giovedì 16 dicembre 2021

Libri dentro una Nuvola: week-end a Più Libri Più Liberi

Sembra fatto apposta: la mia partecipazione a Più Libri Più Liberi è a cadenza biennale. Sono andata nel 2017, poi nel 2019 e adesso, nel 2021, con la differenza che il vuoto del 2018 è stato dovuto a una mia assenza volontaria, quello del 2020 decisamente no: la pandemia ha inghiottito tutto e la sospensione necessaria dell’evento è stata una fra le tante imposte a seguito del sofferto lockdown.

Due anni e sono di nuovo qui, con la testa sollevata verso La Nuvola, visibile attraverso l’imponente rettangolo di vetro del Centro Congressi, all’EUR. Con il cellulare inquadro la struttura per la foto di rito, che immortala un momento a me tanto caro: l’ingresso alla Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria.

giovedì 4 novembre 2021

Il caffè di Luz e Marina : crepi l'Avarizia!

Ci sono vizi capitali che sappiamo individuare meglio in noi stessi: l’Avarizia non è uno di questi. Scommetto che nessuno si sente “avaro” nel senso stretto del termine: forse pochi ammetterebbero con serenità di essere ossessionati dal desiderio di avere; non si ha mai abbastanza e si cerca sempre una scusa per volere di più. Che poi, ostinarsi nel possesso significa quasi sempre essere carenti di generosità. Ma, in verità, non è poi così difficile sentirsi distanti da questo “peccato”!

Attaccamento morboso al denaro? Amore sfrenato per l’accumulo di beni materiali o altro (il più delle volte non strettamente necessari)? 

In che modo/misura ci appartiene questo tarlo che inaridisce il cuore?


Io le mie risposte le ho date nel Caffè con Luana di questo mese: come sempre, una piacevole e sincera chiacchierata sul tema, ma qui voglio aggiungere una piccola confessione. 

domenica 10 ottobre 2021

#RegalamiUnRacconto: Killer vegano


Ho scritto un racconto, qualche tempo fa, con cui ho partecipato a un contest, organizzato dal podcast “Recensire il Recensore”: un tema, una breve storia, un libro in palio, sotto l’hashtag #RegalamiUnRacconto.

Lo pubblico per darvi qualcosa da fare oggi, che è domenica e si ha, in genere, più tempo per le inezie.

venerdì 10 settembre 2021

A Daniela

Cos’è un mese, nel tempo che vogliamo passi in fretta per potere dimenticare qualcosa! Qualcosa, non qualcuno, perché puoi chiedere ai giorni di aumentare la distanza da un certo evento, ma non di allontanare il pensiero di una persona, soprattutto se le vuoi particolarmente bene. 

Il 10 agosto scorso ero appena rientrata dalla vacanza al mare e un messaggio su Facebook mi ha attaccato addosso il gelo delle notizie inaspettate: il mio soggiorno a Caltanissetta, in campagna, è cominciato con un funerale.

domenica 25 luglio 2021

Buone vacanze!

Che dire, amici, ci vediamo a fine estate, quando le temperature stagionali si faranno sopportabili e non dovrò più sognare di essere al Polo Nord.

Con le valigie pronte per tornare in Sicilia, da bordo piscina, passo e chiudo.


BUONE VACANZE!





martedì 20 luglio 2021

#CitazioniEstive: L’anima LGBT di Modesta ne “L’arte della gioia” di Goliarda Sapienza

 

- ... Facevano all’amore nel capanno? E tu che hai fatto?

- Niente. Perché diventi così pallida, Jo? Non ti preoccupare, ho fatto di tutto per non farmi notare e poi sono venuta a casa.

- Ma le hai spiate se mi hai potuto riferire tutto quello che dicevano.

- Spiate? Che significa? Sono rimasta folgorata dalla loro felicità, erano bellissime, abbracciate nude.

- Le hai anche viste?

- Un attimo, prima di allontanarmi.

- Che schifo!

- Che schifo cosa, Jo? Io che, secondo te le spiavo? o il loro abbraccio?

La maschera enigmatica di dolore si sfalda contro l’onda di rossore che dal collo alla fronte corre infuriata travolgendo lo sguardo di Modesta, che ora fissa il franare scomposto di quei lineamenti di marmo. Un tempo avrebbe rispettato il silenzio che sempre torna a ricomporre quel viso.

- Che schifo cosa, Joyce? Che schifo noi due pochi momenti fa abbracciate nude?

- Oh, noi! Noi siamo perdute, Modesta, ma Bambolina così giovane... Ah, quella Mela! non mi è mai piaciuta, mai! Bisogna allontanarla!

Strappata la coltre di silenzio anche la voce si frantuma.

- Perdute, noi? Ma che dici? Perdute a che cosa?

- Alla normalità, alle leggi di natura...

- Ma che dici, Jo? Chi conosce la natura? Chi ha stabilito queste leggi? Il dio dei cristiani? O Rousseau? rispondi, Rousseau che ha spostato Dio che è nei cieli per infilarlo nell’albero?

- Ma che c’entra Rousseau o Dio, io temo per Bambù! Oh Modesta, tu non puoi sapere. A Parigi, in quei ritrovi di omosessuali... corpi macilenti ammassati, visi gialli, congestionati, segnati dalla vergogna, tra il fumo e il fiato denso di alcol... vera anticamera dell’inferno, se l’inferno esistesse! Tu non puoi sapere.

- E invece so perché ci sono stata e...

- Tu? Io mai... solo una volta e sono scappata.

- Hai fatto male perché stando veramente con loro e parlando ho capito che cosa cercano in quell’anticamera dell’inferno, come tu l’hai chiamata.

- Cosa possono cercare? Si mescolano e si drogano per dimenticare.

- No, Jo! Cercano l’inferno vero per scontare il loro peccato.

- Ma che altro possono fare se la società li rifiuta, li addita?

- Loro, niente. Ma solo perché sono ignoranti e zeppi di pregiudizi esattamente come la società che li addita. E mostrano le loro ferite solo per chiedere clemenza alla società che anche loro, soprattutto loro, sentono santa e giusta invece di lottarla. Jo, torna in te! Di che cosa abbiamo parlato allora in tutti questi anni? Vedo che abbiamo solo conversato amabilmente di progresso, di scienze come si usa nei salotti evoluti, ma al primo lieve scontro con la realtà mi vuoi trascinare nel panico che ti prende come tutti gli intellettuali solo all’idea di mettere in pratica le teorie enunciate.

- Non capisco!

- Capisci, invece! Secondo te dovrei allontanare Mela, no?

- Non...

- Così hai detto. Ma non capisci che con questo atto farei sentire a quelle bambine che peccano? Le marchierei, io che rappresento, sono, la società per loro, come dice il tuo Freud? E dopo, che potrebbero fare se non finire veramente in quei locali? [...]

giovedì 15 luglio 2021

#CitazioniEstive: La perfezione di Seymour Levov, “lo Svedese” in “Pastorale americana” (Philip Roth)


- Le vuoi bene o no?

Come puoi farmi una simile domanda?

- Sei tu che mi costringi.

- Non ora, ti prego, non umiliarmi, non scavarmi la terra sotto i piedi. Io amo mia figlia. Non ho mai amato, sulla terra, nulla più di lei.

- Come un oggetto.

- Cosa? Cosa stai dicendo?

- Come un oggetto. L’hai amata come un oggetto, cazzo. Come ami tua moglie. Oh, se un giorno tu potessi renderti conto del motivo per cui fai quello che fai! Sai perché? Ne hai idea? Perché hai paura di perdere il controllo! Hai paura che la bestia esca dal sacco!

- Che stai dicendo? Quale bestia? Quale bestia? - No, lo svedese non si aspetta di trovare grande conforto in suo fratello, ma questo attacco... Perché Jerry sta sferrando questo attacco senza neanche far finta di consolarlo? Quando lui, accidenti, gli ha appena spiegato che le cose sono andate mille e mille volte peggio del peggio che si erano aspettati?

- Cosa sei, tu? Lo sai? Tu sei quello che è sempre lì a cercare di minimizzare le cose. Sempre lì che si sforza di essere moderato. Mai dire la verità, se credi che possa ferire i sentimenti di qualcuno. Sempre pronto ai compromessi. Sempre pronto ad accontentare la gente. Sempre lì a trovare il lato migliore delle cose. Quello educato. Quello che sopporta pazientemente ogni cosa. Quello che ha una dignità da difendere. Il ragazzo che non viola mai le regole. Quello che la società ti ordina di fare, tu lo fai. Le norme della convivenza civile. Ci devi sputare in faccia alle norme della convivenza civile. Beh, tua figlia l’ha fatto per te, no? 

domenica 11 luglio 2021

#CitazioniEstive: La Cosa - “Infinite Jest” di David Foster Wallace


L’anedonia da sguardo spento non è che una remora sul fianco di un vero predatore, il Grande Squalo Bianco del dolore. Il termine che le autorità usano per indicare questa condizione è depressione clinica o depressione involutiva o disforia unipolare. Invece di una semplice incapacità di provare sentimenti, un’agonia dell’anima, la depressione predatoria che Kate Gompert  ha sempre provato quando cerca di disintossicarsi dalla marijuana segreta è essa stessa un sentimento. Viene chiamata con molti nomi - angoscia, disperazione, tormento, vedi la melanconia di Burton e la più autoritaria depressione psicotica di Evtusenko - ma Kate Gompert, giù in trincea da sola con questa cosa, la chiama semplicemente La Cosa.

giovedì 8 luglio 2021

#CitazioniEstive: la Neolingua - parole al risparmio - in "1984" di George Orwell


«Come va il dizionario?» chiese Winston alzando la voce per vincere il rumore.

«Procede lentamente» rispose Syme. «Adesso sono agli aggettivi. È un argomento affascinante.»

A sentire nominare la neolingua, il volto gli si era illuminato all’istante. Spinse da parte la gavetta, prese il pezzo di pane in una delle sue mani delicate e il formaggio nell’altra, poi si chinò in avanti verso Winston, in modo da non essere costretto a gridare.

martedì 29 giugno 2021

Il Taccuino narrante: osservazioni, note e spunti tratti dalla quotidianità - ALL'OMBRA DEI PENSIERI


Sono le ore 8:00, dalla veranda di casa mia assisto al movimento di una città che oggi festeggia i Santi Apostoli Pietro e Paolo, patroni di Roma. Il rumore arriva a ondate, il transito di mezzi, lungo il tratto di strada, che riesco a vedere dal mio palazzo un po’ internato, è veloce e capisco che il semaforo è rosso quando il suono si uniforma in un borbottio di auto con il cambio in folle.

martedì 15 giugno 2021

Bandiera camouflage


Da quando il dibattito sull’affermazione e la tutela dei diritti degli omosessuali si è arricchito di nuove tematiche e il progresso degli studi di genere ha portato a una rapida proliferazione di identità femminili e maschili, mi è venuta la curiosità di allargare i miei orizzonti.

Il labirinto di termini e significati in cui mi sono impelagata non ha fatto che confondermi le idee.

giovedì 3 giugno 2021

Scrittrice ad angolo acuto


Il tempo ci fa diventare saggi e la saggezza ci regala quel tipo di consapevolezza che non genera rimpianti. Non significa ignorare i traguardi raggiunti, ma guardarli dall’esterno e sentirli estranei. Questa è una sensazione che ho tutte le volte che penso alla mia attività di scrittura e, invece di bacchettare la mia mancata volontà di rinnovare gli obiettivi, mi siedo comoda a godermi il percorso fatto, senza rimproverarmi di non avere voluto inseguire nuovi sogni.

giovedì 27 maggio 2021

10.000 passi


Dopo un anno di fermo piscina e inutili tentativi per tenermi in movimento, è giunta l’ora di tracciare un bilancio. 

giovedì 20 maggio 2021

giovedì 13 maggio 2021

giovedì 6 maggio 2021

Scrivono tutti così


I classici della letteratura ci parlano da lontano, attraversano i tempi, senza mai chiudere parentesi; avvicinano le generazioni di ogni epoca, grazie alle tematiche che restano attuali e alle riflessioni riadattabili in ogni contesto storico. Per questo non saranno mai dimenticati. 

Impariamo dai classici, eppure guai a imitarne lo stile. Quello sì, che si evolve, risponde a esigenze diverse, segue regole sempre nuove.

giovedì 22 aprile 2021

Molla, hai fatto il tuo tempo


Passo solo per un saluto.


Se non arriva non arriva, l’ispirazione. Che vuoi farci? 

Niente, non puoi farci niente.

Forse la prossima settimana.

Forse... ma tanto, avere un blog, scrivere per un blog, non è indispensabile e non è nemmeno un lavoro (per fortuna!)

giovedì 15 aprile 2021

Contenuto o stile: nel giudizio su un libro cosa condiziona di più?


L’ultima lettura? Parliamo di come Chuck Palahniuk si sia casualmente introdotto nella mia vita di lettrice, dopo una discussione a tavola con mio figlio, che mi ha fatto ripensare a quanto nulla ricordassi di un film visto anni fa, tranne che mi fosse piaciuto molto; quel “Fight club”, recitato da Brad Pitt e Edward Norton, che sapevo essere tratto da un romanzo, senza conoscerne l'autore. Così, più che rivedere la traduzione cinematografica, ho voluto leggere il libro e, come spesso mi accade quando il desiderio irrompe, senza rifletterci su, ho scaricato l’ebook e, in mezzo ad altre due letture già avviate, ho inserito anche questa, che ha recuperato e superato lo stato di avanzamento delle precedenti in men che non si dica. Un’incursione di cui non mi sono pentita: in pratica, ho lasciato un romanzo al 70%, l’altro ancora agli inizi e ho divorato questo in tre giorni. Si vede che mi è piaciuto. 
E mi è piaciuto sì, proprio perché la trama mi era del tutto oscura, nonostante la visione del film (con me queste cose non sono rare, non stupitevi!), per cui mi sono goduta i colpi di scena, ma soprattutto perché lo stile di Palahniuk è stata una straordinaria scoperta. 

giovedì 1 aprile 2021

Pasqua senza luce


Oggi è Giovedì Santo. Sarei dovuta essere in Sicilia, invece, sono  qui, a Roma, per il secondo anno consecutivo, dacché l’emergenza Covid ha blindato le vite degli italiani.


Il lockdown 2020 era l’evento eccezionale, la straordinaria situazione che nessuno si aspettava di vivere e che ha trovato tutti impreparati, sconvolti e con le speranze ancora sotto il cuscino. 

Passerà, andrà tutto bene, finirà l’incubo.

Ma il nuovo lockdown 2021, incoerente, confuso, disorganizzato, esattamente cos’è? 365 giorni non sono pochi, non è il lungo periodo di assestamento che ci aspettavamo, dopo il tragico tracollo di tutto. 365 giorni sono mesi e mesi e mesi di sacrifici continui e di strategie che non hanno funzionato e di decisioni che non hanno portato ai risultati sperati. 

Un anno fa mi piangeva il cuore perché non avrei potuto fare le valigie per tornare dai miei e perché la pandemia aveva reso impossibile ogni rappresentazione della Settimana Santa, a Caltanissetta, come da centenaria tradizione, ma oggi il peso della lontananza si è ingigantito e non so se essere incazzata o se reprimere tutta questa rabbia in una nuova, forzata, rassegnazione. 

Non passerà, non è andato tutto bene, questo incubo non ha fine. 

giovedì 25 marzo 2021

Pensieri in cammino


Via Lucio Mario Perpetuo: oggi è una giornata di sole, la primavera si affaccia timidamente, chiede permesso, posso entrare? ma nuvole e vento fanno ancora i gradassi. È la seconda primavera blindata, questa e confusione, malcontento, attese, piani sanitari in bilico tra buon esito e fallimento, restrizioni, multe, disagi, paranoie, recitano un copione che non è cambiato, dopo un anno di pandem-onio. 

giovedì 18 marzo 2021

È stato un piacere

Edward Loevy, La disinvoltura del dandy, 1901, olio su tela

Di Gabriele D’Annunzio ho una conoscenza scolastica, le sue opere studiate solo come parte del programma di terzo liceo, la sua personalità associata a una ricca biografia e alla corrente del decadentismo. 

Qualche settimana fa, la bella pensata (suggeritami inconsciamente da una discussione con un’amica su certa letteratura classica ignorata):  riprovare a leggere “Il piacere”.

giovedì 11 marzo 2021

Il Taccuino narrante: osservazioni, note e spunti tratti dalla quotidianità - LA VICINA DI CASA

Abitiamo in un appartamento al terzo piano, in un condominio dove ci siamo trasferiti dodici anni fa. Le mie figlie hanno legato con Valeria, la secondogenita di Anna, che abita al primo piano ed è la mia migliore amica. Siamo tutte persone tranquille, nel palazzo: nessuno screzio, nessuna bega condominiale. Due appartamenti sono ancora sfitti: uno è quello sopra di noi. 

giovedì 4 marzo 2021

Da cosa dipende la qualità di un libro?

                             

Vi siete mai imbattuti nelle famose classifiche letterarie, quelle che stilano una graduatoria dei libri in relazione alle vendite o ai giudizi di qualità espressi da critici, scrittori, giornalisti, lettori? Io diverse volte, anche se devo dire, tolti i primi slanci di curiosità, non ho mai trovato veramente utile spulciare fra i vari titoli suggeriti, avendo già una lista mia di testi da leggere, redatta con criteri soggettivi. 

giovedì 25 febbraio 2021

Il caffè di Luz e Marina: di scuola e di insegnanti

 Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”


Siamo entrati in periodo di Quaresima e io, di solito, cerco di contenere il mio peccato di gola, che normalmente mi induce in tentazione.

Ma non potevo presentarmi a mani vuote al caffè con Luz: una buona chiacchiera fra amiche si fa tra un sorso e un morso, siamo d’accordo tutti, no? È il rituale per un buon momento di relax e anche questo mese, io e Luana non ci siamo fatte mancare l’ora di ricreazione.

giovedì 18 febbraio 2021

Buona la decima!

Avevo un compagno, al liceo, che, durante il compito d’italiano in classe, non spostava gli occhi dalla parete di fronte, come se quella superficie imbiancata gli dettasse le idee e poi, nell’ultima mezz’ora, chinava la testa sul foglio vergine e cominciava a ruzzolare parole senza tornare mai indietro a correggere un solo pensiero. Consegnava direttamente l’unica versione scritta, priva di scarabocchi, cancellature o asterischi, mentre tutti noi ci affannavamo a ricopiare il testo in bella copia, guardando l’orologio con l’incubo di non riuscire a trascrivere il tema per intero. E, alla fine, lui prendeva sempre voti alti, noi incrociavamo le dita per arrivare almeno al sette.


Non sono invidiosa. Non desidero negli altri le cose che mancano a me, non muoio dentro se qualcuno arriva ai traguardi che io non sono in grado di raggiungere né gioirei del fallimento di chi ha goduto di una soddisfazione a me negata... 

Diciamo che non invidio nessuno, ma con un'eccezione.

giovedì 11 febbraio 2021

365 giorni... da dimenticare

Un po’ perché siamo arrivati al Giovedì grasso, un po’ perché domenica prossima è San Valentino, ho pensato a qualcosa di speciale per voi.

Mettetevi comodi: oggi vi regalo dieci minuti di puro intrattenimento soft core. 

giovedì 4 febbraio 2021

L’italiano è vivo, viva l’e-italiano

Chi doveva dirmelo che, alla mia età, mi sarei ancora imbattuta in novità linguistiche alle quali abituarmi gioco forza, per non sembrare una barbosa conservatrice, poco aperta al cambiamento. 

Basta avere due figli adolescenti e non c’è scampo: si viene risucchiati in una quotidianità fatta di termini brutti a sentirsi, ma efficaci nella resa, che hanno trasformato il linguaggio dei giovani in un codice e quello di noi vecchi in una decontestualizzata e desueta prova dialettica.

Ormai, in casa mia, come mi muovo mi muovo, agisco da “boomer”; non vi dico le filippiche di mio figlio, seguite dall'ovvio sfottò, quando gli mando un messaggio col cellulare, con tutti i segni d’interpunzione al loro posto e in un italiano da Accademia dell’Arcadia: il messaggio si finisce senza punto fermo e non ci sono virgole e le abbreviazioni sono consentite. Il messaggio dev’essere diretto, breve e percepito, non è un tema d’italiano.

Quando scopro che pure un’esperta lessicologa editoriale dà ragione a queste giovani generazioni entro in crisi.

giovedì 28 gennaio 2021

H - Come Hitler vedeva i suoi tedeschi (Johann Lerchenwald)



“Fra un attimo tutto sarebbe finito. Lui si sarebbe cacciato una pallottola in testa e l’incubo, da lungo tempo divenuto insopportabile, avrebbe avuto termine.”


La fredda canna di una Walther PPK puntata alla tempia gli faceva meno paura dei russi, a pochi metri dal giardino della Cancelleria. 

Si era rassegnato al fatto che la guerra fosse irrimediabilmente perduta.

giovedì 21 gennaio 2021

Il caffè di Luz e Marina: nel cuore della Rivoluzione francese con Cristina M. Cavaliere

Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”


“In superficie, le uova avevano reticoli come le vene d’una mano. Dentro il guscio s’arrotolavano forme sinuose, viscide, a matassa: erano serpenti, che attendevano il momento propizio. Nel giro di una decina d’anni, tutte quelle uova si schiusero, in una terra esagonale nel cuore dell’Europa.”


La terra esagonale è la Francia della seconda metà del‘700, il primo serpente a venire alla luce ha occhi acquosi, che il tempo renderà glaciali; il suo nome è Maximilian-François-Marie-Isidore Robespierre.


Vi dice niente questo nome?

giovedì 7 gennaio 2021

L’eco #8 - Archivio di ricordi: i mitici Doors

Scrivo un articolo in seguito a un impegno preso. Non è destinato a questo blog. Studio la posizione dei miei pensieri all’interno del testo, a quali di essi dare la priorità, da dove partire, come concludere il pezzo. Lo faccio seguendo uno schema, approfondendo informazioni che non ho o conosco poco. Rimedio qualche ricordo, seleziono le sensazioni che mi motivano di più ... ed eccolo, l’articolo preso in consegna: lo pubblico il 4 gennaio nel sito “I Racconti delle Ragazze”. Parla dei mitici Doors.