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giovedì 17 dicembre 2020

Caffè/tè con Luz, il nostro Natale e un vassoio di muffin al cioccolato

A furia di organizzare caffè virtuali, a me e Luana è venuta la voglia di vederci realmente, soprattutto con la scusa del Natale che si avvicina: almeno gli auguri ce li siamo fatti di presenza, in casa mia (ancorché mantenendo la distanza di sicurezza).

Non è stato un caffè, bensì un tè, all’inglese, servito alle 17:00, con tanto di servizio importante (quello del matrimonio che, al contrario di molte altre cose mai usate, ho sfruttato parecchio). Ho sempre amato giocare alle signore: da piccola avevo un servizio da tè mignon di porcellana (regalo di mia nonna materna) dal quale mi separavo raramente: lo facevo usare alle bambole e lo usavo io, con le amiche (ecco, lo sapevo, mi è partita ancora una volta la nostalgia della beata infanzia, un ritorno felice ai ricordi, che ha caratterizzato anche la nostra conversazione, tutta a tema natalizio).

Crescere non allontana dalle tradizioni, ma ne cambia la percezione: il mio Natale da bambina è sempre stato speciale; a Luana ho accennato a quel presepe stupendo allestito ogni anno da mio nonno, al cui ricordo ho dedicato un omaggio, nel lontano dicembre 2015. Adesso è diverso: lei ha raccontato come e quando sia nato il suo animo “grinch” (e, forse, quell'atavico rifiuto dello spirito natalizio sta tornando a essere una serena accettazione, che allieta e non deprime più); io soffro la lontananza dai miei affetti, ma non rinuncio alla gioia che, nonostante tutto, mi dà l’atmosfera natalizia. L’unica cosa che è rimasta compromessa dall’aria pandemica è la mia vena creativa, che non è stata prolifica come gli anni trascorsi, però ha prodotto giusto un paio di manufatti, realizzati in poco tempo, seppur senza l'entusiasmo che di solito accompagna la mia attività.


Non aggiungo altro, perché mi piacerebbe ritrovarvi nel blog Io, la letteratura e chaplin: lì, a parte la perfetta introduzione della padrona di casa del nostro incontro, potrete partecipare alla conversazione, come sempre, ma... aspettate ancora un momento! 

Prima di andare, prendete carta e penna e scrivete la ricetta dei muffin al cioccolato, che ho offerto a Luana e che oggi sono gli ospiti dolci del nostro caffè/tè.

Stavolta la faccio semplicissima. Questi sono gli ingredienti:


- 3 uova

- 180 g zucchero

- 150 ml latte

- 150 g burro (fuso)

- 60 g cacao amaro

- 280 g farina 00

- 1 bustina lievito

- 80 g gocce cioccolato


Vi basterà partire mescolando le uova con le fruste e poi aggiungere gli ingredienti uno per volta, secondo l'ordine dell'elenco.


(Rappresentazione grafica: il giro comincia dalle uova e segue  il senso orario)

Quando l’impasto è pronto, disponete i pirottini dentro una teglia con le forme per i muffin e riempiteli lasciando mezzo centimetro circa dal margine.

Forno a 180° per 25 minuti e via! Muffin pronti.



Per gli auguri di Natale aspettiamo ancora una settimana. Intanto, bevete una tazza di tè con noi?


23 commenti:

  1. Posso testimoniare che quei muffin erano squisiti, perché, confesso, ne ho mangiati due. :-) È tempo di dire addio al mio grinch e di rilassarsi approfittando di qualche caloria in più, rimanderemo a gennaio i buoni propositi.
    Gustando ancora il pensiero del calore dell'accoglienza di Marina, la ringrazio per questo bellissimo caffè/tè.

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    1. Non fosse che per questa maledetta pandemia, avremmo piacere di vederci tante e tante altre volte e in occasioni non comandate. Ci saranno tempi migliori: abbiamo in serbo una visita culturale, ricordi? ;)

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    2. Solo una? Ma una miriade di visite culturali!!

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  2. Un vero salotto letterario culinario, come si usava ai bei tempi, quando lo scambio di opinioni, accompagnate da una tazza di tè e un buon dolcetto, era un appuntamento fisso settimanale per le famiglie raffinate. Purtroppo certe abitudini si stanno perdendo, fate bene a mantenerle vive perché danno molta più soddisfazione di uno scambio di messaggi in chat.

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    1. Non c'è dubbio: di presenza è tutto diverso, la chiacchiera ha un altro sapore e poi davvero io ho sempre organizzato pomeriggi con le amiche (quando vivevo ancora a Caltanissetta) davanti a torta e tazze di tè. Peccato, adesso, dovere centellinare questi appuntamenti, dunque, quando mi riescono, sono strafelice.

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  3. Vabbè, ...però non vale organizzare 'ste cose di nascosto.
    Volevo esserci.

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    1. Uh, saresti stato l'ospite d'onore, anche se il "curtigghiu" tra femmine, quello d.o.c., non prevede presenze maschili! :P

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    2. Non faccio fatica a immaginare Darius che si affaccia alla porta scorrevole del salotto e dice: "Sorpreeeeesa!". XD

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    3. Chissà... magari prima o poi capiterà. Virtualmente, nulla è impossibile...

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  4. Beate voi, che potete incontrarvi. Che qui la distanza di sicurezza non è sicura per niente, e disinfettare maniglie, pavimenti, suole, ma soprattutto tovagliette, ceramiche, muffin, cucchiaini, schienali delle sedie, e qualsiasi cosa ti capiti di toccare, se non usando i guanti usa e getta per tutto, diventa un tedio. E allora da queste parti, almeno chi ha una coscienza, lascia proprio perdere. I tè da noi sono virtuali, i regali ordinati online e spediti col corriere. Gli unici incontri saranno con i consanguinei che hanno necessità, ma solo per vedere che stiano bene, niente permanenza oltre il quarto d'ora.
    Certo, le immagini ai telegiornali mostrano ben altro, ma dipende tutto dai lutti avuti tra i propri affetti. E per quanto non mi piaccia un Natale così poco vissuto, preferisco non essere veicolo di disgrazia per le persone care.
    Qui comunque il tè al whisky della Scozia è pronto, i muffin no. Di solito li cucino ben volentieri (ho comunque un forno da pasticceria con 3 teglie, anche se lo uso pochissimo) ma devo smaltire tutti i dolci del compleanno, ho ancora una scatola di Macaron! :D

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    1. Essere veicolo di disgrazia per altre persone: già! Questo è il motivo per cui, pur potendolo ancora fare, non sono scesa a trovare i miei, in Sicilia. Di solito, sono loro a salire a gennaio, per il loro compleanno (sono nati lo stesso giorno, pensa, sebbene con sei anni di differenza), invece quest'anno niente viaggio a Roma: ci vedremo, se Dio vuole, per Pasqua (si potrà? Staremo messi meglio o peggio di adesso?)Per il resto, faccio una vita abbastanza isolata dal mondo, pochi contatti, orari di supermercato che prevedono meno folla possibile, mascherina come seconda pelle, disinfettanti in ogni borsa (in casa, abbiamo il flacone di amuchina col dispenser all'ingresso del bagno, proprio come nei negozi e ti ho detto tutto). Questo incontro con Luana è stato l'unica tentazione cui ho ceduto, senza pormi il problema (voglio essere ottimista, per una volta).
      C'è una cosa che mi salva dalla mia nuova passione per la cucina di dolci: li preparo, ma poi non li consumo. Strano, lo so! Mangio un muffin o una fetta di torta a colazione, poi non ci ritorno durante il giorno. Sarei rovinata, se no (altroché piscina e camminate di chilometri a piedi!)

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    2. Vorrei precisare che abbiamo tutti (inclusa la famiglia di Marina) rispettato una distanza di sicurezza (manca anche la nostra storica foto di rito). All'ingresso ho igienizzato le mani e non ho mai toccato né maniglie né libri. Poi Marina dopo il mio passaggio ha provveduto al resto.

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  5. Belli questi tè virtuali e non.
    Io stasera ho visto un gruppo di amiche in centro a distanza di sicurezza e all'aperto per farci gli auguri ed è stata una bella ventata di energia, anche senza abbracci, insomma siamo animali sociali e abbiamo bisogno di incontrarci per il nostro spirito...

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    1. Pensa come ci siamo ridotti, se un semplice incontro può darci una gioia inaspettata. Ma, forse, questo potrebbe essere un lato positivo di tutto questo periodaccio: riscoprire la bellezza di occasioni che ci sembravano talmente normali prima, da viverle in maniera del tutto ordinaria. 😊

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  6. Però le raccomandazioni sarebbero di non ospitare in casa persone diverse dai congiunti. Fai come vuoi, solo non lo starei a dire ai quattro venti su un blog.

    Comunque, mia mamma i muffin li fa con le gocce di cioccolato o coi mirtilli rossi. Una volta invece ha provato con le bacche di goji.

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    1. Persone non conviventi in numero superiore a sei, dice la normativa: noi eravamo due; insieme facciamo per dieci, d’accordo 😁, ma fisicamente sempre due persone restiamo.
      Comunque, Marco, fuori dallo spirito, so il fatto mio, so quello che è sul serio raccomandabile fare e ho la coscienza a posto. 😉
      Muffin con i mirtilli: super! 🙂

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    2. Guarda, se mi parli di normativa, ti cito testualmente il DPCM 03/12/20 (art. 1, comma 10, sottocomma n): "Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza."
      Anche in zona gialla.
      Poi chiaro: raccomandazione, per quanto forte, non è obbligo di legge.
      Tornando al mio commento: io non ti sto accusando di nulla, men che meno di non avere la coscienza a posto; semplicemente ti facevo notare che determinate cose, forse, sarebbe meglio non raccontarle.
      Fuori dallo spirito: buon proseguimento, Marina.

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    3. Non mi sono sentita accusata, Marco, per nulla! Ero a posto con la coscienza proprio con riferimento al fatto di averne parlato pubblicamente. Non devo nascondermi da niente e da nessuno.
      Questo sarebbe un discorso lungo da fare in questo contesto, come puoi ben immaginare, ma il "fortemente raccomandato" non vincola nessuno e io sono dell'avviso che se vuoi l"obbedienza" devi "imporre" con una norma che non dia spazio a interpretazioni libere.
      Io, poi, sto dalla parte delle scelte logiche. ;)

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    4. Ha detto tutto Marina. Le nostre riflessioni le abbiamo fatte anche prima dell'incontro, che come ho scritto anch'io più sopra si è svolto con tutte le precauzioni e rispettando le norme di sicurezza (lavoriamo nella scuola, Marco, tu ed io, sapremo bene cosa fare e come agire in coscienza). Fra tutte le mie amiche, personalmente ho incontrato in casa diversa solo Marina. Tutta la compagine di amici e amiche, allievi, colleghi, non fa incontri da un paio di mesi.
      Piuttosto mi preoccuperei di quello che si vede in giro, in deroga a norme e coscienza. Temo per tutti gli incontri concessi durante le feste, io avrei chiuso regioni e case, perché il rischio di terza ondata con un "tana libera tutti" in cui può trasformarsi questo periodo con la scusa di concessioni permesse alle famiglie, è concreto.

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  7. I tuoi muffin hanno un aspetto glorioso. Vado a leggere da Luana. Intanto tanti auguri per le feste che arrivano, speriamo accompagnate da qualche miglioramento generale. :)

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    1. Sì, ottimismo sempre. Grazie, Buon Natale anche a te, Grazia! 😘

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  8. Ho commentato poco fa sul blog di Luana, e c'è un commento tutto per te, Marina. ;) Qui rinnovo i miei auguri per un Natale comunque sereno. Un abbraccio forte. :)

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