giovedì 29 ottobre 2015

Il fascino delle "40 regole per parlare bene l'italiano" di Umberto Eco


Basta cercare in rete "le 40 regole di Umberto Eco" e si trovano decine di pagine che riportano questo spiritoso ma serio vademecum per parlare bene l'italiano. 
Eco prende spunto da una serie di istruzioni recapitate nel web, che lui adotta e adatta al linguaggio spesso ironico usato ne "La bustina di Minerva", la rubrica del noto editoriale "L'Espresso" in cui egli condivide riflessioni di vario contenuto, talvolta anche molto divertenti. In una di esse suggerisce cosa occorre fare per parlare (dunque scrivere) bene in italiano.
Ho scovato queste regole tra le cose intelligenti che circolano su Facebook e le ho salvate in un file da tenere a futura memoria; adesso ho pensato di "ufficializzarle" nel mio blog, considerandole ospiti d'onore di questo giovedì del Taccuino.

martedì 27 ottobre 2015

Di LETTURE (perché ho tre libri sul comodino)


Leggo tanto, ma non quanto vorrei realmente. Per leggere ci vogliono tempo e predisposizione mentale: la sera, dopo una certa ora, avrei il tempo, ma la mia mente non è ricettiva e la lettura mi stanca. E quando avrei voglia di prendere un libro e sarei pure concentrata, devo correre di qua e di là a sbrigare qualcosa. 
Comunque sia leggo.

Ho trovato un equilibrio perfetto seguendo un metodo che da un po' di tempo a questa parte trovo convincente: mi dedico a tre letture differenti per tipologia, una "contemporanea", una "esordiente" e una "classica".

domenica 25 ottobre 2015

Oggi è domenica:: "Insieme raccontiamo 2"

Idealmente questo guizzo domenicale potrebbe essere un'appendice del post pubblicato giovedì scorso e infatti è come se avessi messo i due punti alla fine di quel discorso.

Se volete segnalare altre “palestre di scrittura”, prego, spero sempre di conoscerne di nuove. 

Così Ivano Landi, che ha svolto l'esercizio egregiamente, mi ha suggerito un'iniziativa che non conoscevo, promossa da Patricia Moll nel suo blog "Myrtilla's house": "Insieme raccontiamo" al suo secondo appuntamento.
Come farmi scappare l'occasione mensile di aggiungere un nuovo esercizio a quelli già elencati?
Sono andata a curiosare...

giovedì 22 ottobre 2015

BLOG: palestra di scrittura (breve viaggio fra le “risorse narrative” presenti in rete)



Il mio blog non è "generalista", contenitore di "varie ed eventuali", ma "specifico" e nello specifico entra nel mondo della scrittura per parlare di essa e di ciò che le ruota attorno. 
Non ho ovviamente la presunzione di insegnare qualcosa a qualcuno, né quella di mostrare cosa io riesca a fare con le parole; ho solo voglia di parlare ad alta voce di ciò che mi sta più a cuore.
E di imparare.
Sì, un blog serve anche a quello, lo avete mai sperimentato?

martedì 20 ottobre 2015

Da esordiente agli esordienti: qualche consiglio, secondo me



Crescere nella scrittura significa analizzare, capire a fondo, porsi domande, cercare risposte, verificare, studiare. 
Un tempo scrivevo d'impulso, spinta dal desiderio di doverlo fare per dare voce a pensieri che altrimenti avrebbero ingrossato inutilmente la corteccia cerebrale, un modo per dire loro "okay, state buoni, adesso vi faccio uscire a prendere aria".
Questo atteggiamento, in genere, porta a riempire pagine di idee e di sfoghi che, tuttavia, parlano solo a noi stessi, cioè sono lo specchio del nostro modo di essere e dei nostri stati d'animo e quello che sembra assumere valore positivo, nel tempo, diventa un limite.
Non è la famosa "urgenza" di dire qualunque cosa a dovere guidare la nostra scrittura, ma il desiderio di raccontarlo in modo da renderlo oggettivamente interessante. E quando una storia è "oggettivamente interessante"? Quando, al netto di gusti personali e generi letterari, quella storia ha un valore in sé, perché si regge bene, è scritta con cura, ha un buon decollo e un ottimo atterraggio.

giovedì 15 ottobre 2015

Metro di lunghezza



Stamattina non mi dilungherò più di quanto sarà sufficiente per fare una breve riflessione. Perché in mezzo a tanti dubbi e incertezze, da qualche tempo, è sorto un altro problema, quello  della "lunghezza".

martedì 13 ottobre 2015

Le "Cinquanta sfumature" del Pentamerone

Un modo diverso per sottolineare la funzione della metafora

"La persistenza della memoria" - Salvador Dalì

Userò un pretesto letterario per confessare la mia passione per le metafore. Il pretesto letterario è un testo del diciassettesimo secolo scritto in lingua napoletana da Giambattista Basile, scrittore di epoca barocca che, con quest'opera, ha creato il primo precedente storico di "fiaba" utilizzata come espressione popolare. 

La raccolta si chiama "Pentamerone" (o "Lo cunto de li cunti") per via della struttura formata da cinquanta fiabe narrate da dieci personaggi in cinque giornate.

Prima, però, una necessaria nota introduttiva - e contemporanea - per giustificare la mia divagazione di oggi.

domenica 11 ottobre 2015

Gita domenicale - Caltanissetta, la mia città



Vieni con me, oggi ti porto in una città che ha una storia importante anche se è la meno conosciuta tra i capoluoghi siciliani forse perché non ha il mare e si erge, piccola e insignificante, su una collina al centro dell'isola. 
Caltanissetta è la città in cui sono nata e cresciuta; la breve pausa universitaria mi ha prestato alla bellissima Palermo per quattro anni e poi un'altra parte significativa della mia vita ha trovato spazio e ricordi tra le vie di un centro annoiato, che non ha mai saputo far parlare di sé, tranne che per le spiacevoli parentesi legate ai fatti più eclatanti di mafia (a proposito, lo vedi quel rettangolo di cemento grigio come i suoi corridoi, all'interno? Quello è il Tribunale), incapace di costruirsi un'identità riconosciuta e, da qualche anno, persino di proteggere le proprie tradizioni.

giovedì 8 ottobre 2015

Le letture che mi hanno formato (Autobibliografia)


Mi sono presa un po' di tempo prima di pubblicare questo articolo per provare a scavare ancora nei miei ricordi e verificare la presenza di altre letture determinanti nella mia vita, oltre quelle che la memoria ha subito intercettato. 
Mi ero fermata a quarantacinque, poi è venuto fuori qualche altro titolo, ma credo di avere spremuto il limone fino all'ultima sua goccia: settanta è il mio traguardo finale.
Settanta libri (veramente sessantanove con jolly finale) che hanno significato qualcosa nelle varie fasi della mia crescita.
Perché era questo il meme proposto da Ivano Landi in un suo post di settembre: fare una lista dei cento libri che ci hanno in qualche modo influenzato, non dunque la lista dei libri letti o che ci sono piaciuti di più (per quelli nemmeno un articolo ad hoc sarebbe esaustivo!)

martedì 6 ottobre 2015

Leggo ergo dubito

Vincent Van Gogh - "La lettrice di romanzi"

Quando ho un problema, non lascio mai che prenda il sopravvento sulla mia capacita di autoanalisi: lo guardo in faccia e gli dico a noi due! Lo afferro, lo seziono, non demordo, seguo il filo di arianna che si perde dentro i labirinti del mio inconscio e provo ad arrivare al nocciolo della questione.

La mia insicurezza. Questo è il problema.

giovedì 1 ottobre 2015

Il taccuino narrante: osservazioni, note e spunti tratti dalla quotidianità - I DISEGNI DI ZAMIRA

Maggio 1999: Centro di accoglienza Pian del Lago - Caltanissetta

Con un paio di guanti monouso in mano e il desiderio di finire presto questa attività tanto sgradevole quanto necessaria mi reco presso il Padiglione 2, dove una ventina di donne, parte adulte, parte bambine, stanno aspettando il proprio turno per essere sottoposte al trattamento antipediculosi. 

Provo a mostrare distacco, quasi fossi una professionista alle prese con il lavoro quotidiano, invece l’idea mi disturba e non so da dove cominciare. Guardo l’etichetta dello shampoo antipidocchi e deglutisco turbata: indosso una divisa.

martedì 29 settembre 2015

SCRIVERE: tra passione e mestiere


Fare lo scrittore non è un mestiere; oddio, veramente in molti casi lo diventa, però in genere la scrittura è confinata nel campo delle passioni che, per loro stessa natura, nascono spontanee. La scrittura-mestiere non lo è: non è spontanea, perde la sua magia quando ha scadenze e impone ritmi e decide argomenti che vanno trattati perché di grande interesse, a scapito di altri che sono frutto di una ispirazione autentica, ma di appeal inferiore.
Eppure c'è chi scrive per professione traendone un vantaggio economico. Scrive per mestiere il giornalista, lo scrittore a contratto con una Casa Editrice, scrive in questo modo anche il blogger (non amatoriale come tutti noi); in questi casi la passione scivola qualche gradino sotto per asservire a un esigenza di tipo diverso: la produttività costante e garantita.

giovedì 24 settembre 2015

Le conversazioni nel web (vantaggi e limiti)


Quando ho pensato che per parlare di scrittura fosse utile frequentare gli spazi virtuali di altre persone interessate allo stesso argomento, ho creduto che anche il mio blog potesse assolvere lo stesso scopo. 
In reltà non penso che "il Taccuino dello scrittore" sia utile, perché come ho precisato in tanti commenti sparsi qua e là non ho competenze specifiche, non lavoro nel settore, non ho assunti da spacciare come verità assolute, non dò consigli. Io tramite il blog condivido una passione, ne parlo direttamente o indirettamente, lasciando la porta socchiusa di casa mia per consentire di spiare dentro piccole porzioni di vita privata che mi raccontano e scrivo, mi misuro con chi riconosco sappia farlo meglio di me, mi piace confrontarmi con chi ha i miei stessi interessi per capire come utilizza i "ferri del mestiere" o come organizza la quotidianità fra lavoro, impegni e ispirazione; accolgo suggerimenti, alleno la mente con esercizi linguistici divertenti e, cosa non meno importante, conosco persone che hanno anch'esse qualcosa da dire: da alcuni imparo, da altri attingo proficui spunti di riflessione. 
Nel mio blog io amo intrattenere rapporti e fare conversazione. 
E su questo mi soffermo.

martedì 22 settembre 2015

Nulla è approvato da tutti (il valore della critica)


Esopo, scrittore dell'antica Grecia e padre della Favola, ha scritto una storiella che nella sua semplicità ha enunciato una verità innegabile. Conoscete "Il contadino, il figlio e l'asino"?
Faccio prima a trascriverla qua sul blog.
È il mio punto di partenza per una riflessione allargata.

giovedì 17 settembre 2015

C'era una volta... (gli adulti e le fiabe)


C'era una volta...
una madre che leggeva al figlio le fiabe per farlo addormentare e un padre che gli raccontava di quando da bambino anche lui amava i racconti di castelli, maghi e incantesimi.

Ma da adulti vi è mai capitato di apprezzare il mondo delle favole? di percepirne il valore, di analizzarne il significato profondo e di non pensare che averne una sotto gli occhi sia una perdita di tempo, accettabile solo per amore di figli in tenera età? Perché le storielle con animali dotati di parola, streghe, orchi, fate, folletti, re e principesse sono il regno per eccellenza della fantasia e di fantasia si nutrono soprattutto i bambini.

Non credo sia così!

lunedì 14 settembre 2015

Pausa caffè: IL QUESTIONARIO DI PROUST


Un'incursione del lunedì, fuori programma, ma ho preso un impegno e io sono affidabile: lo metterò fra i pregi e forse anche fra le qualità che cerco in un'amicizia. Di che parlo?

Adesso prendetevi una pausa! 
Vi invito per un caffè al bar: quel tavolino laggiù mi sembra ideale.

giovedì 10 settembre 2015

I vantaggi di NON avere un blog di successo



Il blogger d.o.c. individua sempre i punti vincenti per riuscire a sfondare in un dato campo; nel mio, quello letterario, trovi chi suggerisce i modi per scrivere un libro pubblicabile, le strategie per pescare in rete un mare di lettori, la formula magica per uscire dall'anonimato e conquistare la blogosfera, tutto per fare diventare un blog il fenomeno virale del momento.
Poi ti capita davvero di diventare un fenomeno sul web,  il tuo sito è seguitissimo, commentatissimo, performantissimo. Tutto -issimo perché il tuo blog è diventato superlativo!

martedì 8 settembre 2015

L'evoluzione della propria scrittura (un mondo in continuo divenire)



Iniziare a scrivere.
Perché?
In genere lo scrittore racconta che scrive fin da quando era bambino, magari ha seguito le orme di un genitore o di un parente letterato, un po' come il grande sportivo che vanta sempre qualcuno in famiglia che lo ha preceduto nella stessa disciplina. Allora si direbbe che chi ama scrivere ha una molecola nel DNA che inevitabilmente segnerà il suo destino?
No, non è detto. 

giovedì 3 settembre 2015

Generazione di nerd (che fine hanno fatto i libri di lettura?)


"Se faili la wombo, rage-quitti perché vieni oneshottato dalla ulti di Heimerdinger".

"È colpa del jungler se ho perso la lane, non mi ha gankato!"

Così si esprime il promettente gamer di LoL (League of Legends).


Sono certa che il pubblico che segue questo blog letterario è riuscito a pronunciare il 10% delle parole che con la stessa difficoltà ho trascritto io.

martedì 1 settembre 2015

Un passo indietro nel tempo (l'insegnamento dei "classici")

Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire (Italo Calvino)

"Scrittori"? Una parola grossa in bocca a chi ha semplicemente una "passione per la scrittura"!
Non so se sto maturando e beh, essendo nel pieno del "cammin di nostra vita", mi suona un po' strano parlare ancora di "maturazione" oppure, per la stessa ragione, mi sto lentamente avviando verso quella saggezza che rende consapevoli, alla Socrate maniera, di "sapere di non sapere".
Tutto è possibile, ma da quando mi sono messa in testa che "sapere scrivere" è la fine di un processo che in realtà non si conclude mai - dunque è un traguardo pressoché irraggiungibile - ho scelto di dare sostanza alla mia passione per la scrittura tornando virtualmente fra i banchi del liceo e riprendendo in mano i vecchi classici della letteratura che da una parte ci hanno insegnato come odiare la scuola, dall'altra, senza che ce ne accorgessimo, hanno nutrito in silenzio le nostre aspirazioni letterarie.