domenica 26 maggio 2019

La Messa è finita, andate in pace


Sono le sei di sera e la messa sta per avere inizio, nella chiesa dei Santi Nomi di Gesù e Maria. Una ventina di fedeli in tutto, non di più, oltre i dieci religiosi dell’Ordine degli Agostiniani Scalzi: non siamo mai in tanti. Si direbbe che la celebrazione della domenica pomeriggio sia un incontro di preghiera per pochi intimi, un concentrato di cristianità adunato all’interno del luogo di culto.

martedì 21 maggio 2019

IPSE DISSING



La violenza impazza, in questi tempi: è violento il linguaggio, è violento il dibattito condotto a qualunque livello, sul piano politico, sportivo, artistico, letterario, sul piano umano. Scontri verbali che si trasformano in faide, litigi pubblici che incrementano il malanimo e più si è violenti più si ha spazio nei social; più estrema è l’azione più si ottiene successo di pubblico. Si dice “virale” non a caso: se diventi come un virus ti diffondi rapidamente, arrivi dappertutto privo di filtri, ti insinui nelle vite altrui, ti imponi ai deboli, condizioni mode e tendenze, convinci i volubili, guidi i cretini. 

martedì 14 maggio 2019

Non esistono più gli esordienti di una volta


IL TEMPO DELLE CONVINZIONI

Quante volte ci siamo interrogati su come venire fuori dall’anonimato? C’è stato un tempo in cui ho ceduto alle malie del selfpublishing, convinta che l’editoria fai da te fosse una buona opportunità concessa agli sconosciuti per tentare di emergere dal sottobosco degli eterni “aspiranti scrittori”; e c’è stato anche un tempo in cui ho preso coscienza del mal funzionamento di questo sistema, che prende le persone capaci e i presunti talenti e li disperde in mezzo all’oceano di persone incapaci e dilettanti allo sbaraglio. Ciò che ha continuato a rappresentare per me l’unica, valida, via verso la realizzazione dei sogni di gloria è la partecipazione ai concorsi letterari, non ne ho fatto mai mistero. Un’altra strada percorribile si è aggiunta di recente e si sta espandendo: quella delle riviste letterarie, che rappresenterebbero un buon punto di partenza per lo scrittore che aspira a “esordire.”
Perché, diciamocelo, davvero c'è chi crede all’affermazione “scrivo solo per me stesso”?