Mi lascio incuriosire da un video in cui una donna davanti alla telecamera fa le smorfie e le premesse suggeriscono che diventerà bellissima grazie alla sua bravura nel truccarsi. Infatti ha il volto al naturale, un cespuglio in testa, il naso grosso, gli occhi smorti, ma con grande abilità comincia una routine di make up, che attraverso vari step arriva a un risultato sbalorditivo. Spalma sul viso creme sbiancanti, disegna sopracciglia con curve artistiche di grande precisione; carica colore con pennelli di varie dimensioni, sfuma su fronte, palpebre, contorno occhi; schiarisce, picchietta, stratifica; con l’eye-liner traccia linee perfette, crea ombre, si riempie di fondotinta, assottiglia le narici con un magheggio e dal nulla spuntano zigomi pronunciati e naso alla francese.
martedì 6 giugno 2023
domenica 28 maggio 2023
Proust e Pasolini: due mondi a confronto
Tutto quello che osserviamo passa attraverso il filtro delle esperienze, delle sensazioni: un tramonto è lo spettacolo più bello della natura, ma questa sera, di fronte al groviglio di nuvole grigie screziate di rosso che irrompe nell’azzurro del cielo, penso a una telefonata ricevuta, alla mia lontananza in un momento difficile, a quello che devo fare per coprire questa distanza ed essere di aiuto, in qualche modo. Proietto nel maestoso spettacolo che osservo dalla finestra il carico di apprensione che vivo: se dovessi descriverlo adesso, senz’altro gli darei una connotazione negativa.
martedì 9 maggio 2023
Le due strade
La disistima è molto più brutta della rabbia, dell’offesa, del rancore.
La rabbia passa, se spegni i riflettori su una discussione spiacevole; dall’offesa ti ripari ignorandone la fonte; il rancore diventa presto indifferenza, quando decidi che preferisci di gran lunga la serenità ai sentimenti negativi, ma smettere di stimare una persona significa cancellarne ogni riguardo, significa non riconoscerle nulla, neanche quel minimo che ne garantirebbe perlomeno la dignità.
Quanta gente, negli ultimi anni, ho trascritto nel libro nero della disistima!
giovedì 27 aprile 2023
Feticismo prêt-à-porter
Ieri sono scesa in cantina per prendere una musicassetta, che per me ha un valore inestimabile; sapevo di trovarla dentro una valigia ventiquattrore dove custodisco alcuni oggetti importanti. Lo sono perché il tempo ha attribuito loro un significato simbolico: c’è una t-shirt ricavata da un lenzuolo di cotone bianco, su cui, molti anni fa, con un pennarello nero, scrissi a lettere cubitali il nome del mio gruppo preferito e in rosso quello dei singoli componenti, con delle venature glitterate ormai scomparse quasi del tutto (sul retro, avevo trascritto i titoli delle canzoni più belle). Quel pezzo di stoffa cucito ai lati, senza dovizia di particolari né pretese di precisione, rappresenta tutto un mondo vissuto a diciotto anni, fatto di sogni ancora da costruire, l’incantesimo della musica a segnare ogni sua tappa e mi riporta indietro, nel lontano 1987, al permesso ottenuto di andare al concerto dei Duran Duran, insieme a due amiche, fan sfegatate come me della band inglese (accanto al prezioso cencio, ho ritrovato anche il biglietto di quell’evento alla Favorita di Palermo, icona di una delle occasioni più belle della mia vita).
giovedì 20 aprile 2023
Si chiama nostalgia
martedì 11 aprile 2023
Fine dell’idillio
Anni fa avevamo una piccola casa, come dicono le persone chic un pied-à-terre, in una località che io ho molto amato: Sant’Ambrogio.
martedì 4 aprile 2023
Professione di fede
Ho sempre pensato che parlare di te alla gente mi esponesse a reazioni che non cerco, io che ti ho sempre vissuto come un dono prezioso e con te ho instaurato un rapporto intimo talmente speciale da non sentire il bisogno di condividerlo con nessuno.