giovedì 5 maggio 2016

Self-publishing di qualità: perché non so solo parlarne male!


Mi sono fatta conoscere come una detrattrice del self-publishing, che ho criticato in diverse occasioni. Ho spiegato le mie ragioni, le ho motivate, le ho giustificate e resto convinta delle mie idee, la più importante delle quali è che non faccio mai di tutta un'erba un fascio. Il fatto che io abbia una mia visione sul mondo abusato dell'autopubblicazione non fa di me una persona che vive di pregiudizi e voglio dimostrarlo.

Leggo gli esordienti, mi piace provare a capire quanto le loro opere valgano una pubblicazione e riconoscere delle potenzialità, siano esse ben sviluppate o ancora in itinere. Una volta scrissi che vado alla ricerca del talento sconosciuto, quello che non si è affermato per una serie di ragioni facilmente intuibili (noi scrittori abbiamo scelto una via difficile per dimostrare le nostre passioni) e i primi a cadere dentro la mia rete (di pesca) sono i blogger che frequento: è ovvio che voglia conoscere cosa e come scrivono, soprattutto se ho instaurato con loro un buon rapporto o se gli argomenti che trattano nei loro blog hanno suscitato il mio particolare interesse. Così, si può dire che io abbia sperimentato la lettura di almeno un'opera per ciascuno dei miei amici scrittori virtuali e che di ognuno di essi mi sia fatta una bella idea, che non ha deluso le mie aspettative e che non ha reso vana la mia continua ricerca delle "perle" chiuse nella conchiglia in fondo all'oceano (per riprendere una metafora utilizzata in questo mio articolo).

Ebbene, ho scritto le mie impressioni sui libri letti pubblicandole nelle piattaforme di riferimento (quasi tutte su Amazon); non si tratta di vere e proprie recensioni, ma di giudizi a caldo a lettura completata e da oggi voglio riproporle nel mio Taccuino con qualche approfondimento sugli autori conosciuti qui in rete e stimati in veste di blogger, ma, soprattutto, di scrittori. 

Questa idea trae spunto dall'iniziativa proposta da Andrea Cabassi, che nel suo blog ha pensato di stilare una lista dei libri dei blogger con una regolamento per aderire. 
Io ho aderito e oggi ottempero alla clausola numero uno: recensire almeno due dei titoli della lista, ma poiché li ho letti tutti, sarà mio piacere (ogni settimana) dirvi cosa ho pensato di ognuno di essi.

Ho scelto di cominciare da questo:


Ci credereste mai che qualcuno ha modificato la storia della nostra Nazione, spostando le gloriose imprese di Garibaldi in Sudamerica? Lì l'eroe dei due mondi diventa "l'eroe di un solo mondo",  fondatore della Repubblica di Santa Libertà, in seguito alla scelta di orientare le proprie mire patriottiche lontano da una terra, l'Italia, che lo aveva offeso e infamato.
Ebbene, la fantasia dell'autore, nel primo dei due racconti di cui si compone il libro, ha concepito in modo egregio una storia simile, utilizzando lo stratagemma della "distorsione temporale" per raccontare un'Italia che non è mai nata e nel 2014 è ancora divisa in quattro entità: il Regno di Sardegna, il Regno delle Due Sicilie, lo Stato pontificio e la Repubblica di Venezia. La voce narrante, colui che modifica gli eventi creando una "biforcazione imprevista nel labirinto della storia", si alterna alla storia corrente nello Stato di Santa Libertà e a quella passata che guiderà le scelte strategiche di Garibaldi. 
Il mix è molto ben architettato e non si possono che apprezzare le doti narrative dell'autore, che anche nella seconda storia, "Mafialand", dà una convincente prova di bravura. In questo secondo racconto, infatti, vengono narrati il degrado e la corruzione striscianti nella Repubblica di Lampara, dove la nevrosi di un Commissario di Polizia, unita al cinismo dei suoi collaboratori crea un episodio ai limiti del grottesco che ricorda le trame alla Quentin Tarantino.
La scrittura è sferzante, i dialoghi efficaci, lo stile molto curato.
Consiglio la lettura di questo libro a chi vuole distrarsi con qualcosa di veramente originale.

Questo è ciò che ho pubblicato su Amazon, a proposito di "Nazioni Immaginarie" di Ariano Geta, ma avevo già letto "Cronaca di Natale" (grazie al richiamo magnetico della copertina) e mi era piaciuto molto. 


Ho conosciuto Ariano con un altro suo scritto meritevole: "La polemica tra Juan Brady e Francisco Hernandez Mendieta" (che, nemmeno a farlo apposta, era di un anno fa): la mia dichiarazione di volere leggere le puntate del racconto ha sancito il mio ingresso ufficiale nel suo blog. 

Dunque, vi dico:

Diffidate del suo modo umile di approcciarsi alla scrittura, diffidate di lui quando dice che in realtà scribacchia, accettate che non abbia ispirazione o che voglia prendersi una pausa, lunga, breve, che importa, ma aspettate con pazienza che torni a scrivere, perché quando le sue idee si fanno sostanza, il buon Ariano non offre mica un testo tantoper o una lettura banale, tutt'altro. Basti vedere con quanta intelligente ironia ha creato il personaggio di Writerman, sotto l'etichetta Comics che, ogni tanto, si affaccia nel suo blog.
Ed è bravo, bravissimo, anche se lui non lo sa (o finge di non esserne consapevole!) e pensa di non avere uno stile definito.

Dunque, ecco il primo self publisher che promuovo a pieni voti.
Chi sarà il prossimo?
Ogni giovedì ne tirerò fuori uno dal cappello!

Ciao Ariano! :)



24 commenti:

  1. Brava Marina, quoto e straquoto (è così che dicono i ggiovani?). Ariano è bravo, ed è uno scrittore, l'ho detto in tutte le salse ma lui si schermisce, si schernisce, differisce. Uff, tutto un delirio di isce.

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  2. Sono questi i momenti per cui vale la pena di vivere.
    Grazie mille Marina, grazie anche a Massimiliano gentile come sempre, la pausa (la chiamo così anziché 'blocco dello scrittore' perché sarebbe troppo pretenzioso) continua, ma mi avete invogliato a riprendere il filo della scrittura, magari fra qualche mese...

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    1. Se il post è servito anche a farti riprendere il filo della scrittura sono doppiamente felice! :)

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  3. Brava Marina sia per questo post dedicato ad Ariano, sia per l'intenzione dei giovedì :D Ti seguirò, mi interessa molto il mondo degli autoprodotti!
    Non ho ancora letto nulla di Ariano, per adesso ;)

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    1. Grazie Glò, ho colto la palla al balzo per fare dell'iniziativa di Andrea anche un'occasione per parlare della buona narrativa autopubblicata.
      Volevo farlo da un sacco di tempo! :)

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  4. Ho espresso proprio in questi giorni, in occasione di una segnalazione-opinionata nel blog, la mia teoria sugli esordienti. La espongo anche qui sintetizzando in altre parole: prima leggo il libro/racconto e poi, eventualmente, guardo e segno il nome (nel bene e nel male).

    Premesso questo, la confessione: sono un gran lurker sia di Ariano che di Andrea!

    Li seguo già da un po', da molto prima della mia assenza dalle scene blogghesche. Ne apprezzo la scrittura e le idee che condividono sui loro rispettivi blog.
    La nota dolente è che sono un po' diesel nel fare il passo di manifestarmi e lasciare un commento, in più subisco una particolare soggezione da parte di chi scrive bene e in maniera interessante. In un certo è successo anche nei tuoi confronti, Marina, infatti ho approfittato del tuo invito (se non ricordo male, in una risposta alla mia rubrica sulla blogosfera) per cogliere la palla al balzo :D All'inizio, forse per l'entusiasmo, mi gettavo nella mischia più facilmente, ad oggi, non mi va di spuntare e risparire nel nulla (qualsiasi sia la causa), non mi pare né giusto, né corretto, quindi preferisco attendere, ma esserne sicuro.
    Ma basta parlare di me XD

    Un complimento a te, Marina, per averci regalato la tua opinione in proposito.
    Un complimento ad Ariano anche se dice di scribacchiare :D
    E un complimento ad Andrea per aver dato vita a questa iniziativa (di cui ero, ovviamente, già a conoscenza :P)

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    1. In un certo è successo
      mi son mangiato un "senso" e forse c'è anche qualche altro errore...

      Tra orario folle e sistemare per la partenza (sarò fuori sede per qualche giorno, spero di aver tempo per tornare in questi lidi anche durante questo periodo) capita anche a me di perdere lucidità :P

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    2. E un complimento a te per essere "rispuntato" con un bell'entusiasmo.
      Puoi andare e tornare tutte le volte che vuoi: niente più soggezione, mi raccomando!
      A proposito, ma quel bel sipario che hai lasciato alla prima puntata sul mondo degli scrittori? Sono sicura che siamo in tanti ad aspettare il seguito! ;)

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    3. Tipico dello scrittore: non sopportare di sbagliare nemmeno una virgola! :)
      Non si parlava di beata imperfezione? :P

      Buon viaggio e torna presto! :)

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    4. Sono pienamente d'accordo a metà con lei! :D Però adesso anche io ti invito a commentare, mica potrai ignorare un invito diretto! :-P

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    5. Nessuna soggezione in queste lande, ormai :D

      Una delle controindicazioni delle assenze, unita ad una pessima memoria, fa sì che io abbia una certa difficoltà a ricordare alcuni riferimenti :D ma prima o poi recupero, mica posso deludere il mio "pubblico" XD (tradotto: ho fatto una fatica bestia a ricordare il sipario lasciato aperto)

      L'imperfezione sì è beata, ma io sono anche abbastanza PiGnolo :P

      @Andrea: assolutamente, non posso declinare un invito diretto :D tempo al tempo e arrivo anche da te ;)

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  5. Mi hai fatto venivo voglia di leggere il libro di Ariano, che già ho avuto modo di apprezzare come blogger arguto e ironico. C'è anche il tuo libro che ho già letto e che andrò a recensire nei prossimi post ... non so ancora quando ma arrivo :-)

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    1. Oh, ma anche il tuo passerà di qua! ;)

      Leggilo, non ti deluderà! :)

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  6. L'onoratissimo Ariano Geta ringrazia ancora e invita la padrona di casa a passare sul suo blog domani. C'è un messaggio per lei ;-)

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  7. Ecco un'altra bella iniziativa che merita di essere seguita. ^_^

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  8. E' vero: diffidate di lui quando dice che scribacchia!

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