martedì 28 febbraio 2023

Fuori dalla limousine dopo 45 pagine


Un tempo arrivavo fino all’ultima pagina di un libro anche a denti stretti, nonostante il basso gradimento del testo. Non portare a termine una lettura, per me era indice di scarsa serietà, in più mi dava uno svantaggio: non poterla giudicare in modo opportuno. Piano piano, però, ho capito che questo è un atteggiamento sbagliato, costringersi ad andare avanti, forzando una volontà stanca e distratta, è una punizione che chi ama leggere non può e non deve autoinfliggersi. 

martedì 21 febbraio 2023

Il caffè di Luz e Marina: “La tua assenza è tenebra” di Jón Kalman Stefánsson

Appuntamento con "Il caffè di Luz e Marina"

È da un po’ che non parlo di libri; non ho fatto che lamentarmi di opere brutte o insoddisfacenti, nell’ultimo periodo, salvando solo i classici. 
Ora, finalmente, sono felice di annunciare la bellezza di un romanzo che merita tutta l’attenzione possibile e felice di accoglierlo nella classifica (esigue) delle mie letture preferite. Si tratta di “La tua assenza è tenebra”, scritto da Jón Kalman Stefánsson, autore islandese che ho conosciuto con un’altra pregevole opera, anni fa: “Luce d’estate ed è subito notte”. Io e Luana abbiamo pensato di farne oggetto del caffè di questo mese: una lettura condivisa, che entrambe abbiamo amato.

martedì 14 febbraio 2023

L’eco di San Valentino


Inventare mondi con la mente e poi trasferirli in una finzione scenica per renderli concreti: a dodici anni non ero soltanto una sognatrice, ero anche una sceneggiatrice, una costumista, un’attrice, con la fissa di materializzare ogni storia partorita dalla fantasia. Che divertimento, quei pomeriggi chiusi nella mia camera, ad allestire il “set” di film immaginari: spostavo mobili, creavo atmosfere con le luci, gestivo la colonna sonora, scegliendo con cura i brani più rappresentativi. 

giovedì 9 febbraio 2023

E se qualcuno scrivesse la mia biografia?

Quattro anni fa, esattamente nello stesso periodo, scrissi un articolo, “E se usassi uno pseudonimo?”, in cui spiegavo antefatto e ragioni dell’eventuale scelta di servirmi di un nome d’arte, nell’altrettanto eventuale ipotesi di avere un’opera da proporre per la pubblicazione.

Oggi m’è venuta un’altra pensata: e se chiedessi a qualcuno di scrivere una mia biografia? un mero pourparler, s’intende, visto che sono una semplice blogger, con un cantiere letterario perennemente aperto e nessun apprezzabile nome da spendere in ambito pubblico.