Ieri stavo cercando un testo nella mia libreria e, scorrendo la fila di volumi del ripiano destinato alla saggistica, il dito si è soffermato sul dorso di un manuale di Antonio Cassese, “I diritti umani nel mondo contemporaneo”. Sono stata subito investita da un ricordo che evaporava ancora dalle pagine sottolineate, ingiallite dal tempo, che d’istinto ho preso a sfogliare. Allora sono scesa in garage per recuperare una vecchia agenda, che contiene uno sfogo riferito a un momento della mia vita collegato in qualche modo proprio a quel libro.
Così, l’eco di oggi risale agli anni post laurea, esattamente al giorno in cui portai con me il diario sotto un albero, in campagna, per smaltire quello che tutt’ora considero il mio più grande rimpianto.