giovedì 4 giugno 2020

Caffè, romanzo classico/contemporaneo e mousse

Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”


I segnalibri di Corrie Baldauf in Infinite Jest di Foster Wallace
Ieri io e Luana, dalle pagine del suo blog, Io, la letteratura e Chaplin, ci siamo confrontate su un argomento non nuovo, ma sempre attuale: letteratura classica vs letteratura contemporanea, con l’intento non di rilevarne pregi e difetti, ma solo di sottolineare le differenze più evidenti ed eventualmente capire da quale lettura siamo più attratte.
Luana mi ha comunicato il suo entusiasmo per diversi autori classici che sono stati fondamentali per lei, di cui ha subito e continua a subire un fascino che il contemporaneo non le garantisce con la stessa intensità; io, dal canto mio, ho “difeso” il valore della narrazione contemporanea attenta a ricoprire un ruolo diverso rispetto al passato: prediligere la “partecipazione attiva” del lettore mediante quel meccanismo del mostrare, non dire, che ha degli evidenti, efficaci, richiami cinematografici. 
Lungi da me negare l’importanza dei classici: per me sono imprescindibili, sono e resteranno sempre le fondamenta su cui erigere una buona scrittura, ma anche i maestri che agevolano una sana abitudine alla lettura. 
Di solito, io leggo contemporaneamente due testi (talvolta anche tre) e uno degli due è sempre la lettura o rilettura di un romanzo classico: le riscoperte più straordinarie sono state gli approcci ritentati con libri rimasti chiusi nei programmi di scuola: Manzoni, Verga, Pirandello ne sono gli esempi più eclatanti. Riletti a distanza di trent’anni e forse più, sono stati come delle sorprese bellissime, applauditi e amati nella loro incontrovertibile bellezza.
Opere contemporanee di autori che, probabilmente, diventeranno i “classici’ di domani ne leggo tante ogni anno; mi emoziono se trovo la storia che non mi lascia il tempo di riprendere fiato e mi trascina dentro un mondo che non necessariamente è il mio, ma in cui mi calo come se lo fosse. 
Allora parliamo di Philip Roth, di Amos Oz, di Edna O’Brien, di Foster Wallace o di tutti gli autori che hanno segnato la storia della letteratura italiana e straniera nel corso dei secoli?
No, non parliamone qui: facciamolo nella casa virtuale di Luz, dove, tra l’altro, vi aspetta (ma solo se arrivate in tempo) una mousse special edition per l’occasione.

Ma certo che vi scrivo la ricetta: almeno se non ne trovate più al nostro caffè, potete sempre farvela da voi. 

*****

MOUSSE AL CAFFÈ CON SBRICIOLATA AL CACAO

Mousse al caffè: 

Ingredienti

125 ml panna fresca
50 g mascarpone
Un cucchiaio e mezzo zucchero a velo
1 tazzina caffè espresso (caffettiera da due tazze, per intenderci)
Mezzo cucchiaio caffè solubile


Sbriciolata al cacao:

Ingredienti:

2 cucchiai farina 00
1 cucchiaio cacao amaro
2 cucchiai zucchero
40 g burro
_________________

  • In una terrina mettete la farina, il cacao amaro, lo zucchero e il burro a temperatura ambiente tagliato a pezzetti. 
  • Mescolate (con le mani è meglio) fino a ottenere delle briciole grossolane di composto.
  • Disponete le briciole su una teglia rivestita con la carta da forno e infornate (circa 8 minuti, forno ventilato preriscaldato, a 180 gradi). Fate raffreddare.

  • Intanto in un altro recipiente mescolate il caffè con quello solubile.
  • Aggiungete la panna, lo zucchero a velo e il mascarpone.
  • Lavorate il composto con le fruste, finché la crema non monta. (La consistenza dev’essere quella della panna montata.)

Finito. Di una semplicità estrema. Con me, del resto, non potrebbe essere altrimenti.

Mettete la mousse dove volete. Io ho usato dei vasetti in alluminio, grezzucci, ma comodi per il trasporto (dovendo portarli da Luana! 😋). 
Guarnite la crema con la granella biscottata e... godetevela! 
Ah, si conserva in frigo per un paio di giorni.




Poi mi dite se vi è piaciuta!




22 commenti:

  1. Certamente i contemporanei li sentiamo più vicini perché raccontano un'epoca che stiamo vivendo e ne riconosciamo gli aspetti essenziali. Non so se Houellebecq diventerà un classico di domani, ma certamente ha provato a raccontare il mondo occidentale odierno in modo tale che possiamo scorgervi frammenti grotteschi del nostro quotidiano.
    La mousse è veramente deliziosa, non provo neppure a farla perché sono negato ma già solo a leggere gli ingredienti ne ho sentito il gusto ;-)

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    1. Sai che sento da più parti parlare di Houellebecq, ma non lo conosco? Penso che leggerò presto qualcosa di questo autore.
      Ariano, fidati: fai preparare la mousse a tua moglie. È un dessert delizioso! 😉

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  2. Mossa astuta e geniale! Così attiri sia quelli interessati ai classici (quattro gatti), che gli amanti della cucina (un fiume di gente). Gli accessi al blog schizzeranno alle stelle! :)

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    1. Ho creato un mostro, Marco! :-D

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    2. Dovessi trovarmi un giorno a cambiare destinazione d’uso al mio blog! Potrei chiamarlo: “Le ricette dello scrittore” oppure “il Taccuino di una chef”.
      🤔 Sapete che forse...

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    3. Guarda che cibo e libri funzionerebbe alla grande. Pensaci!!!

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    4. No, parlare sempre di libri mi annoierebbe non poco. Mi piace recensire solo quelli che davvero mi hanno lasciato il segno e in più so cucinare poche cose. Finito il mio repertorio culinario, in materia di dolci, dobbiamo passare dal caffè all’aperitivo! 😋

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    5. Ma ormai ci chiamiamo "Il caffè di Luz e Marina"! :D

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    6. Hai ragione: marchio registrato. 😉

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  3. Cavolo, ora voglio questa mousse... ahaha XD
    Comunque, certi classici sono da rileggere, da riscoprire, specie quelli "scolastici".

    Moz-

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    1. Io, un paio di anni fa, ho riletto “I Promessi Sposi” e non ti dico la vergogna che ho provato di me stessa per non averlo mai apprezzato perché, studiato a scuola, per me era il mondo di quella lagna di Lucia!
      Che ignorante! 🤦🏻‍♀️
      Lo dico anche a te, Michè: fatti la mousse, che non te ne penti! 😉

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  4. Grazie della ricetta! Il dolce sarà sperimentato quanto prima, alla faccia della glicemia. Vado da Luz. :)

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    1. Provalo e poi dimmi. Per le questioni serie ti raggiungo di là. 😁

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  5. Per anni ho avuto una grande passione per i classici.
    Intorno ai vent'anni lessi tutto l'Antico Testamento per poi passare ai Vangeli.
    Dici che "classico" è un po' eccessivo per definirli?
    Amo leggere e penso che alcuni degli autori "moderni" a cui hai accennato (ho una passione smodata per Oz e Roth) saranno i grandi classici di domani.
    Per fortuna.
    PS: segnata la ricetta, grazie:-)

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    1. Beh, la Bibbia altroché se è un testo classico, anche se fuori dai canoni in cui abbiamo valutato il confronto fra letteratura classica e contemporanea. Sull’Antico Testamento quante parentesi potrebbero aprirsi!
      Io ho scoperto sia Roth sia Oz di recente e ho intenzione di leggere tutto (o quasi) della loro produzione più famosa.
      Buona mousse e grazie di essere passata! 😉

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  6. Che voglia di mousse che mi hai fatto venire! Classici e contemporanei, una sera ho visto un film tratto da un romanzo di Amoz Oz che mi ha conquistata, credo anch'io che i contemporanei di oggi saranno i classici di domani, non é comunque una cattiva idea rileggere i classici di ieri...

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    1. Io, da qualche anno, ho scoperto che leggere nello stesso momento un classico e un contemporaneo mi arricchisce. È come se avessi la visione del mondo a 360 gradi e il tempo scandito alla perfezione: fuori o nelle pause casuali della giornata leggo il romanzo moderno, di primo mattino o la sera mi concedo il relax del classico. È perfetto!
      W la mousse al caffè! 😉

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  7. No, questo è un colpo basso, la mousse no, miseria! Mi volete morta voi due... Posso promettere di leggere pure Proust (brrrrrrr) ma la mousse nooooooo. Ho l'acquolina in bocca, mannaggia e non ho né panna né mascarpone. Vado a consolarmi con un biscottino e intanto vi leggo di là.

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    1. Se vuoi leggere Proust 😱 cerco la ricetta per la madeleine! 😂

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    2. Ce l'ho, e più di una... e ho anche gli stampi (plurale!) in silicone per le Madeleine... Non mi tentare oltre!! :D

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    3. Stavolta mi a che mi tenti tu: fighissimi gli stampi delle madeleine! 😍

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