giovedì 29 ottobre 2020

L'eco #7 - Archivio di ricordi: la grandezza del perdono

Ho elaborato questa pagina a luglio, ma è rimasta solo un’intenzione, perché quando ho provato a scriverla l’ispirazione si è infeltrita come la lana dopo un lavaggio sbagliato e l’ho mollata là, a dileguarsi nel caldo dell’estate. In genere non recupero più le idee alle quali rinuncio, ma qualche volta proprio quelle idee tornano a scuotermi, mi gridano nelle orecchie, occupano il mio cervello finendo per imporsi, soprattutto quando qualcosa le dissotterra. E così, tormentata di nuovo da un ricordo riemerso dal passato, ho deciso di dare udienza a un’eco rimbalzata nel presente dal lontano 1985, che non ho mai sentito la necessità di esternare forse per pudore, per orgoglio o per mero disinteresse. Adesso è il bisogno a premere perché io racconti questa storia.

giovedì 8 ottobre 2020

Il mio Caffè con Luz: l'amicizia + dolce

Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”

Parlare di macro argomenti spaventa sempre un po’, perché è facile scadere nella banalità oppure perdersi in elucubrazioni che annoiano, in quanto poco ancorate alla praticità del quotidiano. Amore, Amicizia, Felicità, Solitudine, sono concetti direi quasi abusati per la quantità di aspetti che le caratterizzano. Invece io e Luana, nel caffè di questo mese, parlando proprio di amicizia, abbiamo raccontato una parte di noi importante e lo abbiamo fatto con la consueta spontaneità, condividendo le nostre esperienze, senza trarne massime di vita. Ne è venuto fuori un confronto come sempre autentico, che non ha fatto che aggiungere un tassello alla nostra bella conoscenza. 

giovedì 10 settembre 2020

Cose che capitano


Lavoravo da qualche tempo a una raccolta di racconti: non erano storie originali, le avevo già scritte anni fa. Avevano un bel concept alla base, una struttura che rendeva le vicende autonome l’una dall’altra, ancorché concatenate da un filo conduttore che le riuniva in un corpo unico. Erano state, come già il romanzo di poco anteriore, il frutto di esperienze elaborate ai tempi dell’università, trasposte in una fiction narrativa il cui risultato mi aveva gratificata (uno di questi racconti mi valse una segnalazione a un concorso, tra l’altro). Poi, a distanza di anni, provai un bel po’ d’imbarazzo, trovando inconcepibile anche solo il pensiero di avere avuto il coraggio di espormi e di avere persino vinto un premio, con uno di essi. 

Sì, le idee erano ancora buone, ma occorreva dare profondità alle storie, maggiore tridimensionalità ai personaggi, correggere le banalità, gli errori tipici delle aspiranti scrittrici attratte dal sentimentalismo e dalla tecnica dilettantesca dell’uso di avverbi e aggettivi come se fossero elementi indispensabili ad abbellire una scena.

giovedì 3 settembre 2020

Caffè, rientri e un dolce regalo

 Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”

Vivo il blogging come una dimensione che va a stagioni: sono tutte terreno fertile per una scrittura ispirata, tutte tranne l’estate, periodo dell’anno in cui si spengono energia, idee, vitalità... Così, arriva il caldo, monta il desiderio di mare e vacanze, di valigie da caricare in auto e via! Chi ha più tempo e voglia di scrivere!

domenica 19 luglio 2020

GLIFO EDIZIONI: "La giustizia è cosa nostra" di Attilio Bolzoni e Giuseppe D'Avanzo

Per la rubrica “Il vino buono sta nelle botti piccole”, vi presento la casa editrice indipendente: 


Oggi ricorre il ventottesimo anniversario della strage di via D’Amelio e non a caso ho deciso di parlare di un libro-inchiesta, scritto a quattro mani da Attilio Bolzoni e Giuseppe D’Avanzo, due giornalisti molto apprezzati in Italia nella saggistica su argomenti di mafia
Il tema affrontato è la giustizia secondo Cosa Nostra, l’organizzazione mafiosa che, tra gli anni Ottanta e Novanta, sfruttava il metodo dell’avvicinamento del giudice compiacente per “corrompere” lo Stato e renderlo complice di contenziosi aggiustati con sentenze truccate che sminuivano, fino a vanificarlo, il lavoro di indagine di uomini che credevano nella giustizia, quella vera.

giovedì 9 luglio 2020

HACCA EDIZIONI: "La solitudine del riporto" di Daniele Zito

Per la rubrica “Il vino buono sta nelle botti piccole”, oggi vi presento la casa editrice indipendente: 


Oserei dire che questo libro ha un incipit che inganna il lettore. Le mie parole, che sembrano essere un deterrente alla lettura, nascondono, al contrario, la pretesa di mostrarne l’elemento vincente.

giovedì 2 luglio 2020

ΒLACK COFFEE EDIZIONI: "Lingua nera" di Rita Bullwinkel

Per la rubrica “Il vino buono sta nelle botti piccole”, oggi vi presento la casa editrice indipendente: 


Ancora una volta il mio primo impatto con un libro cartaceo è di natura visiva: resto sempre impressionata da un’immagine rappresentativa del felice connubio fra l’idea che mi faccio del suo contenuto e la parte frivola del cervello, a primo acchito, blandita, stuzzicata, coinvolta dai sensi.
Trovarsi sotto gli occhi una copertina del genere e rimanere indifferenti è impossibile:

domenica 28 giugno 2020

Lode a te, maturità classica!

Apollo e le muse sul monte Parnaso - Anton Raphael Mengs

Giorno 17 giugno mi sono alzata col sorriso tirato della maturanda nel suo giorno di esami, in imperfetta simbiosi con un figlio meno emotivo, ma concentrato sull’obiettivo. 
È lui che deve sostenere gli esami, io faccio solo la mamma apprensiva.

giovedì 25 giugno 2020

Caffè, Philip Roth e una mattonella dolce

Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”


E qui, io e Luana ci siamo proprio sbizzarrite. Avremmo voluto intrattenerci ancora a lungo sull’argomento, ma potremo comunque continuare a farlo insieme a voi, nei commenti.

Oggi il nostro caffè è doppiamente speciale: primo, perché è l’ultimo appuntamento (riprenderemo i nostri incontri dopo le vacanze estive), secondo perché ci siamo piacevolmente confrontate su un libro che sapevamo non ci avrebbe deluso. 

giovedì 18 giugno 2020

MIRAGGI EDIZIONI: "Grand Hotel - Romanzo sopra le nuvole" di Jaroslav Rudīs e “La vita moltiplicata” di Simone Ghelli

Per la rubrica “Il vino buono sta nelle botti piccole”, oggi vi presento la casa editrice indipendente: 





Dal ripiano centrale della mia libreria (dove pongo i testi ancora da leggere) tiro fuori due libri, affratellati dallo stesso logo: uno ha la copertina leggermente ruvida, con un disegno stilizzato rosso su sfondo écru; si chiama: “Grand Hotel - Romanzo sopra le nuvole”, è di uno scrittore ceco, Jaroslav Rudīs, che è anche musicista, autore di numerose opere teatrali, radiofoniche e di sceneggiature cinematografiche (sono attratta dalle persone eclettiche); l’altro, è una raccolta di racconti dal titolo: “La vita moltiplicata”. L'autore, Simone Ghelli, vanta una bella esperienza nella stesura di racconti, con diverse pubblicazioni per siti letterari e riviste.
Non so cosa aspettarmi da queste letture né dalla casa editrice che non conosco, ma le novità sono un incentivo che stuzzicano sempre la mia curiosità. 
Sono contenta di parlarne, adesso che ho finito di leggere i due testi. 
Non sono rimasta delusa.

giovedì 11 giugno 2020

NUOVA EDITRICE BERTI: "Snob" e "La ragazza con le rose rosse" di Marcel Proust

Per la rubrica “Il vino buono sta nelle botti piccole”, oggi vi presento la casa editrice indipendente:


I corridoi del piano terra sono mezzi vuoti: l’orario consente ancora un comodo passaggio, ma so che se non faccio in fretta, mi troverò schiacciata dentro un tunnel di persone in processione davanti agli stand delle case editrici: sono a “Più Libri Più Liberi 2019", è sabato e sono le 15:30. 

domenica 7 giugno 2020

Editori indipendenti, artigiani del libro


L’editore opera in un settore affascinante, ma è un imprenditore, né più né meno, con l’obbligo di fare quadrare il bilancio dell’azienda che gestisce: ha la necessità di chiudere in positivo, o comunque non in netta perdita, l’esercizio finanziario, procurandosi capitale a sufficienza per coprire o superare i costi delle spese di produzione e commercializzazione del bene di consumo “libro”. Non deve fallire, questo è il suo obiettivo.

giovedì 4 giugno 2020

Caffè, romanzo classico/contemporaneo e mousse

Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”


I segnalibri di Corrie Baldauf in Infinite Jest di Foster Wallace
Ieri io e Luana, dalle pagine del suo blog, Io, la letteratura e Chaplin, ci siamo confrontate su un argomento non nuovo, ma sempre attuale: letteratura classica vs letteratura contemporanea, con l’intento non di rilevarne pregi e difetti, ma solo di sottolineare le differenze più evidenti ed eventualmente capire da quale lettura siamo più attratte.

giovedì 28 maggio 2020

Idolatria letteraria: il più grande limite della lettura



Ancora una volta prendo spunto da un’opera già citata in un precedente post, “Come Proust può cambiarvi la vita” di Alain de Botton, per fare una riflessione su come la lettura di un’opera o la conoscenza di un autore possano spingerci verso forme di limitante idolatria.

giovedì 21 maggio 2020

E dunque, dove eravamo rimasti?

Sempre a casa, dove se no?



La finestra socchiusa all’inizio della fase 2 della pandemia, adesso si è aperta un po’ di più: riconquistiamo gli spazi di quotidianità rubati dal coronavirus, in attesa di potercene rimpadronire del tutto. Se da giorno 4 maggio nulla è veramente cambiato per me, dal 18, una parvenza di ritorno alla normalità mi è parsa possibile: mi sono fatta un paio di chilometri a piedi per andare in libreria, senza avere violato alcuna regola e martedì scorso, in fila al supermercato, sono arrivata a leggere soltanto un capitolo del libro che mi porto sempre dietro, anziché finirlo, come sarebbe accaduto in un ordinario pomeriggio di spesa in lockdown. Piccole riconquiste: li sento lontanissimi i tempi in cui toh, mi mancano un paio di cosette, corro un attimino a comprarle! Adesso sono felice se davanti a me ci sono solo venti cristiani e non i duecento di qualche giorno fa. Evviva la fase 2 e mezzo! 

giovedì 7 maggio 2020

Caffè, poesia e torta

Appuntamento mensile con “Il caffè di Luz e Marina.”


Ne parlai già una volta, dalle pagine di questo blog e lo feci con motivato distacco.
Mi piace calpestare il terreno della prosa, scrissi. L’arte evocativa per eccellenza non mi coinvolge più. 
Nessun feeling fra me e la poesia, dunque. Questo era il punto allora ed è rimasta la premessa da cui è partita una bella conversazione con Luana Petrucci del blog Io, la letteratura e Chaplin, nel secondo appuntamento della rubrica mensile “Il caffè di Luz e Marina”. 

giovedì 23 aprile 2020

Pandemia 2020 - La metamorfosi


Destandomi una mattina da sogni inquieti, mi trovai tramutata, nel mio letto, in un enorme virus. Me ne stavo distesa sulla schiena, rotonda come una sfera e per poco che alzassi la testa potevo vedermi il ventre gonfio e spugnoso, solcato da inflorescenze filiformi di colore rosso, sulle quali si reggeva a stento la coperta ormai prossima a scivolare completamente a terra. Sotto i miei occhi annaspavano impotenti i miei numerosi arti che avevano l’estremità a forma di corona, di una sottigliezza desolante se raffrontati alla mia corporatura abituale.

giovedì 16 aprile 2020

Pandemia 2020 - E infine il tramonto


È trascorso il primo mese di arresti domiciliari e, facendo un bilancio, ammetto che l’abbrutimento da clausura forzata ha avuto anche i suoi aspetti positivi: la pelle del viso, senza trucco, respira; non lavo continuamente la roba dei miei figli, il che accorcia i tempi dei miei pomeriggi con in mano il ferro a vapore; non riceviamo gente in casa, dunque nessuno lamenta la presenza dell’asse da stiro in postazione fissa, ormai, piazzata in salone in modo da armonizzarsi con la libreria e la credenza; e non parliamo del tavolo trasformato in scrivania da lavoro: interamente invaso da fogli, agende, penne, ha un (dis)ordine che mio marito non vuole alterato. E chi osa metterci mano! 

giovedì 9 aprile 2020

Pandemia 2020 - Le alternative



Non ho mai dato così tanta importanza, come in questo periodo, alle “alternative”, perché questi sono tempi in cui devi affidarti alle possibilità che sostituiscono le impossibilità, ai modi “altri” di fare le cose, alle scelte che offrono soluzioni. Trovarle è, spesso, difficile tanto quanto fronteggiare il problema che le rende necessarie, però, quando non è la fantasia a venire incontro, è il comune, dominante, senso pratico a farlo.

giovedì 2 aprile 2020

Pandemia 2020 - Diamoci un taglio

 

Sul tavolo della cucina, c’è una scatola nera, con un’immagine che leva ogni dubbio e una scritta bianca: “Calibro zero - Professional hair clipper.”
Il dado è tratto.