero oppure, in generale, quando partecipo a un concorso letterario a tema. In questi casi la mia ispirazione rimane confinata in un recinto, le idee soffrono di claustrofobia e io scrivo con difficoltà.

mercoledì 14 febbraio 2018

San Valentino e autofiction



Ho scritto ti amo alla persona sbagliata.

giovedì 8 febbraio 2018

La mia palestra di narrazione



Un tempo mi bastava tenere un diario personale e prendere buoni voti nei temi d’italiano, per essere convinta di avere ricevuto un dono dalla natura: la capacità di scrivere
Negli anni ho assecondato la fantasia, garantendo così alla scrittura un posto sempre importante nella mia vita. Solo che avere una passione ed essere in possesso degli strumenti per coltivarla non mi sono stati sufficienti per costruirmi un futuro da scrittrice ed è questo l’errore in cui sono cascata: farmi bastare quei presupposti. 

martedì 6 febbraio 2018

Al teatro, “Finding Anne Frank”


Su un pannello nero leggo “Rumori di scena, compagnia teatrale” e sono contenta di essere qui, per la rappresentazione di Luana M. Petrucci cui non volevo assolutamente mancare.
Trovo senza problemi i biglietti del teatro, trovo facilmente la strada per arrivare in perfetto orario allo spettacolo delle diciotto, trovo un ambiente accogliente, aspetto solo che si accendano le luci sul palcoscenico per trovare Anne Frank.

giovedì 1 febbraio 2018

Ok, io riparto, però...


... niente tre parole, niente citazione di libri letti, niente riassunti sul 2017, ché se penso a tre parole mi vengono in mente soltanto sole - cuore - amore; se cito le mie letture chiudo il post con un elenco lunghissimo e se provo a fare il punto sull’anno appena trascorso vedo esclusivamente questo.