Guardate attentamente questo paesaggio per essere sicuri di riconoscerlo se un giorno farete un viaggio in Africa, nel deserto. E se vi capita di passare di là, vi supplico, non vi affrettate, fermatevi un momento sotto le stelle! E se allora un bambino vi viene incontro, se ride, se ha i capelli d’oro, se non risponde quando lo si interroga, voi indovinerete certo chi è. Ebbene, siate gentili!
Non lasciatemi così triste: scrivetemi subito che è ritornato...
Applausi. Applausi. E ancora applausi.
Dalla platea si eleva un “brava!” in mezzo allo scroscio di mani e all’entusiasmo generale: lo grido io. Mi viene dal cuore, perché l’essenziale, stavolta, è visibile agli occhi ed è la bravura di Luana Petrucci.
Così, ancora una volta, torno a casa soddisfatta, dopo lo spettacolo messo in scena da una regista con un talento che, ormai, non ha bisogno di conferme. Perché Luana, per me, è un’eccellenza consolidata: dopo avere assistito a tre rappresentazioni, tutte degne di plauso, posso solo rinnovare l’ammirazione per la sua professionalità e per l’abnegazione che concretizza in un’attività tanto impegnativa.
Applausi. Applausi. E ancora applausi.
Dalla platea si eleva un “brava!” in mezzo allo scroscio di mani e all’entusiasmo generale: lo grido io. Mi viene dal cuore, perché l’essenziale, stavolta, è visibile agli occhi ed è la bravura di Luana Petrucci.
Così, ancora una volta, torno a casa soddisfatta, dopo lo spettacolo messo in scena da una regista con un talento che, ormai, non ha bisogno di conferme. Perché Luana, per me, è un’eccellenza consolidata: dopo avere assistito a tre rappresentazioni, tutte degne di plauso, posso solo rinnovare l’ammirazione per la sua professionalità e per l’abnegazione che concretizza in un’attività tanto impegnativa.
Non farò alcuna premessa su “Il Piccolo Principe”, opera straordinaria di Antoine De saint-Exupery, anche perché un ricco approfondimento è stato già fatto nel blog Io, la letteratura e Chaplin, ma mi concentrerò solo su “Il Piccolo Principe”, pièce teatrale che ha registrato il tutto esaurito nei giorni di programmazione previsti.
Io sono venuta allo spettacolo pomeridiano di domenica 24 marzo.
Questa volta ho avuto il privilegio di godermi lo spettacolo dalla prima fila dello stesso accogliente teatro che l’anno scorso ha ospitato “Finding Anna Frank”, quindi mi sono sentita un po’ a casa mia, considerato anche che non ho dovuto consultare e studiare preventivamente i percorsi di Google Maps per giungere fin qui.
Questa volta ho avuto il privilegio di godermi lo spettacolo dalla prima fila dello stesso accogliente teatro che l’anno scorso ha ospitato “Finding Anna Frank”, quindi mi sono sentita un po’ a casa mia, considerato anche che non ho dovuto consultare e studiare preventivamente i percorsi di Google Maps per giungere fin qui.
Sono arrivata prima del previsto e la platea era vuota: mi è piaciuto osservare, nel silenzio e nell’ordine della sala, l’aereo parcheggiato sullo sfondo del palcoscenico, perché aveva qualcosa di magico, che immediatamente mi ha fatto pensare alla malia esercitata su di me dal pretesto da cui è nato il libro.
Luana si è affacciata da dietro le quinte, con in mano la parrucca del “piccolo principe”: l’ho strappata agli ultimi preparativi per un saluto rapido, ma dopo qualche minuto mi ha raggiunto e io ho potuto finalmente presentarle i miei figli, perché, questa volta, sono venuti anche loro e non ho dovuto nemmeno fare i salti mortali per portarli al teatro.
Quando gliel’ho proposto, la tentazione di fare una cosa tanto rivoluzionaria, abituati ad altre distrazioni, ha avuto la meglio, ma il merito è stato tutto di quell’ometto proveniente dall’asteroide B 612: ci ha messo un secondo a convincerli.
I miei figli si ricordano bene quando, da bambini, il piccolo principe veniva ad augurargli la buonanotte dalle pagine di un libro che gli leggevo ogni sera. E questa rappresentazione teatrale era un’occasione unica per ritrovare tutti i personaggi bizzarri della storia, in primis la straordinaria personcina che non rinunciava mai alle sue domande pur senza rispondere a quelle degli altri. Enrico e Edoardo hanno accettato di venire senza sforzi di insistenza da parte mia. Quasi un miracolo!
Quando gliel’ho proposto, la tentazione di fare una cosa tanto rivoluzionaria, abituati ad altre distrazioni, ha avuto la meglio, ma il merito è stato tutto di quell’ometto proveniente dall’asteroide B 612: ci ha messo un secondo a convincerli.
I miei figli si ricordano bene quando, da bambini, il piccolo principe veniva ad augurargli la buonanotte dalle pagine di un libro che gli leggevo ogni sera. E questa rappresentazione teatrale era un’occasione unica per ritrovare tutti i personaggi bizzarri della storia, in primis la straordinaria personcina che non rinunciava mai alle sue domande pur senza rispondere a quelle degli altri. Enrico e Edoardo hanno accettato di venire senza sforzi di insistenza da parte mia. Quasi un miracolo!
Della regia di Luana adoro il modo in cui lei fa entrare in scena i protagonisti principali, che non è mai scontato, bensì pensato sempre perché possa suscitare delle emozioni. Così, l’ingresso del Piccolo Principe è stato straordinario: sarà stata l’atmosfera preparata dall’aviatore, il suo racconto di quando aveva il pallino del disegno, ma nessun adulto riusciva a capire cosa rappresentassero i suoi;
(elefante ingoiato da un boa) |
È giovanissima l’attrice che ha recitato nel ruolo del Principe, di una bravura incredibile: la vocina nitida, il timbro squillante, le battute puntuali, le espressioni del viso perfette, la sicurezza delle movenze, tutto ciò fa di lei senz’altro un’artista con un alto livello di professionalità, quasi impensabile per la sua età. Siamo rimasti tutti ammirati dalla sua performance. E io per nulla sorpresa da quella degli altri attori della compagnia, eccezionali nei rispettivi ruoli, abituata ormai alle loro prestazioni sempre impeccabili. Hanno, ancora una volta, dato prova di maturità artistica, l’aviatore e i personaggi che il piccolo principe incontra nei pianeti che visita; questi ultimi, in particolare, avevano il tocco inconfondibile di Luana, che li ha caratterizzati con una prodigiosa enfasi apposta per farli spiccare, per dare a ognuno di essi la giusta rilevanza.
Ho chiesto ai miei figli quale personaggio li avesse colpiti di più, a parte il piccolo, eccezionale, principe: Enrico è rimasto affascinato dal serpente,
("Mi fai pena, tu così debole, su questa Terra di granito. Potrò aiutarti un giorno se rimpiangerai troppo il tuo pianeta.") |
e, in effetti, avreste dovuto vedere le movenze dell’attrice sul palcoscenico: strisciava davvero come una serpe avvolta nella sua tuta verde; Edoardo dalla volpe, piena di saggezza.
("È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.") |
("È il solo che non mi sembri ridicolo. Forse perché si occupa di altro che non di se stesso") |
("mi profumava e mi illuminava. Non avrei mai dovuto venirmene via! Avrei dovuto indovinare la sua tenerezza dietro le piccole astuzie.") |
(“È utile ai miei vulcani, ed è utile al mio fiore che io li possegga. Ma tu non sei utile alle stelle...”) |
(“Perché bevi?" - "Per dimenticare. " - "Per dimenticare cosa?" - "Per dimenticare che ho vergogna. " - "Vergogna di che?" - "Vergogna di bere.") |
("Noi non annotiamo i fiori" - "Perché? sono la cosa più bella." - "Perché i fiori sono effimeri." - "Che cosa vuol dire effimero?") |
Tutti unici. Non si poteva non rimanere sbalorditi di fronte alla loro mimica: bastava quella a riempire di significato ogni singola scena.
Quanto lavoro, quanta preparazione, quanti particolari non trascurati!
Altro pregio del teatro di Luana: l’allestimento delle scenografie con pochi, ma fondamentali elementi; gli abiti confezionati e dipinti a mano, gli accessori di scena costruiti con abilità e precisione.
E quando tutto finisce, pensi sempre che sia valsa la pena, che nulla poteva essere fatto meglio, che ogni cosa era perfetta.
Così, io ho preso le mie emozioni, il mio entusiasmo e tutto ciò che ho registrato durante lo spettacolo e sono andata a conservarli nella scatola dei ricordi speciali; i miei figli hanno preso dalla libreria “Il Piccolo Principe”, con l’intenzione di rileggerlo ancora e mi hanno detto: “È stato veramente bello!”
Il tuo ennesimo successo, Luana!
"Da te, gli uomini”, disse il piccolo principe, “coltivano cinquemila rose nello stesso giardino... e non trovano quello che cercano...”
Il tuo ennesimo successo, Luana!
"Da te, gli uomini”, disse il piccolo principe, “coltivano cinquemila rose nello stesso giardino... e non trovano quello che cercano...”
[...]
“Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore.”
Ho letto il post sullo spettacolo proprio sul blog di Luana, quindi dal punto di vista del palcoscenico. Leggendo il tuo dal punto di vista della platea si capisce che la messa in scena è stata perfettamente riuscita. Ed è bello anche vedere come dai blog possano nascere anche amicizie reali e non solo virtuali.
RispondiEliminaSì, Ariano, questo è un esempio evidente di come un'amicizia possa nascere anche da questi mezzi. Io e Marina ne abbiamo da fare, quando amplierò l'associazione alla scrittura creativa e al club letterario. :) Grazie!
EliminaA riprova che non tutte le conoscenze virtuali sono fatue! ;)
EliminaE ci tengo a precisare anche che non ho raccontato lo spettacolo in questo modo per compiacere Luana; ho detto le cose come stanno: è riuscito tutto davvero alla perfezione. Del resto, era quello che mi aspettavo! :)
Il piccolo principe rappresenta una lettura importante nella mia adolescenza. Vorrei anch'io aver avuto il piacere di assisterne ad una rappresentazione teatrale: hai fatto bene a riportare qui questa bella esperienza.
RispondiEliminaUn abbraccio
Grazie da parte mia. :)
EliminaGrazie! E vedrai, prima o poi Luana e la sua compagnia riusciranno a organizzare una tournée in giro per l'Italia e chissà che non arrivino anche dalle tue parti. ;)
EliminaSarà che quando uno è bravo traspare dal suo lavoro, sarà che il libro scelto è un po' speciale, ma mi sa tanto di una magia perfettamente riuscita questa ennesima performance. Bravissima Luz, e fortunata tu Marina ad aver potuto godere di questo bellissimo spettacolo.
RispondiEliminaNadia, grazie, sarebbe tanto bello poter essere tutti vicini per poterci riunire magari anche con un mio spettacolo.:)
EliminaSarebbe davvero bello, Luz amo il teatro.
EliminaVero, Nadia, mi sento molto fortunata! :)
EliminaEccoti qui. Hai colto tanti dettagli, direi tutti, di questo spettacolo che si è rivelato magnifico. Grazie anche per aver citato il post.
RispondiEliminaSì, hai visto le mie tre ultime "fatiche" (peccato per "Peter Pan", ti sarebbe piaciuto, anche se sono i ragazzi del laboratorio) e le hai apprezzate e valorizzate una a una. Ma ti dirò di più: hai visto in sostanza ciò che ho prodotto da quando il mio teatro è andato in una direzione nuova. Tutto è stato concatenato, da quel lontano maggio di tre anni fa in cui proposi a Claudio il ruolo di Keating per "Foglie d'erba". Gli dissi molto chiaramente che avevo con me attrici molto brave e che se avesse accettato avrei puntato un orizzonte nuovo, perché avevo voglia di un cambiamento forte. Era tutto una scommessa, non avremmo immaginato, nessuno di noi, quello che ne sarebbe venuto fuori. Dopo il travolgente successo della mia versione de "L'attimo fuggente", avevo pronto quel "Finding Anne Frank" che doveva andare in scena per forza in gennaio, quindi tutto fu concomitante e ci lanciammo su quel nuovo progetto. Nel frattempo, una bambina faceva capolino nel laboratorio teatrale, l'ho osservata a lungo e ho capito che sarebbe stata il mio perfetto Piccolo Principe. Per bravura, sì, ma anche per temperamento, rigore, serietà. Nonostante la sua età... è eccezionale. E tutto il resto, poi. Le ragazze, che stanno crescendo e si stanno formando in questa realtà. La mia amica scenografa che è come un dono del Cielo, oltre che una persona d'eccellenza in tutto.
Tutto questo per manifestarti la mia gratitudine, il mio affetto (non vedevo l'ora venisse domenica per poterti rivedere, conoscere i ragazzi...) e la mia gioia nel saperti mia spettatrice esattamente da quando tutto è cambiato, da quando tutto è diventato speciale, straordinario.
Io continuerò su questa strada. Attendono tante repliche di questo Principe così emozionante e ben congegnato, ma poi altro. Tanto altro cui sto già pensando. Preparati al mio racconto della storia di Anna Magnani, che spero, ristrutturazione permettendo, di poter portare in scena entro quest'anno.
Alla prossima, dunque. E grazie davvero di cuore per questi tuoi resoconti così profondamente belli. Ogni tanto mi rileggo pure i precedenti.
Grazie grazie grazie. <3
Ti ho conosciuta nel momento giusto! :)
EliminaIo non sono una da teatro, cioè mi piace, ma l'ho sempre frequentato molto poco, giusto in qualche occasione eccezionale. Eppure, quando ti ho scoperta in rete, questa tua passione manifestata nelle cose che scrivi e nel modo in cui lo fai, mi ha subito coinvolta. Non ti conoscevo, ma non ho avuto nessun dubbio nel volere assistere allo spettacolo dell'attimo fuggente e mai decisione fu meglio presa! Ho toccato con mano (e occhi) la tua bravura, che non è solo la capacità di dirigere dei bravi attori, ma tutto un modo di interpretare i soggetti teatrali, che contengono proprio la tua essenza. Personalizzi tutto, pur rimanendo fedele alle storie; gli espedienti narrativi (non so se anche in teatro si possano chiamare così) sono straordinari: le voci esterne che raccontano l'attimo fuggente, le "doppie" Anna Frank e qui il viaggio del piccolo principe nel mondo di quelle figure pazzesche che hanno riempito le scene. Il tuo teatro diventa originale e innovativo. Bello.
Non posso che augurarti di continuare così, i successi che ottieni devono spingerti sempre oltre, a fare di più, meglio è difficile! ;)
Beata te, cara Marina. Mi sarebbe piaciuto esserci.
RispondiEliminaComplimenti a Luana. Complimenti sentiti.
Grazie, Max. Ha detto bene Luana, sopra: sarebbe proprio bello se lei riuscisse a organizzare uno spettacolo che ci riunisse tutti. T'immagini... <3
EliminaMi piacerebbe molto, moltissimo.
EliminaDi Luana ammiro la capacità geniale di farti entrare nello spettacolo stesso. Lei non ti tiene a distanza, noi qui sul palco e voi giù in platea. No, Lei ti prende per mano e ti fa salire là sopra, ti inserisce come parte integrante della rappresentazione. Si sente, si percepiscono tutte le emozioni e i brividi che noi, ignari figuranti, lasciamo volar via dal nostro essere tanto presente, per trasportarle su quelle tavole di legno così magnificamente calpestate, respirate, strusciate e vissute da protagonisti di alta professionalità. Non perdo una lezione di teatro di Luana (forse solo Peter Pan per motivi logistici) e talvolta, la seguo per più e più volte. Sono perfettamente consapevole che il Suo Teatro non delude. Mai.
RispondiEliminaDaniela
Ciao Daniela, grazie per avere lasciato qui la tua testimonianza della bravura di Luana.
EliminaTutti pazzi per il suo teatro, eh!
Un aspetto vero e non trascurabile che sottolinei è questa sua capacità di non fare sentire lo spettatore semplicemente "uno che guarda". Il coinvolgimento emotivo è assicurato. Io, proprio, non riesco solo ad assistere e applaudire: a me l'emozione, tutte le volte, parte da dentro.
Troppo, troppo belle le tue parole. Qui c'è fra Marina e te un florilegio di Bellezza pura. Essere arrivata così a voi mi riempie di orgoglio e piacere. Grazie di cuore.
EliminaChe bella questa tua esposizione del lavoro teatrale di Luana, quanti dettagli e quanto entusiasmo trasmetti Marina! Posso immaginare la soddisfazione anche di essere accompagnata dai tuoi figli, deve essere stato bellissimo. Mi sarebbe piaciuto esserci. E complimenti a Luana per la sua bravura!
RispondiEliminaNiente, io poi certe emozioni le devo trasmettere mentre mi circolano ancora a caldo e mi fa piacere che si capisca e si veda il mio entusiasmo. ;)
EliminaGrazie, cara Giulia!
EliminaWow, complimenti per il reportage e per tutte le belle foto!
RispondiEliminaGrazie, Andrea. E quel mio cellulare che fa foto bruttissime, questa volta, si è comportato bene! ;)
EliminaFoto artistiche ;-)
EliminaCHE MERAVIGLIA! Prima o poi dovrò venire anche io in tua compagnia a gustare uno degli spettacolo di Luana. È una promessa che mi son fatta 😊 Mi sarebbe tanto piaciuto questo, essendo io molto legata alla storia e al libricino che circola anche a casa mia... Confido tuttavia che, quando riuscirò, il talento di Luana non verrà meno in un’altra spettacolare rappresentazione.
RispondiEliminaA te un grosso applauso, Marina, perché come “parli” tu di ciò che ti ha appassionato, nessuno ❤️
Organizziamoci per Anna Magnani, dai, abbiamo tutto il tempo!
EliminaSai, poi, che super recensione verrebbe fuori in tandem! ;)
E grazie per l'applauso finito anche a me! :D
Direi che la prossima amica blogger da abbracciare sarai proprio tu. Per Anna Magnani insieme... sarebbe bellissimo!
EliminaGrazie per le foto Marina, ci dobbiamo accontentare di quelle vista la distanza chilometrica. Ma che peccato non esserci!
RispondiEliminaVedo finalmente l'aeroplano sullo sfondo, bellissimo. I costumi, uno più bello dell'altro, e la Rosa, spettacolare il cappellino, nonché la mimica facciale perfetta, proprio rende il personaggio. Ancora applausi. Manca solo un video con le "top scene"! :)
Sì, la recitazione di tutti i personaggi che incontra il piccolo principe è stata straordinaria, anche perché considera che ogni attrice impersonava due ruoli e dunque doveva immedesimarsi in due personalità differenti. Un trasformismo da vere professioniste.
EliminaIo lo farei, un trailer delle rappresentazioni di Luana!
Grazie, Barbara! Lo spettacolo riprenderà in autunno (ora sono alle prese con ristrutturazione casa nuova e spettacolo del laboratorio). Dobbiamo assolutamente riuscire ad averne dei brani ripresi. :)
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