“Fare blogging divertendosi” è il manifesto dell'iniziativa "Insieme Raccontiamo" del blog Myrtilla’shouse, così questa sera condivido volentieri la mia partecipazione estiva all'appuntamento del mese di luglio.
Ho scritto il finale legato all’incipit (con foto) proposto da Patricia Moll che, forse, si prestava molto più a interpretazioni di stampo romantico, avendo a che fare con missive d’altri tempi.
Ho scritto il finale legato all’incipit (con foto) proposto da Patricia Moll che, forse, si prestava molto più a interpretazioni di stampo romantico, avendo a che fare con missive d’altri tempi.
Fantasia e ispirazione, invece, mi hanno stranamente portato da tutt'altra parte.
Di seguito l'incipit e il mio finale di 230 parole.
Aprì la busta e ne estrasse un foglio ingiallito dal tempo.
Piccole macchie di inchiostro lo segnavano. Forse era scritta con la penna d’oca. La grafia era decisamente d’altra epoca piena di svolazzi. Bei tempi quelli in cui ci si inviava missive.
Occhiali, lo aprì, sedette e lesse.
Mica tanto, bei tempi!
Le parole erano formate da linee curve unite da incastri indecifrabili. A fatica, lentamente e grazie alla propria esperienza, riuscì a tradurre il testo della lettera. Le frasi articolate in modo da sembrare senza senso, in realtà gli apparvero inequivocabili. Le ultime, in particolare, contenevano un monito che lo fece trasalire. Allontanò il foglio, inorridito, poi lo portò di nuovo davanti agli occhi, da una parte curioso di interpretare il seguito del messaggio, dall'altra terrorizzato da ciò che avrebbe ancora scoperto.
Sgranò gli occhi, tolse le lenti e si passò una mano sul viso. “Tutto questo è spaventoso!” disse fra sé, con le mani aggrappate ai braccioli della sedia, pronto a mollare ogni cosa e darsi alla fuga. Ricontrollò la data che si leggeva nella lettera, 4 agosto 2017, prese la busta e con la stessa attenzione studiò i caratteri del mittente, m¥rt¥lla’$ #ou$e, aiutandosi con una lente di ingrandimento.
Era proprio come pensava. Gettò uno sguardo in automatico al calendario sul tavolo: giovedì, 3 agosto.
Fu allora che, tamponando con un fazzoletto le gocce di sudore che gli si erano formate ai lati della fronte, si rese conto che il bisogno di ossigeno era divenuto, all’improvviso, urgenza.
Fece cadere la missiva sul tavolo; stordito dal sopraggiunto senso di panico, inviò un sms: “Non c’è più tempo”, poi si alzò di fretta e corse fuori.
L’orologio segnava le 23,45.
L’orologio segnava le 23,45.
Ah ah ah Marina! 😃
RispondiEliminaBella trovata. Eh sì Patricia ci fa proprio cadere perle di sudore dalla fronte 😉
Un abbraccio.
Marina Z.
Ispirazione dell'ultimo momento. 😀
EliminaBaci, Marina.
Un intreccio di destini nel tuo completamento. Che brava sei stata a partecipare anche a questa edizione, mi sono proprio fatta sfuggire questo incipit che mi alletta in modo particolare... :) Ma sono fuori tempo massimo, ahimè.
RispondiEliminaCristina, siccome sono io in ritardo folle questo mese per caos familiare, se vuoi parteccipare c'è tempo ancora oggi. Pure domani se vuoi. Io posto il riepilogo il 6 agosto. Non ce l'ho fatta prima!
EliminaGrazie, Pat!
EliminaQuando posso partecipo sempre volentieri. Stavolta ho approfittato dei giorni in più concessi da Pat.
EliminaEh, cara Pat, il caos non manca mai, ma un momento di svago fa sempre piacere. 🤗
Anche tu ti sei dilettata con i paradossi temporali. Bella prova, Marina :-))
RispondiEliminaGrazie, Ivano. E ho dovuto pure lottare con la connessione internet che mi sta dando problemi ultimamente.
Elimina😉
ahahhahahhahaah ma vi metto così ansia?????????
RispondiEliminaahhahahahaha bello!!! Anche se adesso mi piacerebbe saper cosa c'era scritto su quella lettera. Solo che scadeva il tempo per IR oppure c'erano terribili minacce????
Bravissima! Mi piace!
Ahah, grazie Pat. Fossero tutte di questa natura le ansie! 😋
EliminaComplimenti per la fantasia!
RispondiElimina😃
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