Istantanee bavaresi
Dentro la valigia, che ho portato con me con tutto ciò che pensavo mi servisse nei dieci giorni di permanenza in albergo (prima di prendere possesso della casa in cui abiteremo a Monaco), ho stratificato canotte, t-shirt, maglie di cotone a manica lunga, gonne e pantaloni estivi; ho incastrato sandali, ciabatte a infradito e piazzato un telo mare più un costume, il mio preferito. Basterà, mi sono detta, tanto quest’anno non ho bisogno di alternare bikini e pezzi interi per stazionare sotto l’ombrellone, in una spiaggia di bagnanti: dovrò solo spanzarmi qualche mattina nel solarium dell’hotel e nuotare nella splendida piscina al coperto che già, visionata in rete, mi faceva gola, mentre mi preparavo al viaggio di sola andata. Il resto della roba è stipata negli scatoloni, dentro il camion per il trasloco.
Ho portato tutto quello che ritenevo utile per trascorrere i mesi di luglio e agosto a Monaco, ma prima di chiudere la porta di casa, ho agito d'istinto: “Questo lo portiamo” e ho infilato dentro la borsa - non si sa mai - un ombrello tascabile.