Pagine

martedì 31 dicembre 2019

Buon 2020!


Quando l’anno corrente smaltisce i suoi ultimi giorni e ci si prepara ad accogliere quello nuovo con una vagonata di propositi sempre uguali (mai che si realizzassero una volta), non possiamo fare a meno di comunicare al pubblico, obbligatorio come il discorso del Presidente della Repubblica, immancabile come lo spumante nelle feste di capodanno, l’elenco dei libri letti nei 365 giorni ormai a finire.
Rischio di sembrare antipatica, lo so, ma io, nel 2019, mi sono sparata quaranta libri: dovrei elencarli tutti? Penso non sia interessante sapere che ho letto “Fiorirà l’aspidistra” di George Orwell, mentre mi infilavo nelle trame ordite dai Lannister per ottenere il Trono di Spade.
Ho, tuttavia, il piacere di dare ai libri una visibilità alternativa, omaggiando, attraverso questo post, coloro che hanno pensato a me in un modo speciale. 

giovedì 19 dicembre 2019

Toh, un Grinch nell’armadio!


Il Natale non piace più.
Troppe luci, troppe canzoncine, troppi addobbi. Un’atmosfera nella quale si fa fatica a entrare, presi come si è da problemi, malinconia, demotivazione, stanchezza. 
Solo gli occhi di un bambino riescono ancora a cogliere la magia di un momento dell’anno tanto speciale, quelli attenti che i pacchi sotto l’albero aumentino o che nelle letterine a Babbo Natale ci siano scritte le cose giuste, se no chissà cosa arriva, che magari non è voluto. 
A noi adulti il Natale svuota i portafogli, ai più piccoli insegna che il valore di una festa si concentra su un pacco regalo.

giovedì 12 dicembre 2019

La mia cinque giorni (meno uno) a “Più Libri Più Liberi” 2019



L’ultimo ricordo che ho della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria risale al 2017, quando, accodata a una fila di persone, che dai cancelli di entrata del Roma Convention Center avanzava verso l’ingresso con la lentezza di una processione, recitavo l’om per tenere al guinzaglio la calma.

domenica 1 dicembre 2019

Il Pifferaio magico


Ci sono scrittori, ancorché poco noti, che, per me, sono stati una rivelazione e scrittori, conosciuti in altre vesti, che hanno messo alla prova il mio pregiudizio (ricordo la raccolta di racconti di Ligabue, che mi ha spiazzata per l’originalità, costringendomi a sconfessare il mio scetticismo.)
Così, anche questa volta, con lo spirito del “vediamo se saprai sorprendermi!” ho letto un libro, proposto da Sandra Faè per una lettura condivisa e, ancora adesso, mi sto interrogando su come recuperare la stima che avevo di Pierfrancesco Diliberto, dopo la disastrosa esperienza di lettura del suo primo (e spero ultimo) romanzo:

martedì 19 novembre 2019

Che spettacolo triste!


Turisti a P.zza San Marco - novembre 2012
(Credits: AP/Luigi Costantini)

È deprimente seguire l’evoluzione di un evento drammatico e verificare la pochezza di gente che ride e scatta foto per guadagnare like sui social!
La natura che s'incazza fa spettacolo: l’Etna che erutta la sua bile infuocata è uno straordinario gioco di luci nella notte; i terremoti, che radono al suolo intere città e le valanghe che travolgono alberi, cose e uomini sono straordinarie calamità che fanno la fortuna dei giornalisti; le esondazioni di fiumi, le bufere che scoperchiano tetti e uccidono persone sono straordinari spunti per allestire piazze televisive in cui i soliti ospiti col bollino blu ciarlano e si accusano, ciarlano e scaricano colpe, ciarlano e si dichiarano solidali, usando le solite parole di appoggio morale ed enunciando i soliti buoni propositi, chiusi dentro bolle di sapone. 
Tutto straordinario, tutto solito. Tutto visto centinaia di volte. 

giovedì 14 novembre 2019

Parentesi reale di vita quotidiana con morale


Torno a casa alla 10:30, con due pacchi della spesa, il borsone della piscina e una busta contenente il materiale che mi serve per alcuni lavori manuali, che sto svolgendo in prossimità del Natale.

domenica 10 novembre 2019

Siamo in partenza. Correte a fare il biglietto!


Ultima chiamata per la lettura condivisa in partenza dal blog “Ilibridisandra” (passate a leggere il suo POST per saperne di più.)

Leggiamo insieme: “...che Dio perdona a tutti” di Pif .
Dai, non state troppo a pensarci. È una bellissima occasione e non ve ne pentirete!

Allora, che fate, salite a bordo?




giovedì 7 novembre 2019

La responsabilità dei buoni maestri



Ci sono passioni inattaccabili, con radici solide, che resistono al tempo e a tutte le difficoltà e passioni destinate all’estinzione o perché crescono su un terreno friabile e dunque franano al primo ostacolo o perché nascono forti e sono concrete, ma poi vengono sfiancate da cause esterne. 

giovedì 31 ottobre 2019

Non avrai altri hobby all’infuori della scrittura



Diversificare le proprie attitudini è sicuramente un valore aggiunto nell’ambito della crescita personale: l’eclettismo è un dono. 
Sto pensando a mio nonno, un uomo straordinario, che eccelleva in ogni ambito, sia creativo sia intellettuale. Era un artista completo, dipingeva, scolpiva, componeva poesie, sapeva cucinare molto bene ed era colto: leggeva di tutto, era uno studioso di storia, filosofia, letteratura e storia dell’arte. 
Qualche scheggia della sua versatilità è passata a me e io so che devo essere grata a lui se mi piace così tanto leggere e scrivere e se ho una buona manualità. 
Il punto è: sapere fare tante cose bene accresce il benessere individuale - siamo tutti d’accordo - ma mi chiedo se questo potrebbe anche essere visto come un limite alla percezione che gli altri hanno delle reali capacità che abbiamo.
Mi spiego.

giovedì 24 ottobre 2019

Aspettative e delusioni. Un bilancio quasi sempre in negativo.



Nulla uccide più delle aspettative deluse.
L’attesa trepidante, che si gonfia giorno dopo giorno e finisce per abbattersi contro il muro del niente; l'attesa, che è il più piacevole degli stillicidi, perché plasma speranze e il più velenoso dei passaggi obbligati, quando la realtà ci consegna il fallimento.

giovedì 17 ottobre 2019

Riflessione contemporanea


Sono stata all’inaugurazione di una mostra, sabato scorso e mi sto ancora arrovellando sul motivo per cui un artista può rendere “arte” qualunque cosa (perché è intoccabile ciò che lo illumina mentre elabora la sua creatività assolutamente soggettiva) e uno che scrive se la deve vedere con un mare di vincoli e di pregiudizi.

domenica 13 ottobre 2019

Domenica di letture amiche: “L'eredità delle ombre” di Massimiliano Riccardi







Qualcuno un giorno gli aveva detto che i rimpianti sono per persone che hanno un’altra scelta, che la vita è come il mare per i marinai: le onde non si creano, e quando arrivano o ti fai travolgere oppure le cavalchi.







Oggi, questa pagina è dedicata a te, Massimiliano.

martedì 8 ottobre 2019

Di come il titolo lungo di un libro mi mandi in paranoia e quello lungo di un post mi serva per spiegare il perché


Di “lunghezze” ho già parlato in due occasioni: una seria, una meno
Oggi chiudo il cerchio con la condanna di un’altra lunghezza che tollero poco: quella dei titoli nei libri.

domenica 29 settembre 2019

Domenica di letture amiche: “Principino Orrendino” di Anna Maria Fabbri

Prima delle vacanze estive ho ricevuto un graditissimo dono: un libriccino che ha le dimensioni di un’agenda tascabile, sta in una mano e ha in copertina una deliziosa illustrazione.

martedì 24 settembre 2019

Il libro proibito

È lì che occhieggia, attraverso una fessura creata da un paio di libri non allineati alla perfezione. Si intravede in mezzo al romanzo più famoso di Giorgio Faletti e uno di Anne Holt, dimenticato da mia madre l'ultima volta che è venuta a trovarmi a Roma.

giovedì 19 settembre 2019

Ebreo, spia o comunista (parte seconda)


Nella solitudine del suo ufficio in via Tasso, Herbert Kappler trascorse la notte lavorando. Il silenzio delle prime ore del mattino era rotto soltanto dal brontolio intermittente che giungeva dal fronte di Anzio e dallo scricchiolio della sua penna.

martedì 17 settembre 2019

Ebreo, spia o comunista (parte prima)



Fa un caldo infernale, oggi. 

Supero il cancello di bronzo che simboleggia un groviglio di corpi martoriati e mi fermo nel piazzale d’ingresso del Mausoleo delle Fosse Ardeatine, a osservare una statua raffigurante tre corpi con le mani legate; i volti sono quelli di uomini in differenti stadi della loro vita (un ragazzo, un adulto e un vecchio), uniti da un comune destino.

martedì 10 settembre 2019

L’eco #5 - Archivio di ricordi: l'amabile marinaio



Come due anni fa sono in pole position: stessa spiaggia stesso mare.
Accanto al mio ombrellone c’è di nuovo Elisa, col suo sorriso ingenuo, la lingua appena sporgente e gli occhi a mandorla piccoli, distanti fra loro. Sta seduta in punta al lettino e fa rimbalzare gli occhialini da nuoto tenendo il cinturino di gomma fra pollice e indice. È un movimento che ripete all’infinito, non si stanca mai, né io di guardarla. La rivedo dopo due anni e non è cambiato nulla.

lunedì 8 luglio 2019

...

(si è sciolto pure il titolo)


Vorrei stare là, in quell’angolino tra il burro e le uova, vicino al termostato impostato sul due oppure in mezzo alle bottiglie di vino bianco, meglio, abbracciata alla pancia dell’anguria. 

giovedì 20 giugno 2019

L'eco #4 - Archivio di ricordi: una finestra sul giardino di fronte


Ho abitato a Morena, i primi tre anni della mia nuova vita a Roma. Vivevo in una casa con veranda e giardino, al piano terra di un’elegante palazzina. La zona era tranquilla, lo spazio esterno vitale, i vicini di casa belle persone, con l’unica eccezione della zitella del piano di sopra ossessionata dal pianoforte suonato da mio figlio: giovane, eh, perché quando uno dice “zitella” l’idea immediata è quella di una vecchia pettegola, invece questa aveva persino meno anni di me, eppure rompeva i maroni come una che ha superato l’esame in materia con il massimo dei voti. E comunque, dicevo... abitavo lì fino a tre anni fa. 

domenica 9 giugno 2019

Quando “mai dire mai” trova la sua dimora

Da un po’ di tempo a questa parte, sto leggendo di tutto e quando dico “di tutto” sto dicendo tutto.

La follia è partita lo scorso agosto con la saga di Harry Potter che ha monopolizzato la mia estate, dal primo libro letto con scetticismo in una settimana, al settimo ultimato la prima di settembre, con la spinta di un motore a propulsione spaziale (non è un caso che stia usando questa espressione, oggi.) 
Da allora ho aggiunto alla mia wish list titoli che ho smaltito subito, dandogli addirittura la precedenza su libri in coda da anni: mi sono buttata nel mondo del fantasy, del distopico, del romanzo storico e, accidenti, sono sopravvissuta! Non avrei scommesso un centesimo sulla mia “idoneità” alla lettura di questi generi letterari. 
Poi, ho superato il re dei pregiudizi (o, se vogliamo, dei gusti soggettivi) e ho approfittato di una proposta di lettura condivisa, partita da uno scambio di commenti in questo post del blog Webnauta: ho letto “Guida galattica per autostoppisti" di Douglas Adams e mi sono divertita.

Così, il motivo della mia incursione domenicale è proprio quello di suggerirvi un libro gradevole (se  non lo conoscete ancora), di fantascienza, sì, ma una fantascienza umoristica, non “strong”, nel qual caso, forse, il mio slancio sarebbe stato meno coraggioso.

Io, Barbara e Darius Tred lo abbiamo letto insieme e dalla condivisione sono venute fuori opinioni, che Barbara ha raccolto e raccontato in questo suo post.
Se avete giusto due minuti...




giovedì 6 giugno 2019

Scrittura cinebrivido


Nei primi anni di università cominciai a leggere un libro che abbandonai al capitolo due. Ricordo che l’illeggibilità dell’incipit mi fece sbroccare subito e ci rinunciai con il rimpianto di non aver saputo riconoscere un capolavoro. 
Parlo di “Arancia meccanica”, il romanzo di Anthony Burgess, che ho riapprocciato di recente, attribuendogli una malia sotterranea capace, alla fine, di condurmi all’ultima pagina con grande trasporto.

domenica 26 maggio 2019

La Messa è finita, andate in pace


Sono le sei di sera e la messa sta per avere inizio, nella chiesa dei Santi Nomi di Gesù e Maria. Una ventina di fedeli in tutto, non di più, oltre i dieci religiosi dell’Ordine degli Agostiniani Scalzi: non siamo mai in tanti. Si direbbe che la celebrazione della domenica pomeriggio sia un incontro di preghiera per pochi intimi, un concentrato di cristianità adunato all’interno del luogo di culto.

martedì 21 maggio 2019

IPSE DISSING



La violenza impazza, in questi tempi: è violento il linguaggio, è violento il dibattito condotto a qualunque livello, sul piano politico, sportivo, artistico, letterario, sul piano umano. Scontri verbali che si trasformano in faide, litigi pubblici che incrementano il malanimo e più si è violenti più si ha spazio nei social; più estrema è l’azione più si ottiene successo di pubblico. Si dice “virale” non a caso: se diventi come un virus ti diffondi rapidamente, arrivi dappertutto privo di filtri, ti insinui nelle vite altrui, ti imponi ai deboli, condizioni mode e tendenze, convinci i volubili, guidi i cretini. 

martedì 14 maggio 2019

Non esistono più gli esordienti di una volta


IL TEMPO DELLE CONVINZIONI

Quante volte ci siamo interrogati su come venire fuori dall’anonimato? C’è stato un tempo in cui ho ceduto alle malie del selfpublishing, convinta che l’editoria fai da te fosse una buona opportunità concessa agli sconosciuti per tentare di emergere dal sottobosco degli eterni “aspiranti scrittori”; e c’è stato anche un tempo in cui ho preso coscienza del mal funzionamento di questo sistema, che prende le persone capaci e i presunti talenti e li disperde in mezzo all’oceano di persone incapaci e dilettanti allo sbaraglio. Ciò che ha continuato a rappresentare per me l’unica, valida, via verso la realizzazione dei sogni di gloria è la partecipazione ai concorsi letterari, non ne ho fatto mai mistero. Un’altra strada percorribile si è aggiunta di recente e si sta espandendo: quella delle riviste letterarie, che rappresenterebbero un buon punto di partenza per lo scrittore che aspira a “esordire.”
Perché, diciamocelo, davvero c'è chi crede all’affermazione “scrivo solo per me stesso”?

giovedì 18 aprile 2019

L'eco del Giovedì Santo

Processione del Giovedì Santo: "La Crocifissione"


Le tradizioni sono la voce di un popolo, il filo che cuce la storia di un paese e la Sicilia è piena di riti, di usanze che, oltre a perpetrarsi di generazione in generazione, costituiscono l'humus su cui si fondano valori e si consolidano abitudini.
La Settimana Santa è una delle più suggestive testimonianze corali di Caltanissetta, la mia città. La domenica delle Palme inaugura tutte le iniziative religiose legate alla passione e morte di Gesù Cristo, che durano fino alla domenica di Pasqua.
Chi non ha mai visto sfilare le "Varicedde" del mercoledì santo e le "Vare" del giovedì si perde uno dei momenti più belli della nostra tradizione religiosa: i "gruppi sacri", che rappresentano le tappe della Via Crucis, animano le vie del centro con sculture in cartapesta e gesso montate su carri un tempo spinti a mano; le bande musicali accompagnano la processione con solenni composizioni funebri e il pubblico si raduna sui marciapiedi per assistere alla processione dei carri.

Io sono qua, in mezzo alla folla, e ho 13 anni.

giovedì 11 aprile 2019

Benvenuti in Stasiland

Berlino est, il Muro e la Stasi, nel saggio di Anna Funder

"Il Muro è stato cancellato così in fretta che nelle strade non ce n’è quasi più traccia. Solo una piccola parte della sezione più pittoresca rimane, come una sgargiante pietra tombale."


Nel 1989 ero al secondo anno di università e la pagina del mio diario datata 9 novembre racconta di un litigio con le amiche con cui condividevo l'appartamento a Palermo. Noi alzavamo la voce per delle inezie, mentre una folla di gente, la notte dello stesso giorno, si riversava nelle strade di una città divisa in due da un muro, per festeggiare la libertà, ritrovata dopo quarant’anni di dittatura comunista.

martedì 2 aprile 2019

L'eco #2 - Archivio di ricordi: Palermo 1990

Facoltà di Giurisprudenza - Palermo


Ho un ricordo che si rinnova ogni aprile. Tutti gli anni, dal lontanissimo 1990. Fiorisce come la primavera, ma ha i colori dell'autunno.

sabato 30 marzo 2019

Giornata tipo



Oggi mi sono svegliata con una gran voglia di scrivere.

giovedì 28 marzo 2019

L’essenziale è invisibile agli occhi


Guardate attentamente questo paesaggio per essere sicuri di riconoscerlo se un giorno farete un viaggio in Africa, nel deserto. E se vi capita di passare di là, vi supplico, non vi affrettate, fermatevi un momento sotto le stelle! E se allora un bambino vi viene incontro, se ride, se ha i capelli d’oro, se non risponde quando lo si interroga, voi indovinerete certo chi è. Ebbene, siate gentili!
Non lasciatemi così triste: scrivetemi subito che è ritornato...

giovedì 21 marzo 2019

L’eco #1 - Archivio di ricordi


Oggi, intenzionalmente, ho aperto uno dei miei taccuini e ho riletto un’annotazione di non molto tempo fa, avente per oggetto una cabina telefonica.

martedì 12 marzo 2019

Prendi l’arte e mettila nelle quarte


Io sono una lettrice anomala: non mi affido alle quarte di copertina per la scelta di un libro da leggere. Le ignoro, in più - comportamento, forse, ancora più anomalo - aspetto di finire la lettura per poi risalire a tutte quelle pagine saltate all’inizio: risvolti, eventuali note introduttive; non vado nemmeno a spulciare fra le recensioni, perché non voglio farmi condizionare dai giudizi altrui. Potrei quasi dire che la politica promozionale di un'opera letteraria mi lascia indifferente nove volte su dieci. 

martedì 5 marzo 2019

Quarte di copertina, anzi no... quarti di mattonelle



“Io sono una lettrice anomala: sono l’unica che non si affida alle quarte di copertina per la scelta di un libro da leggere. Le ignoro, in più - comportamento ancora più anomalo - aspetto di finire la lettura per poi risalire a tutte quelle pagine saltate all’inizio: risvolti, eventuali note introduttive; non vado nemmeno a spulciare fra le recensioni, perché non voglio farmi condizionare dai giudizi altrui. Potrei quasi dire che ...”


Tuppe-tuppe mariscià...
arapite, so' n'amico...
Mo ve conto mo ve dico
perché so' venuto  ccà...


Resto con le dita sospese, sembro mio figlio quando suona l’ultima nota di uno spartito al pianoforte, distraggo gli occhi dal monitor, sono in ascolto: mentre, dentro una stanza, sto rileggendo il post che pubblicherò domani, c’è un uomo, in corridoio, che intona una canzone. Ha le mani sporche di gesso, sega mattonelle con una punta diamantata, misura centimetri, posiziona il pezzo di gres porcellanato sulla piattaforma spianata e si esibisce in un ricco repertorio di canzoni della tradizione napoletana.
Non riesco più a pensare a risvolti di libri e quarte di copertina, all’importanza che hanno, a quanto poco mi influenzino... Vedo soltanto quell’uomo che canta, con una mattonella rettangolare in mano e un altro, a lato, che lo aiuta. Le dita sulla tastiera del pc, adesso, hanno solo voglia di raccontare tre settimane di cantiere aperto in casa mia, la non-vita in mezzo a calcinacci, polvere, umidità e un disordine a prova di stoicismo casalingo. 

giovedì 28 febbraio 2019

Saper dire le cose


Donne di Algeri - Pablo Picasso

"Mi aveva sempre sorpreso l’ambigua posizione dell’opinione comune riguardo alla masturbazione femminile. Attorno a questo tema si sollevava una nebbia. C’era chi ci credeva, chi minimizzava e chi assolutamente ne negava l’esistenza. “No figurati se le donne…”, “Io no mai”, “… ma quelle sono cose bestiali, cose da maschi”, “… ma sì forse qualche volta, magari durante l’adolescenza, per ribellione”. Chissà che ribellione ci doveva poi essere nel toccarsi nel silenzio delle proprie mutande! Pure la terminologia per definirla era alquanto povera, per non dire pressoché inesistente. Niente a che vedere con quel bel concetto di “sega” o “pippa” maschile che era ormai così usato nel linguaggio quotidiano da essere diventato un concetto filosofico. E le donne niente. Le donne ce l’hanno di plastica come Barbie, diventa di carne solo davanti a un maschio. Perché il piacere in fondo è prerogativa maschile."

domenica 24 febbraio 2019

Il Taccuino narrante: osservazioni, note e spunti tratti dalla quotidianità - L’INVIATA SPECIALE


Sono le 18:00, infilo agenda e ipad nella borsa: pesa quanto una sporta che esplode dopo la mia incursione in un supermercato, ma è tutto necessario. Non a caso ho scelto la tracolla che porto, di solito, in viaggio: l'agenda è una fedele compagna in occasioni come queste, l’iPad, usato in modalità e-reader, mi serve per fare passare in un fiat i venti minuti in metro.
Sto andando alla presentazione di un libro.

martedì 19 febbraio 2019

E se usassi uno pseudonimo?


“Ciao Marina, il tuo racconto mi ha commosso. Certe volte, nella vita, è più facile tollerare le delusioni che fare delle scelte coraggiose, ma tu hai dimenticato le prime per abbracciare le seconde, ti faccio i complimenti per questo e per come lo hai narrato.”

È il messaggio che ho ricevuto lo stesso giorno della pubblicazione del post con la colonna sonora dei Rage Against The Machine. Conosco chi me lo ha inviato e nel testo le analogie con la mia vita sono tante, ma la domanda è: perché questa persona ha visto necessariamente me, dietro la protagonista della storia?

giovedì 14 febbraio 2019

Ha da passà ‘a nuttata!



Cosa c’è peggio dei giacconi indossati da Salvini, del fanatismo fazioso nei social, delle tre tappe obbligate del mese di febbraio: carnevale, festival di Sanremo e San Valentino?

martedì 5 febbraio 2019

Il potere della stupidità

"Contro la stupidità gli stessi Dei combattono invano" (Friedrich Schiller)
È inutile, per quanto la genetica e la sociologia, con formulazioni e dati scientifici, si sforzino di provare che tutti gli uomini sono uguali e che alcuni sono più uguali degli altri grazie all’educazione e all’ambiente sociale, è impossibile non convincersi che gli uomini in realtà non sono tutti uguali, che alcuni sono stupidi e altri non lo sono e questo non per fattori culturali, ma grazie alle biogenetiche di una imperscrutabile Madre Natura. 
Impossibile non convincersene soprattutto dopo avere seguito con gusto il logico e dimostrato ragionamento di Carlo M. Cipolla, contenuto nel mini saggio “Le leggi fondamentali della stupidità umana.

giovedì 31 gennaio 2019

Fuck you, I won't do what you tell me



Dentro l’armadio c’è una fila di tailleur. Ogni mattina ne tiro fuori uno e lo stendo sul letto, il massimo che faccio è abbinargli un foulard colorato, giusto per ravvivare la sobrietà che mi obbligo a indossare. È la divisa con cui vado in Tribunale, capelli raccolti e tacchi ai piedi: esibisco il marchio di avvocato vestendomi con poca fantasia, la valigetta in pelle appesa alla mano, che non oscilla, mentre cammino e la presa solida, volta a  sottolineare l'importanza del bene tutelato là dentro, fatto di carte su cui lavoro giorno e notte per essere all'altezza del mio ruolo.

martedì 22 gennaio 2019

Assaggio condiviso del Premio Campiello 2018


18 ottobre 2018: Iara, organizziamo una lettura insieme?”

La scelta è caduta su “Le assaggiatrici” di Rosella Postorino.

martedì 15 gennaio 2019

"La ragazza con la Leica": cronaca di una delusione annunciata


Gesto simbolico. Il libro è salvo: me ne sono sbarazzata regalandolo.

Premessa: questa non è una recensione sul romanzo vincitore del Premio Strega 2018 (in rete trovate la trama e tutti i giudizi che volete); è solo il resoconto di un’esperienza di lettura, lo posso dire? la peggiore che mi sia mai capitata, dopo quella con Freitas di qualche anno fa (qualcuno se ne ricorderà).

Non che “La ragazza con la Leica” abbia catturato da subito il mio interesse (perlomeno non con quel titolo e non con quella copertina), ma - accidenti a me - la curiosità sui Premi letterari importanti mi induce sempre a sperare in una loro validità, dunque, pur nutrendo un pregiudizio forte sul romanzo, decido comunque di leggerlo.

martedì 8 gennaio 2019

31 dicembre e dintorni


Lo faccio sempre il 31 dicembre: prendo il calendario e lo sfoglio a ritroso; in pochi secondi ripasso i 365 giorni ormai sul finire e incrocio ricordi cerchiati in rosso, date e appuntamenti evidenziati, avvenimenti che restano confinati nell’anno che sto per cestinare.