E dunque lo faccio anche oggi: tolgo e metto la cera, in verticale, dall’anta di un armadio. Il dottore mi ha detto: “... ha presente togli la cera metti la cera...” e io sì, ce l’ho presente. Incredibile come si universalizzino le battute estrapolate da altri contesti e come un fisiatra si affidi all’esempio tratto da un film cult anni’80 per riabilitare un arto colpito da tendinite.
(E per la cronaca, devo pure muovere verso l'alto, a passo di ragno, le dita della mano destra lungo una parete, per estendere con gradualità il braccio compromesso.)
(E per la cronaca, devo pure muovere verso l'alto, a passo di ragno, le dita della mano destra lungo una parete, per estendere con gradualità il braccio compromesso.)
Ma non sarebbe il caso di levare di mezzo tutta questa roba da stirare, ammonticchiata su una sedia del salone, che anche questa sera ospiterà il nostro cenone di fine anno? Una colonna di biancheria rimasta a pietire una piega (su alcuni capi proprio un’ammaccatura) che le dia la dignità negata per colpa della mia riluttanza a dedicarmi a un’attività stimata rimandabile a oltranza. Anche perché la scusa che stirare con la mano sinistra sia obiettivamente arduo è insindacabile, però, almeno oggi, potrei fingere che la trascuratezza abituale sia soltanto un’eccezione!
A proposito, ragazzi, lo sapete che non posso sollevare il materasso: per qualche settimana, il letto dovrete farvelo voi!
(L’ottimista è chi non fa fatica a trovare il lato positivo delle cose e io lo scovo sempre.)
A proposito, ragazzi, lo sapete che non posso sollevare il materasso: per qualche settimana, il letto dovrete farvelo voi!
(L’ottimista è chi non fa fatica a trovare il lato positivo delle cose e io lo scovo sempre.)
Toh, oggi il mio romanzo “31 dicembre” termina i suoi dieci anni dalla pubblicazione con una casa editrice: per quante vigilie di capodanno ricorderò ancora l’avventura di me scrittrice giovane, incosciente, intrepida, sognatrice, premiata, che non rinnega il proprio passato da esordiente, ma non pensa più di essere una scrittrice?
Mio figlio mi ha riempito la testa di concetti legati all’“Entropia” (viene sempre a condividere con me l’entusiasmo delle sue letture leggere: ora è alle prese con un testo di Carlo Rovelli sul tempo: solo lui...) e siccome mi piace un sacco questo termine, anche se butterò nel cesso pagine e pagine di fisica spiegata in modo accessibile a tutti, lo utilizzerò per dare un titolo al caos di pensieri che, in questo momento, sta componendo il mio disordinato cazzeggio.
(C’è qualcosa di inconscio che muove passi all’indietro: celebro ogni anno il ricordo di un momento per me bello e importante, ma non voglio che il mio nome venga collegato a quell’esperienza di gioventù, così lascio che il libro rappresenti un elemento marginale rispetto alla mia crescita letteraria.)
Ci sarebbe un capodanno da festeggiare: sono le convenzioni che lo dicono; dunque cena e pranzo importanti, di-scor-so - di-scor-so, concerto in tv. Assisterò allo spettacolo: senza pubblico, solo orchestra e voci liriche, niente platee blasonate e Presidente della Repubblica che applaude dal Palco Reale, ma il suo messaggio sì, quello me lo perderò volentieri, ché voglio iniziare l’anno senza che la prima parola sia “Pandemia” e non voglio sentire nemmeno parlare di svolte, di imperativi categorici, di sfide, di segnali di speranza, di ripartenze, di gare di solidarietà, di tensioni da attenuare, di collaborazioni internazionali... Per eliminare il teatrino fatto di propositi e pensieri recitati con la bandiera europea alle spalle, mi basterà tenere spento il televisore.
Rose in gomma crepla assemblate attorno a una candela, sulla tavola di nuovo finemente imbandita: è la stessa composizione del 24 e 25 dicembre. La vigilia di Natale, però, c’era un tramonto da togliere il fiato. Stasera, il cielo, non mi toglie niente, affretta solo il desiderio che si cancelli lo zero dal morituro 2020.
Ho riletto il post del 31 dicembre scorso: finiva con un augurio tratto dal Calendario Geniale. Diceva:
“Dai a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita.”
Marina la tua chiusura è stupenda! Simile alla mia 😁 ma più che all'inferno questo anno non può. Andare.
RispondiEliminaTi mando un abbraccio e ti auguro un 2021 decisamente migliore.
Auguri anche per la tendinite
Grazie Pat, spero di avere già dato con la tendinite (dovrei essere agli sgoccioli, ma non parlo!) e sì, la chiusura del post... mi viene da dire: quando ce vò ce vò! 😁
EliminaBuon Anno Nuovo! 🥂
Il 2020 è l'anno più odiato che io ricordi, giusto "congedarlo" con le parole adatte :-D
RispondiEliminaBuon anno nuovo Marina a te e famiglia! Speriamo che ci porti le cose belle che abbiamo atteso inutilmente nel 2020.
Credimi, Ariano, mi basterà sempre la salute mia e delle persone che amo. Poi, mai come quest’anno la salute è diventata un bene prezioso.
EliminaAuguri per tutto anche a te! 🤗
Avresti dovuto pubblicare la foto della pagina del calendario nel water. Perfetta per questo post. Ahahaha
RispondiEliminaComunque mi dispiace per la tua mano, ma ti avevo già detto che io non stiro più?
Ho eliminato dal guardaroba di tutta la famiglia le camicie, e per il resto ho i miei trucchi.
Non faranno di me la casalinga dell'anno, ma chi se ne fotte.
La pulizia è ben più importante di una maglietta un pochino raggrinzita, o no? ;)
Buon anno.
Oh, certo che sì, non per niente la roba da stirare si accumula come i rifiuti nel sacco dell’immondizia! 😁 Io, ormai, ammacco lenzuola e asciugamani, piego senza stirare la biancheria intima, insomma... se mi vedesse mia madre!
EliminaSperiamo cominci bene sto 2021, dai. E continui meglio, che anche un po’ meno brutto di quello mandato giù con lo sciacquone (😂😂) ci sembrerà paradiso!
Buon anno anche a te. 😘
Anno difficile, ma lo è stato per tutti, non fraintendermi, ma il fatto che colpisse il mondo intero mi ha un po' "rincuorato" perché eravamo tutti sulla stessa barca e tutti dovevamo metterci l'energia per non affondare (pensa al primo periodo in cui il virus ha colpito l'Italia e nel resto d'Europa non c'era ancora) Poi c'è chi ha avuto la peggio, con morti di familiari e perdita di lavoro e guadagni e lì davvero mi sono sentita male al pensiero, ridimensionando i problemi di chi era costretto a stare chiuso in casa...
RispondiEliminaIo ho eliminato quasi tutte le camice dal mio guardaroba, stiro solo lenzuola, federe e asciugamani, una volta quelle di mio marito le portavo al lavasecco dove chiedevo il lavaggio in acqua, visto che lavoravamo entrambi quel tempo preferivo utilizzarlo per altre incombenze casalinghe e lui in casa non faceva nulla. Comunque era per il suo bene, stiravo malissimo e una volta una l'ho bruciata...
Buon anno Marina.
Io stiro (cerco di farlo anche bene) solo le camicie! 😁
EliminaGiulia, anno difficile davvero, per tutti. Il mezzo gaudio condiviso col mondo ci ha fatto sentire meno soli in questo dramma, ma alla fine solo chi ha sofferto la perdita veramente (di persone, di lavoro, di speranze) può maledire sul serio la pandemia ancora in corso. Noi l’abbiamo subita, la stiamo subendo, ma per fortuna da posizioni privilegiate (mi viene da dire). Prego sempre per chi è messo peggio e che l’anno nuovo conceda una tregua!
Tanti auguri e continuiamo a incrociare le dita. 🤗
Il finale è meraviglioso, mi ha strappato una risata.
RispondiEliminaCi sono stati davvero pochi giorni da ricordare nel 2020, ben più giorni che vorrei dimenticare.
Nel complesso è andata bene per me, siamo tutti vivi nella mia cerchia ristretta, il resto si affronterà con speranza e voglia di farcela.
Buon anno!
L’intento era questo: strappare una risata, con l’augurio di riempirci di sorrisi al più presto!
EliminaE hai detto bene: siamo vivi e in salute (🤘🏻), continuiamo con ottimismo!
Che sia un buon anno anche per te e la tua famiglia! 🤗
Mari', invece il discorso del presidente Mattarella è stato bello. Non sono una di quelle persone che non se ne perde uno, eh. Eravamo a casa della vicina, siamo entrati quando i suoi figli e il marito stavano davanti alla tv in ascolto e quatti quatti ci siamo uniti. Retorica? Forse, quel pizzico credo indispensabile. Ma un uomo come Mattarella, che il valore dello stato, delle leggi, il sacrificio anche estremo, se lo è vissuto sulla propria pelle di fratello di una vittima di mafia, ha reso agli italiani un discorso accorato e vibrante. Al punto che per la prima volta in vita mia mi sono commossa.
RispondiEliminaAncora buon anno! :)
L’ultimo discorso del Presidente della Repubblica, seguito in tv, risale a Pertini! 😂
EliminaAl di là dell’uomo Mattarella, simbolo di tante cose, non sono mai riuscita a credere alle parole dei discorsi preparati: ci sono frasi non sentite che sembrano sincere e ci sono, come in questo caso (se me lo dici tu), contenuti sicuramente sinceri, ma che arrivano come molto retorici alle mie orecchie. Passaggi obbligati che niente, a me convincono sempre poco, non mi incuriosiscono nemmeno un po’ (sì, ho uno spirito patriottico ridottissimo! 😁)
E ancora buon anno a te! 🤗
L'ordine del tempo di Carlo Rovelli è bellissimo, ci sono persino i puffi dentro! :D
RispondiEliminaMa la tendinite ti è venuta scrivendo su quel foglio dei proposito per il 2021?! Potrebbe essere una vendetta del 2020, non ce lo toglieremo facilmente di torno...
Mi sono tenuta lontano sia dal discorso del Presidente (anche se han detto che non era male) che dagli oroscopi per il 2021, tanto sono stati così bravi che nessuno aveva azzeccato un evento addirittura mondiale, che ha coinvolto tutti i segni zodiacali in blocco. E i pianeti ci sono girati lo stesso così. XD
Ho intuito che il libro fosse interessante dall’entusiasmo con cui me ne ha parlato mio figlio (ha catalizzato la mia attenzione dicendomi che persino Proust è finito in quella trattazione.)
EliminaLa tendinite è una camurria che mi perseguita da ottobre, ormai faccio la maggior parte delle cose con la sinistra e quegli scarabocchi sono fatti con la mano mancina (però sono colorati, per dire che un residuo di ottimismo sopravvive intrepido.) 😁
E gli oroscopi... quelli sono stati fatti da un un’unica mano nel 2000: una previsione che copre i primi trent’anni. Cascasse il mondo ci sarà sempre qualcuno che ha successo in amore, qualcuno che deve pensare ai risparmi. E la salute? (Vedi finale del post 😜)
Mi hai fatta morire dal ridere con la frase finale. Le frasi solenni a volte suscitano proprio il vaffa. Io il 31 stavo andando a letto alle 22.30, tranquilla come pochi, se non fosse che mio figlio mi ha acchiappata per la collottola e mi ha obbligata a restare sveglia perché tutti e tre ci facessimo gli auguri di buon anno a mezzanotte. Insomma, buon anno comunque! (Carlo Rovelli per me è mitico, anche se so che qualcuno più ferrato nelle scienze di me sarebbe di altro parere.)
RispondiEliminaHo fatto lo stesso io con i miei: ci siamo sentiti in videochiamata all’ora di cena e mia madre mi ha augurato Buon Anno (andremo a letto presto, mi ha detto); invece li ho convinti a rimanere svegli fino alla mezzanotte; con mio fratello complice, sono riuscita nell’intento e gli auguri veri ce li siamo scambiati dopo lo spumante del 10-9-8... Un passaggio simbolico andava celebrato. 😉
EliminaE comunque, spero di non connotare pure il 2021 con quel solenne vaffa. 🤞🏻🙂