giovedì 31 dicembre 2020

Entropia di fine anno

E dunque lo faccio anche oggi: tolgo e metto la cera, in verticale, dall’anta di un armadio. Il dottore mi ha detto: “... ha presente togli la cera metti la cera...” e io sì, ce l’ho presente. Incredibile come si universalizzino le battute estrapolate da altri contesti e come un fisiatra si affidi all’esempio tratto da un film cult anni’80 per riabilitare un arto colpito da tendinite. 
(E per la cronaca, devo pure muovere verso l'alto, a passo di ragno, le dita della mano destra lungo una parete, per estendere con gradualità il braccio compromesso.)

giovedì 24 dicembre 2020

Il quadro della Vigilia

Dio è un pittore, un espressionista astratto: soffia colori nell'immensa tela a sfondo azzurro e ne fa un’opera d’arte. Non riesco a distogliere lo sguardo dal panorama che osservo affacciata alla finestra: viene voglia di allungare un braccio e mescolare la colata di rosso che imbratta il cielo; smuovere le onde giallo ocra sprigionate dal sole sopito, spugnare con tinte di rosa la parte ancora visibile di blu cobalto. 

Mi perdo nei pensieri, con la tavola imbandita alle spalle, la candela che aspetta di illuminare la cena di Natale, l’odore di buono sprigionato dal forno e gli occhi immersi dentro il quadro di Dio: è una preghiera, quella che formulo, mentre ammiro il tramonto di questa Vigilia.

giovedì 17 dicembre 2020

Caffè/tè con Luz, il nostro Natale e un vassoio di muffin al cioccolato

A furia di organizzare caffè virtuali, a me e Luana è venuta la voglia di vederci realmente, soprattutto con la scusa del Natale che si avvicina: almeno gli auguri ce li siamo fatti di presenza, in casa mia (ancorché mantenendo la distanza di sicurezza).

giovedì 10 dicembre 2020

Disclaimer


Non sono mai stata sintetica, ma non amo la prolissità: riesco a godermi la lettura di un fiume di parole profuse in un post solo se sono motivata o realmente interessata all’argomento, altrimenti i miei occhi zompettano lungo le righe dei papelli e arrivano alla fine nella metà del tempo che impiegherei se leggessi tutto con cura e pazienza.

giovedì 3 dicembre 2020

La geniale premessa di un'opera struggente

Trenta pagine forse evitabili, numerate a caratteri romani, fanno da apripista al romanzo di un formidabile genio, che prima ancora di essere il genio che ha scritto un’opera struggente è il formidabile autore di una premessa meritevole di prendere il posto della recensione (che non farò) del libro, perché è l'"apparentemente infinito cazzeggiare" che ha subito catturato la mia attenzione, "questo interminabile schiarirsi la voce", che a me ha schiarito anche le idee.

giovedì 26 novembre 2020

Risonanze


“... Lui solo aveva il potere di farmi ritrovare i giorni passati, il tempo perduto, davanti a cui gli sforzi della mia memoria e della mia intelligenza erano sempre vani...”


È l’ultimo brano che leggo, del libro che ho dietro, prima di salire a bordo.

giovedì 19 novembre 2020

Lessico familiare

Nel luglio del 1998 ero a Marina di Massa, per seguire il corso di “Diffusore di Diritto Internazionale Umanitario” presso la Croce Rossa Italiana: ero già volontaria del soccorso da due anni e, poiché il pulicio del diritto internazionale non aveva mai smesso di sfruculiarmi il cervello dal giorno della laurea, decisi di partecipare alle selezioni, superai le prove e partii per le due attese settimane.

giovedì 12 novembre 2020

Ritorno di fiamma

Me ne sono stata buona, negli ultimi anni, senza pretendere di avere sempre ragione né la presunzione di elargire lezioni di scrittura (io, la prima con l’autocritica facile e perciò poco incline a produrre storie che penso essere di scarso valore letterario).

Ho tuonato contro il selfpublishing, dopo un periodo di fiducia in cui avevo appoggiato e difeso gli scrittori che si proclamano editori di se stessi e sono soddisfatti di avere intrapreso la strada del fai da te. Ma la scrittura non è solo ispirazione e penna in mano e il lettore non può essere sempre preso in giro.

giovedì 5 novembre 2020

Creatività, arte contemporanea e un bicchierino di liquore

Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”


In questo blog ho già avuto occasione di parlare della mia creatività, che si esprime anche in forme diverse dalla scrittura (Io sono anche questo) e ho raccontato della volta in cui mi recai all'inaugurazione della  mostra di due artisti, rilevando come  l'astrattismo pittorico di uno mi avesse conquistata, al contrario del nonsense scultoreo dell’altro che ha azzerato la mia tolleranza verso l’arte contemporanea, alla quale ogni tanto provo a dare una chance (Riflessione contemporanea). 

Ebbene, è proprio su tale argomento che io e Luana ci siamo confrontate nel caffè di questo mese: che valore attribuiamo all'arte contemporaneapartendo dal presupposto più importante, la creatività.

giovedì 29 ottobre 2020

L'eco #7 - Archivio di ricordi: la grandezza del perdono

Ho elaborato questa pagina a luglio, ma è rimasta solo un’intenzione, perché quando ho provato a scriverla l’ispirazione si è infeltrita come la lana dopo un lavaggio sbagliato e l’ho mollata là, a dileguarsi nel caldo dell’estate. In genere non recupero più le idee alle quali rinuncio, ma qualche volta proprio quelle idee tornano a scuotermi, mi gridano nelle orecchie, occupano il mio cervello finendo per imporsi, soprattutto quando qualcosa le dissotterra. E così, tormentata di nuovo da un ricordo riemerso dal passato, ho deciso di dare udienza a un’eco rimbalzata nel presente dal lontano 1985, che non ho mai sentito la necessità di esternare forse per pudore, per orgoglio o per mero disinteresse. Adesso è il bisogno a premere perché io racconti questa storia.

giovedì 8 ottobre 2020

Il mio Caffè con Luz: l'amicizia + dolce

Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”

Parlare di macro argomenti spaventa sempre un po’, perché è facile scadere nella banalità oppure perdersi in elucubrazioni che annoiano, in quanto poco ancorate alla praticità del quotidiano. Amore, Amicizia, Felicità, Solitudine, sono concetti direi quasi abusati per la quantità di aspetti che le caratterizzano. Invece io e Luana, nel caffè di questo mese, parlando proprio di amicizia, abbiamo raccontato una parte di noi importante e lo abbiamo fatto con la consueta spontaneità, condividendo le nostre esperienze, senza trarne massime di vita. Ne è venuto fuori un confronto come sempre autentico, che non ha fatto che aggiungere un tassello alla nostra bella conoscenza. 

giovedì 10 settembre 2020

Cose che capitano


Lavoravo da qualche tempo a una raccolta di racconti: non erano storie originali, le avevo già scritte anni fa. Avevano un bel concept alla base, una struttura che rendeva le vicende autonome l’una dall’altra, ancorché concatenate da un filo conduttore che le riuniva in un corpo unico. Erano state, come già il romanzo di poco anteriore, il frutto di esperienze elaborate ai tempi dell’università, trasposte in una fiction narrativa il cui risultato mi aveva gratificata (uno di questi racconti mi valse una segnalazione a un concorso, tra l’altro). Poi, a distanza di anni, provai un bel po’ d’imbarazzo, trovando inconcepibile anche solo il pensiero di avere avuto il coraggio di espormi e di avere persino vinto un premio, con uno di essi. 

Sì, le idee erano ancora buone, ma occorreva dare profondità alle storie, maggiore tridimensionalità ai personaggi, correggere le banalità, gli errori tipici delle aspiranti scrittrici attratte dal sentimentalismo e dalla tecnica dilettantesca dell’uso di avverbi e aggettivi come se fossero elementi indispensabili ad abbellire una scena.

giovedì 3 settembre 2020

Caffè, rientri e un dolce regalo

 Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”

Vivo il blogging come una dimensione che va a stagioni: sono tutte terreno fertile per una scrittura ispirata, tutte tranne l’estate, periodo dell’anno in cui si spengono energia, idee, vitalità... Così, arriva il caldo, monta il desiderio di mare e vacanze, di valigie da caricare in auto e via! Chi ha più tempo e voglia di scrivere!

domenica 19 luglio 2020

GLIFO EDIZIONI: "La giustizia è cosa nostra" di Attilio Bolzoni e Giuseppe D'Avanzo

Per la rubrica “Il vino buono sta nelle botti piccole”, vi presento la casa editrice indipendente: 


Oggi ricorre il ventottesimo anniversario della strage di via D’Amelio e non a caso ho deciso di parlare di un libro-inchiesta, scritto a quattro mani da Attilio Bolzoni e Giuseppe D’Avanzo, due giornalisti molto apprezzati in Italia nella saggistica su argomenti di mafia
Il tema affrontato è la giustizia secondo Cosa Nostra, l’organizzazione mafiosa che, tra gli anni Ottanta e Novanta, sfruttava il metodo dell’avvicinamento del giudice compiacente per “corrompere” lo Stato e renderlo complice di contenziosi aggiustati con sentenze truccate che sminuivano, fino a vanificarlo, il lavoro di indagine di uomini che credevano nella giustizia, quella vera.

giovedì 9 luglio 2020

HACCA EDIZIONI: "La solitudine del riporto" di Daniele Zito

Per la rubrica “Il vino buono sta nelle botti piccole”, oggi vi presento la casa editrice indipendente: 


Oserei dire che questo libro ha un incipit che inganna il lettore. Le mie parole, che sembrano essere un deterrente alla lettura, nascondono, al contrario, la pretesa di mostrarne l’elemento vincente.

giovedì 2 luglio 2020

ΒLACK COFFEE EDIZIONI: "Lingua nera" di Rita Bullwinkel

Per la rubrica “Il vino buono sta nelle botti piccole”, oggi vi presento la casa editrice indipendente: 


Ancora una volta il mio primo impatto con un libro cartaceo è di natura visiva: resto sempre impressionata da un’immagine rappresentativa del felice connubio fra l’idea che mi faccio del suo contenuto e la parte frivola del cervello, a primo acchito, blandita, stuzzicata, coinvolta dai sensi.
Trovarsi sotto gli occhi una copertina del genere e rimanere indifferenti è impossibile:

domenica 28 giugno 2020

Lode a te, maturità classica!

Apollo e le muse sul monte Parnaso - Anton Raphael Mengs

Giorno 17 giugno mi sono alzata col sorriso tirato della maturanda nel suo giorno di esami, in imperfetta simbiosi con un figlio meno emotivo, ma concentrato sull’obiettivo. 
È lui che deve sostenere gli esami, io faccio solo la mamma apprensiva.

giovedì 25 giugno 2020

Caffè, Philip Roth e una mattonella dolce

Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”


E qui, io e Luana ci siamo proprio sbizzarrite. Avremmo voluto intrattenerci ancora a lungo sull’argomento, ma potremo comunque continuare a farlo insieme a voi, nei commenti.

Oggi il nostro caffè è doppiamente speciale: primo, perché è l’ultimo appuntamento (riprenderemo i nostri incontri dopo le vacanze estive), secondo perché ci siamo piacevolmente confrontate su un libro che sapevamo non ci avrebbe deluso. 

giovedì 18 giugno 2020

MIRAGGI EDIZIONI: "Grand Hotel - Romanzo sopra le nuvole" di Jaroslav Rudīs e “La vita moltiplicata” di Simone Ghelli

Per la rubrica “Il vino buono sta nelle botti piccole”, oggi vi presento la casa editrice indipendente: 





Dal ripiano centrale della mia libreria (dove pongo i testi ancora da leggere) tiro fuori due libri, affratellati dallo stesso logo: uno ha la copertina leggermente ruvida, con un disegno stilizzato rosso su sfondo écru; si chiama: “Grand Hotel - Romanzo sopra le nuvole”, è di uno scrittore ceco, Jaroslav Rudīs, che è anche musicista, autore di numerose opere teatrali, radiofoniche e di sceneggiature cinematografiche (sono attratta dalle persone eclettiche); l’altro, è una raccolta di racconti dal titolo: “La vita moltiplicata”. L'autore, Simone Ghelli, vanta una bella esperienza nella stesura di racconti, con diverse pubblicazioni per siti letterari e riviste.
Non so cosa aspettarmi da queste letture né dalla casa editrice che non conosco, ma le novità sono un incentivo che stuzzicano sempre la mia curiosità. 
Sono contenta di parlarne, adesso che ho finito di leggere i due testi. 
Non sono rimasta delusa.

giovedì 11 giugno 2020

NUOVA EDITRICE BERTI: "Snob" e "La ragazza con le rose rosse" di Marcel Proust

Per la rubrica “Il vino buono sta nelle botti piccole”, oggi vi presento la casa editrice indipendente:


I corridoi del piano terra sono mezzi vuoti: l’orario consente ancora un comodo passaggio, ma so che se non faccio in fretta, mi troverò schiacciata dentro un tunnel di persone in processione davanti agli stand delle case editrici: sono a “Più Libri Più Liberi 2019", è sabato e sono le 15:30. 

domenica 7 giugno 2020

Editori indipendenti, artigiani del libro


L’editore opera in un settore affascinante, ma è un imprenditore, né più né meno, con l’obbligo di fare quadrare il bilancio dell’azienda che gestisce: ha la necessità di chiudere in positivo, o comunque non in netta perdita, l’esercizio finanziario, procurandosi capitale a sufficienza per coprire o superare i costi delle spese di produzione e commercializzazione del bene di consumo “libro”. Non deve fallire, questo è il suo obiettivo.

giovedì 4 giugno 2020

Caffè, romanzo classico/contemporaneo e mousse

Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”


I segnalibri di Corrie Baldauf in Infinite Jest di Foster Wallace
Ieri io e Luana, dalle pagine del suo blog, Io, la letteratura e Chaplin, ci siamo confrontate su un argomento non nuovo, ma sempre attuale: letteratura classica vs letteratura contemporanea, con l’intento non di rilevarne pregi e difetti, ma solo di sottolineare le differenze più evidenti ed eventualmente capire da quale lettura siamo più attratte.

giovedì 28 maggio 2020

Idolatria letteraria: il più grande limite della lettura



Ancora una volta prendo spunto da un’opera già citata in un precedente post, “Come Proust può cambiarvi la vita” di Alain de Botton, per fare una riflessione su come la lettura di un’opera o la conoscenza di un autore possano spingerci verso forme di limitante idolatria.

giovedì 21 maggio 2020

E dunque, dove eravamo rimasti?

Sempre a casa, dove se no?



La finestra socchiusa all’inizio della fase 2 della pandemia, adesso si è aperta un po’ di più: riconquistiamo gli spazi di quotidianità rubati dal coronavirus, in attesa di potercene rimpadronire del tutto. Se da giorno 4 maggio nulla è veramente cambiato per me, dal 18, una parvenza di ritorno alla normalità mi è parsa possibile: mi sono fatta un paio di chilometri a piedi per andare in libreria, senza avere violato alcuna regola e martedì scorso, in fila al supermercato, sono arrivata a leggere soltanto un capitolo del libro che mi porto sempre dietro, anziché finirlo, come sarebbe accaduto in un ordinario pomeriggio di spesa in lockdown. Piccole riconquiste: li sento lontanissimi i tempi in cui toh, mi mancano un paio di cosette, corro un attimino a comprarle! Adesso sono felice se davanti a me ci sono solo venti cristiani e non i duecento di qualche giorno fa. Evviva la fase 2 e mezzo! 

giovedì 7 maggio 2020

Caffè, poesia e torta

Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”


Ne parlai già una volta, dalle pagine di questo blog e lo feci con motivato distacco.
Mi piace calpestare il terreno della prosa, scrissi. L’arte evocativa per eccellenza non mi coinvolge più. 
Nessun feeling fra me e la poesia, dunque. Questo era il punto allora ed è rimasta la premessa da cui è partita una bella conversazione con Luana Petrucci del blog Io, la letteratura e Chaplin, nel secondo appuntamento della rubrica mensile “Il caffè di Luz e Marina”. 

giovedì 23 aprile 2020

Pandemia 2020 - La metamorfosi


Destandomi una mattina da sogni inquieti, mi trovai tramutata, nel mio letto, in un enorme virus. Me ne stavo distesa sulla schiena, rotonda come una sfera e per poco che alzassi la testa potevo vedermi il ventre gonfio e spugnoso, solcato da inflorescenze filiformi di colore rosso, sulle quali si reggeva a stento la coperta ormai prossima a scivolare completamente a terra. Sotto i miei occhi annaspavano impotenti i miei numerosi arti che avevano l’estremità a forma di corona, di una sottigliezza desolante se raffrontati alla mia corporatura abituale.

giovedì 16 aprile 2020

Pandemia 2020 - E infine il tramonto


È trascorso il primo mese di arresti domiciliari e, facendo un bilancio, ammetto che l’abbrutimento da clausura forzata ha avuto anche i suoi aspetti positivi: la pelle del viso, senza trucco, respira; non lavo continuamente la roba dei miei figli, il che accorcia i tempi dei miei pomeriggi con in mano il ferro a vapore; non riceviamo gente in casa, dunque nessuno lamenta la presenza dell’asse da stiro in postazione fissa, ormai, piazzata in salone in modo da armonizzarsi con la libreria e la credenza; e non parliamo del tavolo trasformato in scrivania da lavoro: interamente invaso da fogli, agende, penne, ha un (dis)ordine che mio marito non vuole alterato. E chi osa metterci mano! 

giovedì 9 aprile 2020

Pandemia 2020 - Le alternative



Non ho mai dato così tanta importanza, come in questo periodo, alle “alternative”, perché questi sono tempi in cui devi affidarti alle possibilità che sostituiscono le impossibilità, ai modi “altri” di fare le cose, alle scelte che offrono soluzioni. Trovarle è, spesso, difficile tanto quanto fronteggiare il problema che le rende necessarie, però, quando non è la fantasia a venire incontro, è il comune, dominante, senso pratico a farlo.

giovedì 2 aprile 2020

Pandemia 2020 - Diamoci un taglio

 

Sul tavolo della cucina, c’è una scatola nera, con un’immagine che leva ogni dubbio e una scritta bianca: “Calibro zero - Professional hair clipper.”
Il dado è tratto.

giovedì 26 marzo 2020

Pandemia 2020 - Tutto smart, tranne il WiFi


Sono le sette. Mio marito deve alzarsi per andare a lavorare. Malvolentieri, sposta il peso del corpo tutto su un fianco, poi lo affida a un gomito puntellato sul materasso, infine si mette in piedi e si avvia verso il bagno come un automa, programmato per lavarsi/sbarbarsi/vestirsi in un quarto d’ora. Puntualissimo, anche questa mattina, mi saluta, mentre io cincischio ancora un po’ a letto e gli auguro una buona giornata.


venerdì 20 marzo 2020

Pandemia 2020 - Oggi al supermercato vado io!


Il signore che mi precede nella fila indossa un giaccone imbottito. Gli anziani sono atermici, si sa e sorrido, pensando a quanto sia cretina la mia osservazione in un frangente in cui abbiamo tutti le facce sterili, ligi al dovere e attenti che nessuno faccia un passo che accorci le distanze anti-contagio fra noi.

martedì 3 marzo 2020

“Infinite Jest": il mio personale “Samizdat”




È stato già detto tutto sull’infinito capolavoro di David Foster Wallace. Se io, adesso, voglio parlarne non è per ribadire che è considerato un libro cult della letteratura americana contemporanea, monumento letterario progettato per denunciare tutte le forme di dipendenza (da quelle legate all'uso di sostanze stupefacenti, farmaci, alcol a quelle indotte dal capitalismo consumistico), romanzo profetico, precursore del nostro tempo così acriticamente assuefatto ai mass-media e asservito alle logiche del marketing. 
Io voglio parlarne per disintossicarmi.
Perché questo è, per me, “Infinite Jest”: una droga.

giovedì 20 febbraio 2020

Adesso tocca a noi


Adesso tocca a noi dimostrare di essere genitori che sostengono le aspirazioni dei figli; che sanno essere complici, non oppositori; fautori di speranze, non causa di rimpianti. Tocca a noi ragionare, capire, condividere, senza imporre un “no” che metta un punto a tutte le discussioni. 

domenica 9 febbraio 2020

L’eco della domenica


Ieri stavo cercando un testo nella mia libreria e, scorrendo la fila di volumi del ripiano destinato alla saggistica, il dito si è soffermato sul dorso di un manuale di Antonio Cassese, “I diritti umani nel mondo contemporaneo”. Sono stata subito investita da un ricordo che evaporava ancora dalle pagine sottolineate, ingiallite dal tempo, che d’istinto ho preso a sfogliare. Allora sono scesa in garage per recuperare una vecchia agenda, che contiene uno sfogo riferito a un momento della mia vita collegato in qualche modo proprio a quel libro.

Così, l’eco di oggi risale agli anni post laurea, esattamente al giorno in cui portai con me il diario sotto un albero, in campagna, per smaltire quello che tutt’ora considero il mio più grande rimpianto. 

giovedì 30 gennaio 2020

Il racconto del racconto

T. de Lempicka - Ragazza alla finestra
Cammino lungo la via Marcantonio Colonna, costeggiando palazzi storici, di quelli che guardi col sorriso ebete stampato in faccia mentre ne ammiri l’eleganza, ma dove non vorresti mai abitare, perché okay, apri le finestre e annusi l’aria del rione Prati, sei a due passi da Città del Vaticano e da San Pietro, ti godi lo sbocco su Via Cola di Rienzo, una delle più esclusive di Roma, ma poi, ‘sti cazzi, chi ci vivrebbe in una casa senza almeno il disegno di un balcone!

giovedì 23 gennaio 2020

Luoghi comuni: la lezione di Marcel Proust


“Un giorno, uscendo da un concerto in cui avevamo ascoltato la Corale di Beethoven, canticchiai vagamente delle note che credevo esprimessero l’emozione che avevo appena provato, ed esclamai, con un enfasi di cui solo dopo capii la ridicolaggine: «È splendido questo passaggio!» Proust si mise a ridere e mi disse: «Ma no, mio piccolo Lucien, non è il vostro pum pum pum che può rendere questa meraviglia! Sarebbe meglio cercare di spiegarlo!» Al momento la cosa non mi fece molto piacere ma avevo appena ricevuto una lezione indimenticabile.”

Questo è un aneddoto raccontato da Lucien Daudet, il giovane scrittore francese che ebbe una relazione sentimentale con Marcel Proust.

giovedì 9 gennaio 2020

Il silenzio che cerco


Fuori, il caos.
Le auto imbottigliate nel traffico sbuffano, sussultano davanti ai semafori, che hanno il rosso con attese bibliche e il verde che dura il tempo di uno starnuto. Lungo le carreggiate urbane, trattate da autostrada, è tutto uno strombazzare di clacson e bestemmie lanciate dai finestrini aperti: dichiarazioni di guerra contro chi guida con prudenza e intralcia la foga altrui, persino contro chi osa attraversare nel pieno esercizio del diritto - negato - di transitare sulle strisce pedonali.