lunedì 25 dicembre 2023

Senza tempo

Non ho il tempo per scrivere, in questi giorni. Gli spazi vuoti nell’arco della giornata si sono ridotti e non perché il Natale prosciughi ogni mia energia o metta in pausa l’ispirazione: corro meno dietro agli “obblighi” voluti dalla festività, meno regali, meno desiderio di grandi festeggiamenti... Mi piace solo percorrere le vie piene di luci e colori natalizi, così vivaci e ridondanti e mi mette allegria addobbare l’albero, lo faccio bello perché poi adoro guardarlo dal divano, mentre leggo. In poche parole: mi piace l’atmosfera che si respira a Natale. Ma questo non è il solito Natale. Se non ho il tempo di scrivere è perché riservo le mie attenzioni alla cura di una presenza preziosa in casa mia. 

giovedì 14 dicembre 2023

Pinocchio al teatro

“C’era una volta… Un re! diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno...” e stavolta a raccontarci com’è andata è una traduzione teatrale. 

giovedì 30 novembre 2023

I libri di ziaLuisa


Sono in casa di zia Luisa, la sorella più piccola di mio padre, l’ultima arrivata di sette fratelli. La più dinamica, la più eclettica, la più estroversa, la zia che non si faceva chiamare zia dai nipoti ma solo Luisa, e che io, invece, mi ostinavo a chiamare zia Luisa, quasi non riuscissi a separare l’apposizione dal nome proprio e ne facessi un’unica parola: ziaLuisa.

domenica 12 novembre 2023

Sabato 11 novembre 2023


Sono le 2:47. Cinque minuti fa ho ricevuto il dlindlin del messaggio che aspettavo: atterrato

Non ho più sonno e decido che questo è un buon momento per scrivere. Mi metto seduta nel letto, con l’abat-jour che spezza un cerchio di luce fra tetto e parete. Sopra il comodino ho lasciato il nuovo quaderno color rosa cipria, con il filo segnapagina di raso della stessa tinta e una scritta dorata che esprime tutto, meno il pensiero simbolo del mio stato d’animo, quando l’ho acquistato.

Ma come si fa a non sorridere, alle 3:05, nel vivo del sonno totalmente perduto, della mia minchionaggine! 

Vi spiego.

giovedì 2 novembre 2023

Ubi maior minor cessat


Questi sono tempi di riflessione, questi sono tempi di preghiera, questi sono tempi in cui conviene prepararsi al “gran finale”, perché mi convinco sempre più che stiamo rotolando lungo una china ripida e inesorabile e il sipario si chiuderà presto sul palcoscenico pietoso che è diventato il mondo.

domenica 22 ottobre 2023

Rispolverare il "decalogo del lettore" di Daniel Pennac

Già, ogni tanto bisogna tornarci, a quei diritti del lettore decantati dallo scrittore francese Daniel Pennac nel saggio “Come un romanzo” e spesso citati, perché non dobbiamo mai dimenticare che la lettura è un piacere che la mente si concede, non lo sfogo di un autolesionista. 

Negli ultimi tempi, sarà che le mie esigenze si sono radicalizzate, sarà che ho finalmente capito che la scrittura contemporanea (tranne in rari casi) mi entusiasma poco, ho beccato romanzi che avrei volentieri usato come schiaccia zanzare o come stabilizzatori di tavoli traballanti... e mi dispiace parlare così di un oggetto - il libro - verso cui ho una feticistica venerazione. 

giovedì 12 ottobre 2023

Le motivazioni dietro i Nobel per la Letteratura

Lo scorso 5 ottobre è stato assegnato il Nobel per la Letteratura 2023, che è andato allo scrittore e drammaturgo norvegese Jon Fosse. Non che l’aspetti con particolare trepidazione, ma ogni anno la corsa ai premi più prestigiosi in campo letterario è un appuntamento che stuzzica in me un velo di curiosità: seguo da una discreta distanza tutta la costruzione dello Strega fino alla proclamazione del vincitore/trice, guardo da molto lontano la scelta del comitato che decide il Nobel. Sarà perché uno è tutto italiano ed è strettamente connesso al campo letterario, mentre l’altro è un’onorificenza allargata ai vari rami del sapere umano, che raccoglie candidati da tutto il mondo, a ogni modo, quando escono i nomi di chi si aggiudica la vittoria in entrambi i casi, corro a documentarmi su vita e opere dell’insignito/a dell’anno. Di Jon Fosse, per esempio, non sapevo assolutamente nulla, ma non sto scrivendo questo post per offrire il mio contributo di pensiero su artista e sue opere, lo faccio con uno scopo molto più faceto che serio.

giovedì 5 ottobre 2023

In viaggio con Proust: “All’improvviso il mio cavallo s’impennò”


Ogni tanto mi piace tornare a parlare dell’esperienza di lettura più importante della mia vita. Potrei farlo all’infinito traendo spunti da ogni cosa, una frase, una descrizione, un personaggio e adesso con un’analisi ancora più immersiva, dal momento che ho assecondato il coraggioso intento di rileggere per intero “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust.

Sto finendo il quarto libro, Sodoma e Gomorra e di nuovo mi sono imbattuta in una pagina che ora come allora mi è parsa straordinaria.

martedì 26 settembre 2023

Un giorno di ordinaria guida

Il traffico di Roma? Un luogo comune. E i pazzi che guidano auto nel traffico di Roma? Una iattura, per me che, da siciliana, sono stata nutrita a pane e flemma. Quanti vaffa mi sono buscata da quando vivo qui, nella capitale! io, pacifica nella mia Fiat Panda, con una guida consolidata in trentacinque anni di patente e chilate di pazienza e loro, I Romani Al Volante, dentro auto febbricitanti, pronti a tutto pur di imporre la supremazia del Pilota Alfa. E qui, almeno, non esiste maschilismo, ché ci sono certe arpie agguerrite, che tu le vedi candide, con gli sguardi mansueti, trasognate mentre ascoltano alla radio Tiziano Ferro e poi, alla prima occasione (pure una ripartenza lenta al semaforo verde), spalancano le fauci e a guardarle, mentre si sfogano, ti sembra di essere inghiottita dal fango di una frana. Ti allavangano addosso una raffica di malepparole che scomodano santi e madonne come se fossero riso lanciato agli sposi.

Mettersi in strada a Roma significa armarsi di scudo e corazza, perché se anche tutto fila liscio per qualche metro di percorrenza, stai pur certo che al metro successivo incappi nella mina umana che ti guida dietro o accanto.

martedì 19 settembre 2023

Il memoir che (non mi) piace


Per tornare a scrivere un romanzo dovrei rispolverare la fantasia un po’ arrugginita, immaginare una storia che abbia tutti gli elementi per attirare l’attenzione, con una trama solida e una buona architettura. Altrimenti dovrei raccontare qualcosa di me, attingendo al mio passato: rievocare, più che inventare. 

Quando l’ispirazione non aiuta, può essere una soluzione ripiegare sulla vita propria? Rispolverare vecchi ricordi, rintracciare la memoria dei fatti più rappresentativi, per poi dedicarsi a una narrazione di stampo autobiografico? Non c’è il rischio che per non perdere l’aderenza alla realtà si tessa un tappeto di dettagli che, alla fine, risultando poco funzionali o per niente interessanti, siano solo un’espressione narcisistica di sé?

martedì 12 settembre 2023

Un brindisi speciale

C’è un posto, nei dintorni di Otranto (dove trascorriamo l’ultima settimana di agosto), immerso in un affascinante paesaggio bucolico, pregno dei profumi della terra, ma così vicino al mare da respirarne la brezza. Si tratta di un antico possedimento contadino del 1700, trasformato in un resort di grande pregio, con una corte interna in cui si affacciano venti camere per il soggiorno nella struttura; una piscina circondata da una pineta, una SPA e un ristorante. È qui che abbiamo prenotato un tavolo per due, questa sera.

martedì 5 settembre 2023

Dieci anni di noi

Mentre la nave salpa al calar della sera e le luci del porto si riflettono sul mare di Palermo, la città mi appare come una scatola aperta di ricordi, che sta per essere richiusa fino al prossimo ritorno in Sicilia. E il ricordo più insistente, mentre ci allontaniamo dalla banchina, resta quello che racconta il nostro trasferimento a Roma. 

domenica 23 luglio 2023

Nihil sub sole novum


L’appartamento è al primo piano. All’ingresso, un piccolo disimpegno porta in una stanza con una finestra che dà sulla terrazza. Sì, io e le mie coinquiline abbiamo una terrazza enorme, su cui si affacciano a ferro di cavallo tre palazzi di sei piani ciascuno e poiché contare sull’educazione della gente è chiedere un miracolo, ogni giorno ci aspettiamo di rimuovere dalla superficie esterna piastrellata, colore amaranto, di tutto: dagli immancabili mozziconi di sigaretta, gettati via dalle mani noncuranti di chi se ne fotte bellamente di dove atterreranno ai rifiuti di varia forma, natura e consistenza altrimenti destinati ai cassonetti dell’immondizia, se non fosse più sbrigativo avviarli dal balcone.

giovedì 20 luglio 2023

Interviste estive di Luz: oggi tocca a me

Non è un caffè, questa volta, ma un’idea estiva cui ho voluto aderire perché sapevo che mi sarei divertita.

Luana, nel suo blog, ha proposto ai lettori la partecipazione a un’intervista, con domande “stuzzicanti” con le quali mettersi in gioco e riflettere su alcuni aspetti di sé.

E che potevo esimermi io? 

Ho scritto la mia mail ed eccomi arrivare il pacchetto-domande. Mi sono messa in gioco, ho riflettuto e ho risposto con la mia solita sincerità e lo spirito leggero, ma serio, richiesto dalla natura dell’iniziativa.

Visto che il caldo fiacca e centellina lo slancio verso la scrittura, considero questo esercizio come una bella eccezione. 


Le domande di Luana sono quindici. Venite a leggerle?


martedì 11 luglio 2023

#CitazioniEstive: Il vincitore riluttante - Ennio Flaiano dopo la vittoria del Premio Strega (tratto da “Diario di un'estate marziana” di Tommaso Pincio)


Premio Strega, prima edizione. Raccontano i tanti presenti alla sera del 5 luglio 1947 che Flaiano, salito sul podio dove l’attendevano Maria Bellonci e un assegno di duecentomila lire, cercò di trovare una battuta. Un amico lo aveva sollecitato dalla folla gridando, Ennio, dicci qualcosa, e lui, in qualità di vincitore con Tempo di uccidere, annaspò per il turbamento. Alla fine qualcosa la disse, nel microfono che un cronista Rai gli aveva puntato sotto il mento. Nessuno capì cosa, ma risero tutti comunque.

martedì 4 luglio 2023

#CitazioniEstive: I “negri” ne “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee


“I testi dell’accusa, a eccezione dello sceriffo di Maycomb, si sono presentati a voi, signori, in questa Corte, con la cinica sicurezza che la loro testimonianza non sarebbe stata affatto messa in dubbio; fiduciosi che voi, signori, avreste avallato la loro malvagia presunzione che tutti i negri mentono, che tutti i negri sono esseri fondamentalmente immorali, che nessun negro si può impunemente lasciare accanto alle nostre donne: presunzioni inevitabili in menti del calibro di quelle dei testimoni d’accusa. 

“E questa, signori, lo sappiamo, è una menzogna nera come la pelle di Tom Robinson, una menzogna sulla quale non c’è nemmeno bisogno che io insista. Voi conoscete la verità, e la verità è questa: alcuni negri mentono, alcuni negri sono immorali, alcuni negri non possono essere lasciati accanto alle donne, nere o bianche che siano. Ma questa è una verità che si può applicare a tutta la razza umana e non a una particolare razza di uomini. Non esiste una persona, in quest’aula, che non abbia mai detto una bugia, che non abbia mai fatto una cosa immorale, e non esiste un uomo al mondo che non abbia mai guardato una donna con desiderio!”


martedì 27 giugno 2023

Suicidio e letteratura


Amare la vita dovrebbe essere scontato. Ma non lo è per tutti. C’è chi la vita la sopporta, chi arranca, chi la disprezza, chi non la capisce, chi non se ne sente degno, chi non le è grato: non per tutti è un dono. Quando il mito della speranza, che è l’ultima a morire, viene soppiantata dalla forza delle paure, dello sconforto, dell’incapacità di trovare appigli, allora la vita diventa un peso, una gabbia, peggio una punizione che non conosce vie d’uscita. La depressione è la manifestazione di questa prigionia mentale, che scivola verso il disagio psicofisico e, in molti casi, approda a una soluzione definitiva: il suicidio.

giovedì 15 giugno 2023

In viaggio con Proust: la piattaforma girevole del risveglio

La osservo, mentre si trucca davanti allo specchio. Le ammiro la pelle liscia del viso, la forma della bocca e i capelli neri, lucidi, con un taglio corto che le conferisce un’aria sbarazzina. Lei è sempre ventenne, io non lo sono più: ho fatto un viaggio nel tempo e l’ho raggiunta là, dove la giovinezza è ancora il dono che presto le sarà sottratto. E parliamo. 

martedì 6 giugno 2023

Il trucco c’è ma non si vede

Mi lascio incuriosire da un video in cui una donna davanti alla telecamera fa le smorfie e le premesse suggeriscono che diventerà bellissima grazie alla sua bravura nel truccarsi. Infatti ha il volto al naturale, un cespuglio in testa, il naso grosso, gli occhi smorti, ma con grande abilità comincia una routine di make up, che attraverso vari step arriva a un risultato sbalorditivo. Spalma sul viso creme sbiancanti, disegna sopracciglia con curve artistiche di grande precisione; carica colore con pennelli di varie dimensioni, sfuma su fronte, palpebre, contorno occhi; schiarisce, picchietta, stratifica; con l’eye-liner traccia linee perfette, crea ombre, si riempie di fondotinta, assottiglia le narici con un magheggio e dal nulla spuntano zigomi pronunciati e naso alla francese. 

domenica 28 maggio 2023

Proust e Pasolini: due mondi a confronto


Tutto quello che osserviamo passa attraverso il filtro delle esperienze, delle sensazioni: un tramonto è lo spettacolo più bello della natura, ma questa sera, di fronte al groviglio di nuvole grigie screziate di rosso che irrompe nell’azzurro del cielo, penso a una telefonata ricevuta, alla mia lontananza in un momento difficile, a quello che devo fare per coprire questa distanza ed essere di aiuto, in qualche modo. Proietto nel maestoso spettacolo che osservo dalla finestra il carico di apprensione che vivo: se dovessi descriverlo adesso, senz’altro gli darei una connotazione negativa.

martedì 9 maggio 2023

Le due strade


La disistima è molto più brutta della rabbia, dell’offesa, del rancore.

La rabbia passa, se spegni i riflettori su una discussione spiacevole; dall’offesa ti ripari ignorandone la fonte; il rancore diventa presto indifferenza, quando decidi che preferisci di gran lunga la serenità ai sentimenti negativi, ma smettere di stimare una persona significa cancellarne ogni riguardo, significa non riconoscerle nulla, neanche quel minimo che ne garantirebbe perlomeno la dignità.

Quanta gente, negli ultimi anni, ho trascritto nel libro nero della disistima! 

giovedì 27 aprile 2023

Feticismo prêt-à-porter

Ieri sono scesa in cantina per prendere una musicassetta, che per me ha un valore inestimabile; sapevo di trovarla dentro una valigia ventiquattrore dove custodisco alcuni oggetti importanti. Lo sono perché il tempo ha attribuito loro un significato simbolico: c’è una t-shirt ricavata da un lenzuolo di cotone bianco, su cui, molti anni fa, con un pennarello nero, scrissi a lettere cubitali il nome del mio gruppo preferito e in rosso quello dei singoli componenti, con delle venature glitterate ormai scomparse quasi del tutto (sul retro, avevo trascritto i titoli delle canzoni più belle). Quel pezzo di stoffa cucito ai lati, senza dovizia di particolari né pretese di precisione, rappresenta tutto un mondo vissuto a diciotto anni, fatto di sogni ancora da costruire, l’incantesimo della musica a segnare ogni sua tappa e mi riporta indietro, nel lontano 1987, al permesso ottenuto di andare al concerto dei Duran Duran, insieme a due amiche, fan sfegatate come me della band inglese (accanto al prezioso cencio, ho ritrovato anche il biglietto di quell’evento alla Favorita di Palermo, icona di una delle occasioni più belle della mia vita).

giovedì 20 aprile 2023

Si chiama nostalgia


Mi sveglio al mattino con l’odore del caffè: dacché ne ho memoria a prepararlo è sempre mio padre e se guardo l’orologio sono sempre le 7:30: un’abitudine, che si è trasformata in tradizione da quando la lontananza mi ha portato a vivere lontano e il ritorno a Caltanissetta è diventato una festa più simile a una ricorrenza. Quando la breve permanenza termina, in tasca ho sempre un pezzetto della mia città e della casa in cui vivono ancora i miei genitori.

martedì 11 aprile 2023

Fine dell’idillio


Anni fa avevamo una piccola casa, come dicono le persone chic un pied-à-terre, in una località che io ho molto amato: Sant’Ambrogio. 

martedì 4 aprile 2023

Professione di fede

Ho sempre pensato che parlare di te alla gente mi esponesse a reazioni che non cerco, io che ti ho sempre vissuto come un dono prezioso e con te ho instaurato un rapporto intimo talmente speciale da non sentire il bisogno di condividerlo con nessuno. 

martedì 28 marzo 2023

La missione


Sei in coda al semaforo e pensi quanto sia complicata la tua vita in questo momento, con un lavoro precario, le bollette da pagare, i bambini piccoli. Hai un mare di pensieri che si aggrappano alla corteccia cerebrale e la mollano solo quando un impulso esterno li rende inoffensivi: affidati alla tua gestione diventano armi di autodistruzione.

martedì 21 marzo 2023

Il significato della rilettura

Avete presente quando scrivete di getto e, nel rileggere, prestate attenzione a tutto ciò che, nell’immediatezza, vi è sfuggito? Controllate che fili ogni cosa, ridate ordine ai pensieri, siete più recettivi e vi accorgete degli errori, delle imperfezioni, delle stonature. Azzardando un parallelo con la lettura, quando inizio un libro mi lascio andare, cioè leggo senza attivare nessuno spirito critico, con l’unica intenzione di godermi la storia, di vivere tutte quelle sensazioni che sorgono con disinvoltura, con le varie tonalità umorali indotte dalla narrazione. La mia è, per rimanere in tema di analogie con la scrittura, una lettura di getto. 

martedì 14 marzo 2023

Ciò che conta

Le scelte sbagliate non si piangono per sempre. 
All’inizio sono preludi a crisi postume, catalizzatrici di input negativi che poi scatenano guerre interiori. Una scelta sbagliata ingabbia, è come obbligarsi a fare un salto sopra le sabbie mobili: più ti dimeni più sprofondi. Ma sia che tu trovi la forza di reagire all’errore, sia, al contrario, che tu abbia la tempra per sopportarlo, impari comunque a convivere con esso e te ne fai una ragione. Un errore non rimediato può aggiungere pezzi alla maturità oppure alimentare le frustrazioni, può regalare punti per ottenere saggezza o sottrarli per lasciare fiorire l’insoddisfazione: una scelta sbagliata, che condiziona l’esistenza, può essere la via tutta in salita verso una maggiore consapevolezza di se stessi o uno scivolone rovinoso verso l’insicurezza.
Io ne ho fatto un punto di forza.

martedì 7 marzo 2023

Il “terzo tempo” della vita


Avevo tredici anni quando lessi “Porci con le ali” di Lidia Ravera e Marco Lombardo Radice. Era un romanzo che avevamo in casa, un po’ nascosto nella libreria e io lo scovai il pomeriggio in cui volli sbirciare da vicino i ripiani alti del mobile. Lassù, oltre a esserci una collana di libri di arte, un’antica edizione della Divina Commedia in tre volumi e le biografie di Garibaldi e Napoleone, c'era una mensola dedicata alla narrativa, dove si trovavano vecchi testi di letteratura e qualche romanzo che i miei non volevano tenere a portata di mano. Ricordo che presi la scala per raggiungere la “no fly zone”  e fu così che scoprii il romanzo “proibito”. 

martedì 28 febbraio 2023

Fuori dalla limousine dopo 45 pagine


Un tempo arrivavo fino all’ultima pagina di un libro anche a denti stretti, nonostante il basso gradimento del testo. Non portare a termine una lettura, per me era indice di scarsa serietà, in più mi dava uno svantaggio: non poterla giudicare in modo opportuno. Piano piano, però, ho capito che questo è un atteggiamento sbagliato, costringersi ad andare avanti, forzando una volontà stanca e distratta, è una punizione che chi ama leggere non può e non deve autoinfliggersi. 

martedì 21 febbraio 2023

Il caffè di Luz e Marina: “La tua assenza è tenebra” di Jón Kalman Stefánsson

Appuntamento con "Il caffè di Luz e Marina"

È da un po’ che non parlo di libri; non ho fatto che lamentarmi di opere brutte o insoddisfacenti, nell’ultimo periodo, salvando solo i classici. 
Ora, finalmente, sono felice di annunciare la bellezza di un romanzo che merita tutta l’attenzione possibile e felice di accoglierlo nella classifica (esigue) delle mie letture preferite. Si tratta di “La tua assenza è tenebra”, scritto da Jón Kalman Stefánsson, autore islandese che ho conosciuto con un’altra pregevole opera, anni fa: “Luce d’estate ed è subito notte”. Io e Luana abbiamo pensato di farne oggetto del caffè di questo mese: una lettura condivisa, che entrambe abbiamo amato.

martedì 14 febbraio 2023

L’eco di San Valentino


Inventare mondi con la mente e poi trasferirli in una finzione scenica per renderli concreti: a dodici anni non ero soltanto una sognatrice, ero anche una sceneggiatrice, una costumista, un’attrice, con la fissa di materializzare ogni storia partorita dalla fantasia. Che divertimento, quei pomeriggi chiusi nella mia camera, ad allestire il “set” di film immaginari: spostavo mobili, creavo atmosfere con le luci, gestivo la colonna sonora, scegliendo con cura i brani più rappresentativi. 

giovedì 9 febbraio 2023

E se qualcuno scrivesse la mia biografia?

Quattro anni fa, esattamente nello stesso periodo, scrissi un articolo, “E se usassi uno pseudonimo?”, in cui spiegavo antefatto e ragioni dell’eventuale scelta di servirmi di un nome d’arte, nell’altrettanto eventuale ipotesi di avere un’opera da proporre per la pubblicazione.

Oggi m’è venuta un’altra pensata: e se chiedessi a qualcuno di scrivere una mia biografia? un mero pourparler, s’intende, visto che sono una semplice blogger, con un cantiere letterario perennemente aperto e nessun apprezzabile nome da spendere in ambito pubblico. 

martedì 31 gennaio 2023

Cosmopolis: dal nulla, un’opportunità

Io e mio figlio abbiamo un piccolo scambio su whatsapp: lui è di ritorno dal Conservatorio, io sono a casa. Il bip mi annuncia il suo messaggio: 

martedì 24 gennaio 2023

Gita a Twin Peaks (per vedere "Avatar - La via dell’acqua")


Mentre scorro la home di Facebook e mi sgomenta il restyling di Madonna... e mi attraversa un brivido quando, in un video, vedo una cariatide con una chitarra su un palco e grido: “Ommioddio, quello è John Taylor!”... mentre, insomma, butto via dieci minuti del mio tempo a cazzeggiare sul social, mi appare un banner che pubblicizza l’arrivo nelle sale cinematografiche del film più atteso dell’anno: il seguito di “Avatar”. Dopo tredici anni riecco la cultura Na’vi, gli Omaticaya, gli umanoidi blu protagonisti del primo episodio e penso che valga la pena tornare al cinema dopo... ma da quanto tempo è che non vado al cinema? 

martedì 17 gennaio 2023

2022: anno di letture deludenti


E qui mi tocca sbrigarmi, se no diventa un post anacronistico, questo! In giro, tutti hanno rispettato i tempi di consegna: hanno inaugurato il 2023, pubblicando le liste dei libri letti nel 2022 e io mi sto ancora leccando le ferite! Nell’anno appena trascorso sono arrivata a trenta romanzi risicati (io che di solito ne leggo dai quaranta in su) e, in più, di questi trenta romanzi la lettrice Rottenmeier che è in me ne ha salvati soltanto sei.