Il Natale, in genere, è una festa che ogni anno si ripete con gli stessi schemi e i soliti immancabili step: ci sono i preparativi, le serate da organizzare con amici e parenti, i regali da fare, i menu da stabilire per il ventiquattro, il venticinque e per il ventisei, che è Santo Stefano ed è pur sempre un'occasione per rinnovare auguri e mangiate (poi ci si abbuffa quasi sempre degli avanzi del giorno prima); insomma, il Natale, con annessi e connessi, è una parentesi lunga che impone ritmi diversi alle giornate, è una deroga alla quotidianità, la pausa che invece di rilassare stanca, forse, ancora di più.
Ma, questa volta, mi sono fatta un regalo anch'io!
Mi sono concessa una ciliegina sul panettone, dopo gli auguri, Buon Natale! carte scartate, pacchi spacchettati, fiocchi sfiocchettati.
Ho confezionato puzzle e libri per figli e nipoti, scaldacollo di lana per cognati e cognate, inutili oggetti per la casa, che per la suocera vanno sempre bene... e per me ho scelto la cosa più originale: qualche ora di libertà da dedicare a un incontro voluto, programmato, atteso con Sandra Faè, super-blogger di "IlibridiSandra".
Sì, perché quest'anno, nei tre giorni a cavallo del Natale, il 24, il 25 e il 26, sono salita a Milano, dove vive un'altra porzione di famiglia e dove vive anche lei.
Avevo una gran voglia di conoscerla, dopo avere scoperto, frequentandola nel web, una scrittrice divertente, ma soprattutto una persona con una straordinaria carica di simpatia e spontaneità.
Le ho proposto l'incontro e lei ha accettato con entusiasmo.
Appuntamento fissato per giorno 26 dicembre.
C'è stata una telefonata, il giorno di Natale, per uno scambio vocale di auguri: che strano! Pensare che conosci una persona solo tramite ciò che scrive e qualche foto pubblicata nel blog e poi associare a tutto questo una voce, ancora di più una presenza concreta. Quando ho visto Sandra di spalle, all'uscita della fermata "S.Ambrogio" della metro, ho sorriso, prima ancora che si accorgesse di me: ero sicura che fosse lei.
Abbiamo preso un tè in un locale lì vicino (tra l'altro, in una strada dove lei ha ambientato la scena di un suo romanzo, che bella coincidenza!) e non abbiamo avuto bisogno di sciogliere il ghiaccio: era come se avessi incontrato un'amica di vecchia data e avessi provato subito il desiderio di aggiornarla su un sacco di cose. Abbiamo parlato senza pause né vuoti legati all'imbarazzo, ma quale imbarazzo, poi! mi è sembrato così naturale chiacchierare con lei di tutto e di più! E quando ci hanno raggiunto mio marito e uno dei miei figli, ho congedato entrambi, accollandomi di tornare a casa a piedi, lungo strade che non conosco, solo per potere godere ancora della compagnia di Sandra e stare un altro po' con lei a ciuciuniare (immancabile contributo siculo!) In due ore fitte di conversazione, ho solo confermato la mia idea: Sandra è una persona carinissima, dolcissima, con due occhi celesti bellissimi, superlativa, insomma!
In più, una chicca: la chiamata di Chiara, che ho sentito per la prima volta al telefono e che, sapendoci insieme, ha voluto fare una sorpresa a Sandra.
Quando il virtuale diventa reale! Che cosa magnifica!
Sono tornata a Roma con un bel ricordo (che poi, scoprire che anche a Sandra piace l'handmade artigianale, l'altro aspetto - quello pratico - della mia creatività, mi ha mandato in brodo di giuggiole!) e adesso la mia voce è tornata a farsi lettere digitate su una tastiera, poi condivise nel web, attraverso il mio blog.
Oggi mi sono affacciata in quello di Sandra per un saluto e ho visto che ha scritto un bel post su questo nostro incontro, nello stile sprint che tanto la caratterizza.
Grazie, sei stata un bel regalo anche per me.
Adesso, ti aspetto a Roma, per un altro tè insieme, una nuova ricca chiacchierata e tanto curtigghiu sulle conoscenze virtuali che condividiamo, perché, naturalmente, alcuni di voi sono stati oggetto di una parentesi nella nostra conversazione...
Mbè? Manco una foto? :D
RispondiEliminaE c'hai ragione! Talmente "infunnate" nella chiacchiera che... manco un selfie!
EliminaSiete proprio 1.0! :-P
EliminaIo sono 0.0 a dirla tutta. Marina è molto + avanti di me. Sandra
EliminaCome la farina! ;-)
EliminaHai scritto delle cose stratosferiche su di me! Madò, sono in imbarazzo. Felicissima di averti conosciuta, del tempo passato insieme e infine di questo tuo post così scintillante, e insomma ciliegina a me non l'aveva mai detto nessuno! Gratitudine stellare. Un abbraccione Sandra
RispondiEliminaE poi non è una ciliegina qualunque: è una ciliegina sul panettone, che... non so se mi spiego! :)
EliminaMe li vedo, marito e figlio. Non mi è chiaro se li hai congedati tu o se se ne sono "iti presciusi" loro... :)
RispondiEliminaDiciamo che dopo averli congedati sinni ieru currinnu currinnu!
EliminaE poi... mi sono fatta quasi un km a piedi! Bellissima passeggiata! :)
Una bella ciliegina, decisamente :-)
RispondiElimina:)
EliminaDavvero bello!
RispondiElimina:)
EliminaIo non ho mai incontrato dal vivo un blogger, anche perché vivo alla periferia dell'impero (mai sentito di blogger fiorentini).
RispondiEliminaSandra la conosco molto di straforo, attraverso i suoi commenti in alcuni blog, ma anche così mi ha dato l'idea di essere come la descrivi.
Grazie! Anch'io ti conosco di straforo. Be' magari ci conosceremo meglio nel 2016. Lo metto tra i buoni propositi. Grazie S.
EliminaBello, dai, la comitiva si allarga! :)
EliminaGrazie Sandra! E io faccio altrettanto :)
Eliminaanche a me è capitato di conoscere persone incontrate virtualmente tramite il blog e capita proprio come avete descritto tu e sandra: sembra di essersi conosciute da sempre e si inizia qualunque discorso come se lo si aveva appena lasciato
RispondiEliminaIn fondo, se i rapporti nel web sono sinceri, incontrarsi è solo una naturale conseguenza.
EliminaTanti Auguri di un Felice Anno Nuovo!
RispondiEliminaAnche a te, Enrico. Grazie della tua visita! :)
EliminaVi siete scambiate un regalo bellissimo, brave!
RispondiEliminaUn incontro, una nuova amicizia che prende forma nella realtà, la dimostrazione concreta che virtuale non coincide sempre con "finzione".
Anch'io ho stretto legami meravigliosi con persone conosciute attraverso internet e sono convinta che essere se stessi offra sempre belle opportunità.
Approfitto per lasciarti i miei auguri di un felice e sorprendente anno nuovo. Sorrisi ^__^
Ecco, credo che il segreto sia proprio questo: essere se stessi anche quando distanze e anonimato, spesso, offrono l'occasione per fingere. Incontrarsi, dopo una frequentazione virtuale, non è solo soddisfare una sana curiosità, ma anche suggellare stima e simpatia reciproche.
EliminaBuon anno anche a te, Iara, salute e fortuna per il 2016! ;)
Quanto entusiasmo dal racconto di questo appuntamento ^_^ Io credo fermamente che questi spazi virtuali siano un'occasione che sta a noi saper sfruttare al meglio, per fare nuove conoscenze e amicizie. Non avverto freddezza o lontananza, per lo meno le si possono avvertire anche "di persona", non cambia poi troppo. Ovviamente non sempre si crea sintonia/simpatia, cosa che ritengo normalissima del resto.
RispondiEliminaPer mia esperienza (abbastanza recente) nella blogosfera, credo che leggendo spesso post, commenti, notando i silenzi, si possa avere un'idea piuttosto precisa della persona che sta dietro il nickname. Non c'è garanzia totale, ma non ci sarebbe comunque neppure nella "vita reale": una persona va conosciuta nel tempo!
Un abbraccio e Felice 2016 ^_^
Addirittura io penso che, in qualche modo, il fatto di non essere visti, aiuti a essere ancora di più se stessi, ad aprirsi maggiormente, a mostrare lati che spesso la timidezza inibisce nei rapporti "di persona", cioè sono più orientata a credere nell'autenticità delle persone che ho conosciuto tramite il web, dunque il fatto di avere l'opportunità di conoscerle anche dal vivo mi è utile per dare conferme.
EliminaIl tempo, certo, fa il resto!
Un felice anno nuovo anche a te, Glò! :D
Ma che bello questo incontro! Dal virtuale al reale, è fantastico quando le persone le percepisci in un certo modo e poi dal vivo hai la conferma di quello che hai intuito virtualmente. Penso anch'io che sul blog ci si apra di più, perché il blog diventa una finestra sulla propria anima :)
RispondiEliminaUn balcone... :)
Elimina