"Io sono nazarena"
Non dimentico la persecuzione di tanti uomini che in nome di Cristo hanno perso la vita; non dimentico di vedere nella loro fede un esempio.
Non dimentico di pregare per il coraggio manifestato ed il sacrificio subito: la Pasqua, oggi, porta ciascuno dei loro nomi scolpiti sulla Croce.
I loro occhi mi parlavano dalle foto viste nei telegiornali. Loro sono nazareni, io non so cosa sono. Scendiamo in piazza per dei disegni dissacranti, ma siamo indifferenti agli orrori che toccano dei ragazzi che non hanno dissacrato nessuno. Cercherò di non dimenticare: chi scrive, scriva anche per loro.
RispondiEliminaQuesta è la rabbia che ho dentro: va bene non essere cristiani, va bene non credere in Dio, ma qui si parla di uomini che hanno perso la vita in nome di un ideale su cui hanno fondato la propria esistenza. Non fa impressione a nessuno sapere che la discriminazione religiosa possa causare simili tragedie?
EliminaNon fa impressione nemmeno a tutti quelli che "sono nazareni" ma poi trascurano di dimostrarlo!
Anche Pietro ha rinnegato allo stesso modo. Per questo il Vangelo è il libro più bello del mondo. Perchè è anche il più vero. Ci mette di fronte ai nostri limiti, spesso meschini. Siamo tutti come Pietro nel male ma forse, se hai fede (so che ce l'hai), anche nel bene. In quei Paesi, insieme a tanti martiri ci sono anche tanti Pietro. I mass media li ignorano, ma il papa credo abbia parlato prima che agli altri a loro.
RispondiEliminaLa fede si alimenta con il coraggio e il coraggio viene dalla fede.
EliminaLe tue parole sono importanti. Grazie.