Sono iscritta al gruppo Fb “Leggo Letteratura Contemporanea”, quarantanovemila e più membri: un popolo che legge, recensisce, consiglia, qualche volta polemizza. Lo frequento poco per mancanza di tempo, ma mi fa piacere seguirne i post, anche perché i suggerimenti spaziano e i commenti sono spesso interessanti.
Tempo fa, una persona chiedeva consigli sull’esistenza di libri “disturbanti”, intendendo per tali non i romanzi cruenti, con scene di violenza o di sesso spinto (sarebbe facile, in questo caso, buttarsi sull’horror o sull’erotico), ma “cattivi”, capaci di lasciare il lettore interdetto e confuso, di distruggere le sue certezze più radicate o quanto meno di metterle in dubbio.
Più di seicento sono stati i consigli di lettura: alcuni romanzi quotati da molti, me compresa, altri sconosciuti, uno assolutamente “alternativo”.
Tempo fa, una persona chiedeva consigli sull’esistenza di libri “disturbanti”, intendendo per tali non i romanzi cruenti, con scene di violenza o di sesso spinto (sarebbe facile, in questo caso, buttarsi sull’horror o sull’erotico), ma “cattivi”, capaci di lasciare il lettore interdetto e confuso, di distruggere le sue certezze più radicate o quanto meno di metterle in dubbio.
Più di seicento sono stati i consigli di lettura: alcuni romanzi quotati da molti, me compresa, altri sconosciuti, uno assolutamente “alternativo”.