domenica 22 ottobre 2023

Rispolverare il "decalogo del lettore" di Daniel Pennac

Già, ogni tanto bisogna tornarci, a quei diritti del lettore decantati dallo scrittore francese Daniel Pennac nel saggio “Come un romanzo” e spesso citati, perché non dobbiamo mai dimenticare che la lettura è un piacere che la mente si concede, non lo sfogo di un autolesionista. 

Negli ultimi tempi, sarà che le mie esigenze si sono radicalizzate, sarà che ho finalmente capito che la scrittura contemporanea (tranne in rari casi) mi entusiasma poco, ho beccato romanzi che avrei volentieri usato come schiaccia zanzare o come stabilizzatori di tavoli traballanti... e mi dispiace parlare così di un oggetto - il libro - verso cui ho una feticistica venerazione. 

giovedì 12 ottobre 2023

Le motivazioni dietro i Nobel per la Letteratura

Lo scorso 5 ottobre è stato assegnato il Nobel per la Letteratura 2023, che è andato allo scrittore e drammaturgo norvegese Jon Fosse. Non che l’aspetti con particolare trepidazione, ma ogni anno la corsa ai premi più prestigiosi in campo letterario è un appuntamento che stuzzica in me un velo di curiosità: seguo da una discreta distanza tutta la costruzione dello Strega fino alla proclamazione del vincitore/trice, guardo da molto lontano la scelta del comitato che decide il Nobel. Sarà perché uno è tutto italiano ed è strettamente connesso al campo letterario, mentre l’altro è un’onorificenza allargata ai vari rami del sapere umano, che raccoglie candidati da tutto il mondo, a ogni modo, quando escono i nomi di chi si aggiudica la vittoria in entrambi i casi, corro a documentarmi su vita e opere dell’insignito/a dell’anno. Di Jon Fosse, per esempio, non sapevo assolutamente nulla, ma non sto scrivendo questo post per offrire il mio contributo di pensiero su artista e sue opere, lo faccio con uno scopo molto più faceto che serio.

giovedì 5 ottobre 2023

In viaggio con Proust: “All’improvviso il mio cavallo s’impennò”


Ogni tanto mi piace tornare a parlare dell’esperienza di lettura più importante della mia vita. Potrei farlo all’infinito traendo spunti da ogni cosa, una frase, una descrizione, un personaggio e adesso con un’analisi ancora più immersiva, dal momento che ho assecondato il coraggioso intento di rileggere per intero “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust.

Sto finendo il quarto libro, Sodoma e Gomorra e di nuovo mi sono imbattuta in una pagina che ora come allora mi è parsa straordinaria.