Mi gioco subito una carta sbagliata affermando, con la sincerità che mi caratterizza, che non amo particolarmente i social network! Sbagliata perché c'è qualcosa di incoerente fra la mia frequentazione di due di essi e l'idea che nonostante tutto ho maturato sull'uso delle reti tessute sulle piazze virtuali del web.
martedì 16 settembre 2014
martedì 29 luglio 2014
Lettori "mecenati" con il CROWDFUNDING
Se scrivi solo per il gusto di scrivere non hai bisogno di sondare un mondo che sembra un pozzo senza fondo; se scrivi, invece, con la segreta speranza di elevarti dal caos dei numeri, allora qualche domanda te la poni, qualche curiosità provi a soddisfarla, insomma ti metti in gioco. È una questione di scelte, di priorità, forse, una cosa è certa: se vuoi avere un riscontro con il libro che hai scritto devi darti da fare, studiare strategie, imboccare strade mai percorse, trovare soluzioni efficaci e non è un impegno da poco. L'ho capito anch'io quando ho deciso di raggiungere un compromesso tra la mia scarsa propensione verso l'auto-promozione e la convinzione di avere raccontato una storia avvincente, una storia in grado di reggere il confronto con altre di maggiore successo. La presunzione non è figlia dell'umiltà che vanto come un mio pregio, ma è l'arma con cui combatto la battaglia dell'indifferenza ingaggiata quando ho deciso di tirar fuori dal cassetto il manoscritto che poi - per fortuna o meritatamente- è stato pubblicato.
lunedì 30 giugno 2014
Un gradito ospite: Marco Di Nicola (p.2) - Concludendo...
Vorrei ancora provare a stuzzicare la curiosità del lettore con un piccolo assaggio de "Il vero oro nero" di Marco Di Nicola
Il traffico della mattina scorre via abbastanza liscio; c’è un netturbino dall’altra parte della strada che fa il suo dovere senza particolare fretta, scopa in mano e occhi fissi a terra, ìmentre un suo collega a bordo di un piccolo mezzo bianco lo segue passo passo. Bambini in grembiule tengono per mano i genitori che li accompagnano a scuola, trainando delle cartelle monumentali. Le nuvole scure sono sparite. Una mattinata serena, insomma.
Dal fondo dell’autobus, improvvisamente, sento arrivare un gran baccano.
venerdì 20 giugno 2014
La mia nuova sfida: il self-publishing
Ho sempre creduto nella magia della carta: della carta da lettere (di cui facevo raccolta per scrivere alle mie amiche lontane, quando ero bambina), dei fogli rigati del diario personale quando da adolescente mi sfogavo scrivendo, delle pagine dei libri che leggo per entrare in altre storie e in altre vite e in altre atmosfere. La magia della carta, sì!
martedì 17 giugno 2014
Sono trascorsi quattro anni...
Sono trascorsi quattro anni dall'esperienza più incredibile della mia vita, incredibile, sì, perché fino ad allora il progetto di partecipare ad un concorso letterario era stato accarezzato come uno dei tanti capaci di farmi sognare senza mai darmi la spinta per agire in concreto. Invece ho provato, mi sono lanciata nel vuoto delle aspettative, nel vortice delle attese cariche di speranze e quella piccola, ancora informe, mia caparbietà è stata alla fine premiata: ho vinto un concorso letterario, la terza edizione del Premio In-Edito che una piccola Casa editrice indipendente - Edigiò - aveva indetto nel 2009. Ho chiuso gli occhi ed ho immaginato possibile tutto questo e quando li ho riaperti tenevo stretta fra le mani la copia in carne ed ossa del mio primo romanzo.
venerdì 28 ottobre 2011
UN RICORDO
"Un ricordo" è il titolo di un brevissimo racconto con il quale ho partecipato qualche anno fa ad un concorso via web indetto dal Circolo letterario Bel-Ami. Si trattava di scrivere 1800 battute per raccontare una storia ambientata in Sicilia o che dalla Sicilia, dai suoi profumi e colori, traesse ispirazione. Vinsi la selezione e il racconto fu premiato e letto durante una bella serata a tema organizzata in aprile con la partecipazione di illustri ospiti.
Il tema proposto per quel mese era: "DA SIRACUSA A DAMASCO - una spedizione alla ricerca delle influenze mediorientali sulla cultura siciliana attraverso suoni, immagini, sapori e parole.
Questo è il racconto:
UN RICORDO…
Come ogni martedì vado al mercato; sono abituata ai ritornelli urlati dei “putirai”, frutta fresca ed ortaggi di stagione profumano l’aria; sono davanti ad una “putia” di pesce quando a un tratto le mie orecchie vengono raggiunte da un musica familiare, che si definisce perfettamente pur in mezzo a tutto quel rumoroso contesto. Vengo d’improvviso rapita dentro un ricordo, uno momento della mia vita universitaria che torna ad investire con prepotenza i miei pensieri…Ho la Sicilia nel sangue, ma solo una città nel cuore: Palermo, quella dei vicoli interni, dove si svolge la piccola quotidianità, dei mercati rionali, la Palermo che ho vissuto di più e amato e conservato fra i ricordi più cari. Torno indietro nel tempo, al pomeriggio prima di un esame…mi trovo sul terrazzino di casa mia, al centro di Ballarò. Un carretto ambulante tormenta il mio udito con una canzone ripetuta fino all’esasperazione; staziona proprio nella stradina sottostante, davanti a un’osteria dalla quale sale un nauseante odore di “frittola” e brodo di interiora bollite; a quell’ora la frenetica attività del mercato va scemando ma le cassette di frutta e verdura, le bancarelle che espongono dentro ceste invecchiate olive nere e capperi, peperoncino e spezie, sono ancora là, lungo i bordi della strada. Quel motivetto nelle orecchie, “Mediterraneo-o-o-o…”, sempre lo stesso, come una cantilena ipnotica e io che cerco la concentrazione per ricominciare a studiare… Rapidamente le immagini del mercato di Ballarò si sovrappongono alla realtà analoga che sto vivendo nella mia città: l’occhio torbido di un pescespada mi fissa spento sul suo letto di marmo, centinaia di acciughe sotto sale assiepate dentro “buatte” di latta chiedono in sordina di essere liberate… -“Vorrei solo un po’ di queste alici, grazie”.
venerdì 19 novembre 2010
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
martedì 12 ottobre 2010
Il mio romanzo: 31 dicembre
Ho partecipato, nel 2009, ad un concorso letterario: il III Premio Inedito - bandito dalla Casa Editrice Edigiò e mi sono classificata prima, vincendo la pubblicazione del romanzo, con la seguente motivazione:
Romanzo intenso, capace di appassionare dall'inizio alla fine, pagina dopo pagina. Una storia d'amore che si svolge ai confini tra una virtualità molto concreta ed una realtà molto astratta. L'autrice tesse una trama che tiene il lettore incollato alla pagina e lo coinvolge così tanto da farlo sentire parte della narrazione. Gioco e virtualità: è proprio questo l'espediente tramite il quale il lettore entra poco a poco nella storia fino ad arrivare ad un'intensa e accorata compartecipazione.
Lo stile semplice e scorrevole e l'uso corretto della lingua contribuiscono a rendere questo romanzo un prodotto convincente e maturo, uno di quei libri che, a lettura conclusa, ci fanno esclamare: "che bella storia!".
La pubblicazione del libro rappresenta la realizzazione di un sogno coltivato per anni.
Se penso che tutto ha avuto inizio con la partecipazione ad un altro Premio, il Premio Italo Calvino per autori emergenti, giunto alla sua ventunesima edizione, sorrido come quando ricevetti la busta con l'esito di quel concorso. Negativo, ovviamente, ma con un bellissimo premio di consolazione: il giudizio "illuminante" del Comitato di lettura.
E' stato quel giudizio ad incoraggiarmi ad andare avanti, portando il mio romanzo fuori dal cassetto lungo la via del riconoscimento pubblico.
Ditemi voi, questo è ciò che il Premio Calvino ha scritto di "31 dicembre":
Dovevo per forza prendere i giudici in parola, no?
Adesso spero che in tanti abbiano voglia di leggere la mia storia.
Se non altro per dare conferma a quei giudizi o per smentirli!
La pubblicazione del libro rappresenta la realizzazione di un sogno coltivato per anni.
Se penso che tutto ha avuto inizio con la partecipazione ad un altro Premio, il Premio Italo Calvino per autori emergenti, giunto alla sua ventunesima edizione, sorrido come quando ricevetti la busta con l'esito di quel concorso. Negativo, ovviamente, ma con un bellissimo premio di consolazione: il giudizio "illuminante" del Comitato di lettura.
E' stato quel giudizio ad incoraggiarmi ad andare avanti, portando il mio romanzo fuori dal cassetto lungo la via del riconoscimento pubblico.
Ditemi voi, questo è ciò che il Premio Calvino ha scritto di "31 dicembre":
Ci sono manoscritti, come questo in esame, che spiccano per la loro capacità di assolvere a quella nobile funzione che la narrativa detiene: il sano entertainment. Per questo motivo non si può negare che la lettura di queste pagine trattiene il lettore con gusto fino all'epilogo. E ciò avviene in "31 Dicembre" ancor più grazie a un espediente che richiama alcune tecniche di fascinazione cinematografica. La protagonista della vicenda è una giovane donna che ex abrupto decide di affidarsi alle cure di N.O.M. per vivere un capodanno alternativo a quello che la sua condizione reale sembra e sottoscrive un progetto che si basa su un'avanzatissima tecnologia di esperienza virtuale grazie alla quale prenderà l'identità di un personaggio inesistente e trascorrerà sotto queste spoglie un entusiasmante capodanno. Fiction nella fiction è l'intelligente concept del progetto che è un pretesto per narrare una storia d'amore lineare, ideale, intervallata solo raramente dai richiami alla realtà. Ben scritte le descrizioni delle suggestioni, dei sentimenti, degli equilibri instabili che reggono le relazioni tra i personaggi, grazie alle quali il lettore è fin troppo condotto per mano tra le spire dell'illusione. Così comunque l'autrice è in grado di assicurasi un uditorio vasto cui le consigliamo di rivolgersi: il romanzo, così com'è, potrebbe essere pronto per piacere a chi per qualche motivo desidera vivere un'esperienza analoga a quella di Sara, in cui molti potrebbero riconoscersi (anche perché il personaggio non presenta tratti troppo personalizzati) e farsi trasportare in una dimensione parallela che questo storia è stata perfettamente in grado di creare. |
Adesso spero che in tanti abbiano voglia di leggere la mia storia.
Se non altro per dare conferma a quei giudizi o per smentirli!
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